La
carriera professionale e il successo di Salvatore Ferragamo, così come dell’omonima
Maison, illustrano in maniera esemplare i
rapporti che la moda e il cinema hanno sviluppato a partire dal 1920.
Quando Salvatore Ferragamo si trasferisce
in California, portando con sé una smisurata passione per le scarpe e una
grande maestria artigianale, le prime vere
esperienze di lavoro sono proprio nel mondo del cinema. Il primo incarico è con l’American Film
Company, che gli chiede di
realizzare gli stivali per i film western. Ben presto, attori e attrici che
indossano calzature Ferragamo sul set cominciano a farsele produrre su misura
nel piccolo laboratorio che patron Ferragamo aveva aperto a Santa Barbara. Registi come Cecil B. De Mille, David W.
Griffith, James Cruze, Raoul Walsh, sono i veri fautori della fortuna della
Maison, ordinando calzature per film come Way
Down East (Agonia sui ghiacci, D.
W. Griffith, 1920), The Ten Commandments
(I Dieci Comandamenti, C. B. De
Mille, 1923), The Covered Wagon (I Pionieri, J. Cruze, 1923), The Thief of Baghdad (Il ladro di Baghdad, R. Walsh, 1924).
Primi tentativi di un sodalizio che avrà
vita eterna, eleggendo il cinema a propagatore di moda e mode. I modelli di Ferragamo diventano in breve
tempo un oggetto di seduzione e di desiderio, tanto da far guadagnare, di
diritto, a Salvatore Ferragamo l’appellativo di “calzolaio delle stelle”: attori
e attrici del calibro di Paola Negri, Mary Pickford, Gloria Swanson, Joan
Crawford, Rodolfo Valentino, Douglas Fairbanks jr, sono solo alcuni dei suoi
affezionati clienti.
Sulla
scia di una simile affermazione, Salvatore
Ferragamo nel 1923 apre l’Hollywood Boot Shop in Hollywood Boulevard, angolo
Las Palmas. È un negozio grande ed elegante, ma con un’atmosfera discreta e
intima, per così dire famigliare.
Da
allora il rapporto con il cinema non si è mai allentato, anzi, si è rafforzato
sempre di più, rappresentando un imprescindibile impulso creativo per Salvatore
Ferragamo e per l’immagine complessiva della Maison.
Negli anni ’50, Palazzo Spini Feroni era
già una visita d’obbligo per le attrici più famose del periodo, da Audrey
Hepburn ad Ava Gardner, passando per Greta Garbo, Anna Magnani, Paulette
Goddard, Lauren Bacall e Sophia Loren. Salvatore Ferragamo era solito
riceverle personalmente, soddisfacendo ogni loro richiesta, anche la più
stravagante.
A latere, le continue e proficue
collaborazioni con le produzioni cinematografiche, realizzando accessori –
come, per esempio, nel film di Wenders The
Million Dollar Hotel, dove Mel Gibson portava scarpe Ferragamo, o nel film
di Steven Spielberg Al con Jude Law
per cui è stata scelta un’originalissima ventiquattrore in fibra di carbonio – sia partecipando attivamente alla storia
del film e lavorando, quindi, a stretto contatto con il costumista. È il
caso nel 1996 del film Evita di Alan
Parker interpretato da Madonna, nel 1998 de La
leggenda di un amore di Andy Tennant e, recentemente, di Australia, diretto da Baz Luhrmann e
interpretato da Nicole Kidman.
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