60
anni e non sentirli! Anzi, andare fieri dello spirito che ne ha contraddistinto
l’aspetto, ponendolo come un vero e proprio cult nel panorama dello stile,
accessorio immancabile nel guardaroba di ogni estimatore del buon gusto che si
rispetti, icona scelta da personaggi dello star system, simbolo per antonomasia
dell’universo Gucci, declinato in
un’eleganza di uso quotidiano.
Il morsetto
compie sessant’anni e il museo Gucci di Firenze gli dedica una mostra dove
ne raccoglie storia e innovazione, creando un ideale parallelismo tra
tradizione e contemporaneità, come nella più bella delle leggende, che vuole il
passato sposato al futuro in una rievocazione concertata di valori e
significati.
L’esposizione offre una panoramica su
questa calzatura, indossata da uomini famosi negli anni ’50 e ’60 ed entrata di
diritto, nel 1985, nella collezione permanente del Metropolitan Museum of Art,
fino ad arrivare alle varianti odierne.
Immagini in bianco e nero, che ritraggono
le stelle hollywoodiane con indosso i famosi loafer, sono accostate ai modelli
provenienti dall’archivio storico Gucci, ai quali è lasciato il compito di
mostrare l’intera costruzione e l’applicazione del rinomato dettaglio a una
serie infinita di materiali.
Diversi i pellami, dalla morbida nappa al
prezioso pitone, fino ad arrivare all’abbinamento con altri simboli della
Maison, come il nastro a strisce, il bambù e le doppie GG, ma inalterato lo
stile che brilla di un’allure unica e rarefatta, sofisticata e prestigiosa,
volta a conferire fascino ed eleganza nel rispetto di una sana e confortevole
portabilità.
Alle varianti di pelle si aggiungono, poi,
quelle di modello: dalle versioni con il tacco a quelle per così dire ibride,
ossia in bilico tra mocassino e stivaletto. Con qualche piccola chiccheria
come le calzature realizzate per Madonna agli MTV Music Awards, per Brad Pitt
in Fight Club o per una giovanissima Jodie Foster.
A
corollario della celebrazione di un così importante anniversario, la realizzazione dell’esclusiva Collezione 1953 per l’uomo e per la donna. Ideata
dal direttore creativo Frida Giannini, propone un’audace combinazione di colori
e materiali nonché una nuova forma caratterizzata dal dettaglio in metallo
divenuto una vera e propria tradizione.
Correva l’anno 1953 quando Guccio Gucci si
appropriò per primo del motivo con doppio anello e barra, ispirato al mondo
equestre, e lo applicò al mocassino da uomo. Nel giro di pochi anni, queste scarpe accompagnarono i passi verso
la gloria di star di Hollywood del calibro di Clark Gable, John Wayne e Fred
Astaire.
Questa nuovo modello di calzatura è
realizzato con una costruzione tubolare che richiede eccezionali capacità
artigianali. Solo alcuni calzolai selezionati possiedono l’esperienza e la
manualità necessarie per questa lavorazione altamente specializzata: affinché la scarpa sia leggera, flessibile
e confortevole, la soletta interna è assente dalla costruzione. Un
dettaglio, quindi, che richiede una notevole abilità nel lavorare le pelli,
tanto che, per decenni, gli artigiani di
Gucci si sono tramandati di generazione in generazione questa tecnica,
mantenendo viva la tradizione.
Il mocassino 1953 è disponibile in un’ampia
palette di colori e materiali: dalla vernice al suede, dai pellami pregiati
come il coccodrillo e il pitone al pratico canvas con il famoso motivo Flora
della Maison. Il morsetto può essere in
ottone anticato o in nickel, mentre un particolare modello è decorato con
borchie ripetute sulla tomaia, sui profili e sul retro. All’interno di ogni mocassino, un’etichetta
speciale con la scritta “Gucci 1953 Made in Italy” rievoca l’avvento di questo
modello nel vocabolario dello stile della Maison sessant’anni fa. Oggi come
allora, il mocassino con morsetto è legato alla filosofia con cui è stato creato:
un classico da indossare e amare per sempre.
Nessun commento:
Posta un commento