Una data cardine - 12 febbraio 1947 - nella storia della Maison Christian Dior:
il giorno da cui placidamente, couture,
cultura, lusso, profumeria, moda e società non sono più stati gli stessi.
Questo
- e molto altro ancora – è il significato valoriale attribuito al profumo Miss
Dior, creato da Jean Carles e Paul Vacher e lanciato per l’appunto nel 1947,
diventando un’icona nel mondo delle fragranze così come nella storia della
Maison.
“Quello che più ricordo sulle
donne che hanno fatto parte della mia infanzia è il loro profumo; il profumo
dura molto di più del momento”, era solito asserire monsieur Christian
Dior, tanto da ribadirlo nella sua biografia Je Suis Couturier
del 1951. Dior, cultore del lusso assoluto in ogni suo benché minimo
dettaglio, da grande amante dei fiori quale era, diceva che “il profumo è un
accessorio indispensabile alla personalità femminile, ed è il tocco finale nei
miei vestiti.”
Poche e semplici le istruzioni che Dior
diede ai “nasi” Jean Carles e Paul Vacher incaricati di dare vita
alla fragranza: “Create un profumo che sia come l’amore.” Giusto il
tempo di metterle in pratica e il profumo aveva trovato realizzazione.
Tuttavia, non si trovò con altrettanta facilità un nome adeguato fino al giorno
in cui Mitzah Bricard, autentica musa del couturier, vedendo
entrare Catherine Dior, sorella di Christian, nell’atelier di Avenue
Montaigne 30 esclamò: “Voila Miss Dior!.” Un’affermazione
spontanea e immediata tanto quanto l’esultazione di Monsieur Dior
nell’esclamare “Miss Dior, ecco il nome per il mio profumo!”,
conquistato dalla magia evocativa di un simile appellativo.
Una fragranza curata in ogni dettaglio,
evitando di lasciare ogni qualsivoglia elemento al caso, tanto da accompagnarlo
con un flacone speciale: una bottiglia
di vetro squadrata e dal design molto essenziale, progettata da Guerry Colas
e realizzata da Cristalleries de Baccarat.
Il profumo Miss Dior arrivò nei
negozi contemporaneamente alla linea di abbigliamento, legata al concetto di New
Look dello stilista, finendo per esservi associato.
A René Gruau
, celeberrimo illustratore dell’epoca
nonché fidato collaboratore di Christian Dior per il quale disegnò la maggior
parte delle iconiche pubblicità dei profumi, il compito di presentare a livello figurativo la fragranza. Erano ancora lontani
i tempi delle moderne tecnologie utilizzate oggigiorno: i disegni, pertanto,
rappresentavano la comunicazione pubblicitaria per antonomasia, dando un’allure
del tutto nuova alle presentazioni degli abiti. I bozzetti di René Gruau, in
particolare, avevano il pregio di
evocare il glamour e lo stile dell’haute couture.
Il
1947 si pone come un anno emblematico per la storia della Maison Dior: a fianco
del lancio di Miss Dior, infatti, veniva fissata la prima sfilata per il 12
febbraio. La società stava
attraversando un periodo delicato: sono gli anni dell’immediato dopoguerra,
dove le materie prime scarseggiano e i consumi sono ancora lontani
dall’impennata che ne caratterizzerà l’andamento dell’epoca successiva. Relativamente
al mondo della moda, i capi
d’abbigliamento non abbondavano, spesso erano rimediati e, in ogni caso, si
trattava di abiti poco confortevoli, austeri e dalle lunghe gonne al ginocchio
che richiamavano nella silhouette gli abiti degli anni ’30 di Elsa Schiaparelli.
Il sistema commerciale della moda di
Parigi, che aveva dominato la scena internazionale sin dal 18° secolo, versava
in condizioni di grande precarietà. Alla luce di queste semplici
considerazioni si comprende facilmente come vi fosse bisogno di entusiasmo. Un
entusiasmo che Dior mise a disposizione attraverso una collezione di lussuosi
abiti con morbide spalle, “vitini da vespa” e fluenti gonne dedicate a donne
che lui chiamava “donne fiore”. “E’ una grande novità, caro Christian,”
disse Carmel Snow, influentissima editor di Harper’s Bazaar
America. “I tuoi abiti hanno un incredibile nuovo look.” Un nuovo
look che a ragion veduta venne battezzato New Look, sposando le esigenze
e le aspettative del dopo-guerra: richiamava
le lunghe gonne, le vite strette e i bellissimi tessuti della Belle Epoque
che sua madre aveva indossato agli inizi del 1900.
Miss Dior, presentato nello stesso anno
della prima collezione di abiti, incorporò
lo spirito della Maison Dior e divenne all’istante un profumo di haute
couture. Un’eccezionale simbiosi che divenne regola di vita per la
Maison che ogni settimana nella prima boutique Dior, dal 12 febbraio 1947 –
giorno dell’inaugurazione – prese l’abitudine di spruzzare più di un litro di
profumo.
E
oggi, a distanza si oltre sessant’anni, quello stesso mito rivive grazie allo
short film Voilà Miss Dior, incantevole
collage di storie e immagini relative alla nascita di questo straordinario
profumo, che ha segnato una traccia indelebile nella storia dell’eleganza
firmata Christian Dior.
Da Catherine Dior – sorella di Christian Dior – a Mitzah Bricard,
Marlene Dietrich, Grace Kelly e Nathalie Portman il
prestigio della Maison si propone intatto nella sua fulgida essenzialità e
purezza, sulla scia di un’etera ed elitaria atmosfera. La stessa che da sempre
accompagna lo stile Dior.
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