Gucci ha
fatto di diversi elementi gli emblemi del suo stile: dalla fantasia Flora alle
doppie GG, dal morsetto al nastro a strisce, dalla stampa a diamante al bambù è
tutto un fluire di tradizione e cultura, che dal passato vengono riprese
intatte nella loro filosofia e attualizzate alla contemporaneità più vivace,
nel vivo rispetto di un passato glorioso che poche altre realtà possono
vantare.
Tra
le icone entrate di diritto nel vocabolario dello stile dapprima della Maison e
in seguito del buon gusto largamente inteso, vi sono alcune borse che hanno fatto la storia dell’eleganza femminile,
indossate da celebreties e divenute accessori senza età, belle e autentiche
oggi come allora. Riproposte e rieditate negli anni grazie a speciali
collezioni, raccontano un’epoca,
portandone, inalterati, i valori e i significati e rimandando alla mente
visioni e interpretazioni di un tempo andato, pronto però a ripresentarsi
all’occasione con un apostrofo di stile in grado di personalizzare un look
femminile, dal più prezioso al più informale.
Tre
i modelli cult - la Stirrup, la Jackie
e la New Bamboo – protagonisti di
contemporanee rivisitazioni.
La Stirrup
La borsa Stirrup: un classico
che rivisita il passato in chiave moderna, in perfetto accordo con il glamour e
la sensualità delle collezioni proposte dal direttore creativo Frida Giannini
negli ultimi anni.
Ispirata ad un iconico modello del 1975, la borsa Stirrup ha una
struttura rigida che vanta una complessa costruzione realizzata grazie ad una
tecnica che riflette i valori e l’esperienza artigianale che da 90 anni
contraddistinguono il marchio Gucci. Dal taglio delle varie componenti fino alle rifiniture
finali, un artigiano esperto impiega
circa due giorni per creare una borsa Stirrup.
Prendendo ispirazione dal
patrimonio storico di Gucci legato all’equitazione, la forma evoca una staffa e presenta uno sperone in metallo dorato come
dettaglio sulla parte frontale.
Sobria e raffinata, è disponibile in morbida pelle di vitello,
in struzzo glossy, in coccodrillo washed o lucido e in pitone colorato. Una
preziosità avvalorata dalle tecniche manuali adottate dai maestri artigiani di
Gucci: il coccodrillo washed, per esempio, richiede due applicazioni di cera
colorata calda spalmata a mano per creare l’effetto “chiaroscuro”, una finitura
e un lavaggio effettuati anch’essi a mano per ottenere un aspetto vissuto; il
pitone, invece, viene spruzzato con tre strati di colore prima di essere
lucidato e stirato. Tutti i bordi sono
levigati, spazzolati, dipinti e rifiniti a mano; gli interni sono foderati con
preziosa nappa tono su tono o cotone e lino; la ricca palette di colori
comprende toni speziati come il marrone chiaro, il rosso e il color curry.
La New Bamboo
La New Bamboo, ossia una modernissima reinterpretazione di una
delle borse più iconiche di Gucci. Nella rivisitazione di questo modello classico
del marchio, la storica tradizione è unita a tecniche innovative d’alta moda.
La borsa Bamboo originale era una piccola borsa strutturata, in
pelle di cinghiale e con il manico in bambù curvato a semicerchio. Creato per
la prima volta nel 1947, il modello è diventato un iconico esempio della maestria degli
artigiani Gucci. Negli anni ’50 e ’60 venne indossata da innumerevoli celebrità
internazionali, consolidando il suo destino come una delle borse Gucci più
amate e di successo.
Oggi è proposta nella sua dimensione originale e anche in una
nuova versione su scala più grande. Per la prima volta è stato utilizzato il
nichel per gli elementi metallici, donando così un look più moderno. Come il modello originale,
conserva lo storico manico in bambù, a
cui ora sono state aggiunte una lunga tracolla in pelle e una seconda tracolla
in catena di metallo con una base in pelle intrecciata che regala un tocco più
sexy. Anche le nappine di pelle, arricchite da dettagli in bambù, sono un
nuovo elemento decorativo.
Celeberrime le sue apparizioni al braccio di dive e divine di
ieri e di oggi:
da Liz Taylor sul set del film “La gatta sul tetto che scotta” (1958) a Carla Bruni durante una delle sue
uscite ufficiali nel ruolo di Première Dame, passando per Ashley Greene e Florence
Welch.
La New Jackie
Creata per la prima volta negli anni ‘50, la borsa Jackie
O è un classico immediatamente riconoscibile per due caratteristiche
inconfondibili: la forma arrotondata e la chiusura.
Il modello prende il nome da Jacqueline Kennedy Onassis che fu fotografata diverse
volte mentre la indossava, quando lavorava come consulting editor da Doubleday.
Questo classico di Gucci divenne il suo compagno fedele, proponendosi come l’accessorio perfetto per una donna che lavora
e alla ricerca di comfort e eleganza.
Oggi la borsa, comoda ed elegante, acquista una nuova immagine
contemporanea, senza, tuttavia, rinunciare alla filosofia con la quale s’impose
sulla scena dello stile nella metà del secolo scorso.
Ribattezzato New Jackie, il modello di oggi, arricchito da un tocco
di glamour moderno e proposto in una forma oversize destrutturata, testimonia
il patrimonio Gucci e il suo squisito artigianato. Ogni modello, realizzato
a mano in Italia, richiede da un minimo di sette a un massimo di tredici ore di
lavorazione (a seconda della pelle impiegata).
Arricchita da lunghe nappine in pelle e rifinita con dettagli in
bambù, è disponibile in pelli pregiate come il coccodrillo, il pitone, lo
struzzo e il morbidissimo vitello neo zelandese. Le influenze del mondo
equestre sono visibili nelle impunture, simili a quelle delle selle.
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