Mare,
sole, amore. Tre capisaldi per un fatto a mano dal sapore rigorosamente
made in Italy, che molto recupera della tradizione e della cultura, facendo di
quell’heritage sicula, tanto cara alla coppia di stilisti, oltre che una vera e
propria vocazione, un’imprescindibile fonte d’ispirazione. Un’ispirazione unica
nel suo genere, che balza all’occhio istantaneamente, caricandosi di valori e
rimandando a un tempo che fu, costellato di stimoli e suggestioni, al punto
tale da divenire la cifra stilistica di Dolce & Gabbana.
Per la primavera-estate 2013, gli stilisti
propongono una donna elegante, lussuosa ma al tempo stesso decisa e consapevole
della propria femminilità, che ricerca nella tradizione i fondamentali del suo
stile, curando ogni dettaglio e prediligendo tutti quei capi e accessori che in
sé racchiudono un concentrato di storia, declinato in visioni, interpretazioni
e istanze.
Il legame col territorio si dispiega in
tutta la sua forza, imponendosi in modo dirompente con stampe coloratissime che evocano i carretti e i pupi siciliani; o
ancora, disegni che rimandano alle
maioliche di Caltagirone, declinate su robe chemisier così come su
calzature dall’indiscutibile fascino. La
collezione è tutta un colore e le stampe lasciano spazio soltanto a righe strepitose,
declinate in una bicromia che evoca, per l’appunto, il leitmotiv della
collezione - mare, sole, amore -, strizzando l’occhio agli ombrelloni e alle
sdraio dei lidi balneari. A completare il tutto, foulard portati come fasce e bandane annodate in testa, maxi orecchini prendenti che
riproducono, ancora una volta, elementi
cari alla tradizione sicula come pupi e teste di ceramica, sandali scultura “carretto” o in midollino
sia alti che bassi, bag che affondano la loro natura d’essere nella più profonda
tradizione Dolce & Gabbana.
Una
sublimazione dell’estate che culmina con l’altissima
artigianalità di capi in paglia, uncinetto
di rafia, ricami di corallo su paglia: lavorazioni utilizzate per abiti, gonne
e bustier effetto scultura in midollino ispirati ai tipici cesti siciliani.
Le
forme e le proporzioni dominanti sono le linee
a trapezio e ad A, riportando così la mente, in un attimo a un bon ton di altri tempi, che prevedeva
per ogni ora ed ogni occasione della giornata una precisa mise. Nuove educande,
quindi, che camminano avvolte dall’aura di un lusso sfumato, complice l’utilizzo di materiali e tessuti preziosi
che nobilitano anche il capo più semplice e informale: rafia, crochet di rafia e rafia stampata, rafia ricamata con coralli
la fanno da padrone insieme a doppia
organza di raso, organza goffrata e rete
di organza, cotone a effetto grezzo stampato, cotone e lino stretch, broccato
d’oro e stampato.
Che
si tratti di mise per una garbata matinée piuttosto che per una preziosa
soirée, è evidente un sano e autentico recupero della tradizione siciliana e delle
sue reminiscenze culturali, attualizzata nelle più correnti forme
interpretative che garantiscono una convivenza armonica tra passato e presente,
in un ideale connubio spazio-temporale che proietta in una dimensione rarefatta
e magica.
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