C’era una volta un magico creatore di
scarpe….potrebbe essere questo l’incipit della mostra “Il
calzolaio prodigioso – Fiabe e leggende di scarpe e calzolai”,
curata da Stefania Ricci, Sergio Risaliti e Luca Scarlini, ospitata dal 19 aprile 2013 fino al 31 marzo 2014 a Palazzo Spini
Feroni, sede del Museo Salvatore Ferragamo.
Incipit ma anche cuore di questa
esposizione più unica che rara, che esplora
l’universo delle calzature attraverso le pagine di una fiaba e il racconto di miti
e leggende, raccontando la vita di Salvatore Ferragamo. Un’esperienza multisensoriale, che si
avvale dei contributi di autori e artisti, come gli esperti di narrativa
per ragazzi Antonio Faeti e Michele Rak, lo studioso di cinema Alessandro
Bernardi, gli scrittori Hamid Ziarati, Michele Mari ed Elisa Biagini, che, per
l’occasione, hanno scritto nuove favole, il compositore Luis Bacalov che ha
composto una nuova partitura musicale, i fotografi Simona Ghizzoni e Lorenzo Cicconi Massi, che hanno
immortalato le scarpe della Maison rendenole fiabesche. Ma non solo…l’opera Messenger di Annette
Lemieux è stata avvicinata al mito di Mercurio; quella di Carol Rama alla versione
più hard di Cenerentola; quella di Daniel
Spoerri a Pollicino. Altri artisti hanno voluto creare nuove
opere prendendo ispirazione da fiabe diverse: Liliana Moro da Pelle d'Asino;
Ann Craven da Cenerentola, Il Gatto con gli stivali, Alice nel Paese delle
Meraviglie e Il Mago di Oz; Timothy Greenfield-Sanders da Il Mago di Oz; Liu
Jianhua da Cenerentola; Jan Svankmajer da Scarpette rosse. La favola, inoltre, è resa nella sua versione
contemporanea grazie al fumetto: Frank Espinosa - autore di famosi fumetti come
Rodcenko - ha realizzato la storia illustrata dell'avventura di Salvatore
Ferragamo.
A corollario, una sezione dedicata alle
sculture di Mimmo Paladino, una con le illustrazioni di Frank Espinosa e una
con i cortometraggi di Francesco Fei, Mauro Borrelli e Rick Heinrichs
(scenografo premio Oscar per il film Sleepy Hollow). Esposte, inoltre, opere
d’arte e libri, tra cui il manoscritto di Federico Garcia Lorca, La zapatera
prodigiosa, per la prima volta in mostra in Italia.
Dettagli tecnici a parte, il concept dell’esposizione sembra essere
proprio nell’intenzione di mettere in mostra la fantasia, in un gioco sottile e
sublimato di contraddizioni apparenti con cui esibire fisicamente ciò che essa rappresenta.
E così, in men che non si dica, le leggende
prendono vita: si possono guardare oltre che ascoltare, invitando il visitatore
a un magico viaggio nella storia della scarpa, tema che ha sempre affascinato
gli scrittori di fiabe. Si rammenti, infatti, che calzare le scarpe, a
livello semantico, è un segno di ricchezza e di potere. Un valore simbolico reso tale dal lavoro e dalla maestria di abili
calzolai e ciabattini, che hanno fatto dell’artigianalità un segno distintivo,
caratterizzato da un sapore senza tempo, ravvivato da un’irrefrenabile passione
di fare e insegnare. Un viaggio mesmerico che porta alla scoperta della
vita di Salvatore Ferragamo, soprannominato a ragion veduta “il calzolaio dei sogni”: una storia che
racchiude in sé tutti gli ingredienti di una fiaba, che nasce dalla passione per
un sapore antico, dagli insegnamenti di altri calzolai o ciabattini, da una
lunga esplorazione di un mondo in cui le scarpe conservano poteri affascinanti
e misteriosi. Una storia tutta da scoprire e vivere nelle sue peculiarità,
apprezzandone ogni minima sfumatura, anche la più nascosta, per la comprensione
di uno dei personaggi chiave dello stile italiano tout court inteso.
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