mercoledì 20 marzo 2013

ABOUT_Salvatore Ferragamo e il cinema










La carriera professionale e il successo di Salvatore Ferragamo, così come dell’omonima Maison, illustrano in maniera esemplare i rapporti che la moda e il cinema hanno sviluppato a partire dal 1920.
Quando Salvatore Ferragamo si trasferisce in California, portando con sé una smisurata passione per le scarpe e una grande maestria artigianale, le prime vere esperienze di lavoro sono proprio nel mondo del cinema. Il primo incarico è con l’American Film Company, che gli chiede di realizzare gli stivali per i film western. Ben presto, attori e attrici che indossano calzature Ferragamo sul set cominciano a farsele produrre su misura nel piccolo laboratorio che patron Ferragamo aveva aperto a Santa Barbara. Registi come Cecil B. De Mille, David W. Griffith, James Cruze, Raoul Walsh, sono i veri fautori della fortuna della Maison, ordinando calzature per film come Way Down East (Agonia sui ghiacci, D. W. Griffith, 1920), The Ten Commandments (I Dieci Comandamenti, C. B. De Mille, 1923), The Covered Wagon (I Pionieri, J. Cruze, 1923), The Thief of Baghdad (Il ladro di Baghdad, R. Walsh, 1924).
Primi tentativi di un sodalizio che avrà vita eterna, eleggendo il cinema a propagatore di moda e mode. I modelli di Ferragamo diventano in breve tempo un oggetto di seduzione e di desiderio, tanto da far guadagnare, di diritto, a Salvatore Ferragamo l’appellativo di “calzolaio delle stelle”: attori e attrici del calibro di Paola Negri, Mary Pickford, Gloria Swanson, Joan Crawford, Rodolfo Valentino, Douglas Fairbanks jr, sono solo alcuni dei suoi affezionati clienti.
Sulla scia di una simile affermazione, Salvatore Ferragamo nel 1923 apre l’Hollywood Boot Shop in Hollywood Boulevard, angolo Las Palmas. È un negozio grande ed elegante, ma con un’atmosfera discreta e intima, per così dire famigliare.
Da allora il rapporto con il cinema non si è mai allentato, anzi, si è rafforzato sempre di più, rappresentando un imprescindibile impulso creativo per Salvatore Ferragamo e per l’immagine complessiva della Maison.
Negli anni ’50, Palazzo Spini Feroni era già una visita d’obbligo per le attrici più famose del periodo, da Audrey Hepburn ad Ava Gardner, passando per Greta Garbo, Anna Magnani, Paulette Goddard, Lauren Bacall e Sophia Loren. Salvatore Ferragamo era solito riceverle personalmente, soddisfacendo ogni loro richiesta, anche la più stravagante.
A latere, le continue e proficue collaborazioni con le produzioni cinematografiche, realizzando accessori – come, per esempio, nel film di Wenders The Million Dollar Hotel, dove Mel Gibson portava scarpe Ferragamo, o nel film di Steven Spielberg Al con Jude Law per cui è stata scelta un’originalissima ventiquattrore in fibra di carbonio – sia partecipando attivamente alla storia del film e lavorando, quindi, a stretto contatto con il costumista. È il caso nel 1996 del film Evita di Alan Parker interpretato da Madonna, nel 1998 de La leggenda di un amore di Andy Tennant e, recentemente, di Australia, diretto da Baz Luhrmann e interpretato da Nicole Kidman. 

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