Con
il suo estro creativo, Salvatore Ferragamo ha fatto di alcuni elementi i
simboli del suo stile, ponendoli quali cifre inconfondibili di una passione che
è andata il tempo, suggellando quel lodevole amore che ha sempre ispirato le sue
mosse. Una storia meravigliosa, da sogno, dove la realtà si è contaminata con
la più nobile fantasia, dando vita a un’autentica leggenda che ha mantenuto
inalterati nel tempo i caratteri del suo dna.
Patchwork
L’uso
del patchwork nelle calzature di Salvatore Ferragamo è uno dei temi più
ricorrenti fin dalle origini, diventando un simbolo riconoscibile del suo
stile, andando oltre le mode e i cambiamenti di gusto e rappresentando una perfetta sintesi tra la combinazione di
materiali e colori e il rinnovamento del linguaggio del costume attraverso i
pellami più tradizionali.
L’originalità
del suo lavoro va collocata in un clima che, a partire dagli inizi del XX
secolo, individua nell’accettazione di
materiali inconsueti e di abbinamenti cromatici sorprendenti i segni di un
mutato atteggiamento nella considerazione dell’abito e dei suoi accessori.
Si tratta dello stesso clima in cui si collocano anche le esperienze e le
ricerche di Sonia Delaunay, moglie
del pittore Robert e personaggio chiave per la cultura figurativa e il mondo
della arti applicate, che con i suoi abiti simultanei, i tessuti, i ricami e i
patchwork porta avanti nuove soluzioni decorative.
Tuttavia,
l’ispirazione del patchwork ha origine
non solo dalle soluzioni artistiche del momento, ma anche dalla tradizione
artigianale nord-americana dei quilt, realizzati con pezzi di tessuti diversi
cuciti insieme, sicuramente conosciuti e apprezzati da Ferragamo nel
periodo della sua formazione professionale oltreoceano.
Le prime tomaie patchwork appaiono negli
anni ’20. Si tratta di patchwork ricamati a punto croce o a mezzo punto, in
filo di seta o di cotone, o di composizioni in cui il vitello si alterna a
rettangoli di coccodrillo e camoscio tono su tono, o di camosci in vari colori
disposti in composizioni geometrizzanti: in ogni caso, sono esempi evidenti di come Ferragamo sia
riuscito a rinnovare un intero linguaggio attraverso i pellami più
tradizionali, diventando, negli anni a venire, il leitmotiv di intere
collezioni sia d’abbigliamento che di calzature così come di accessori.
Game
Tra
i modelli che meglio documentano la fertile immaginazione di Salvatore
Ferragamo, vi è un décolleté del 1930 in
capretto nero con tacco in stile Luigi KV e punta rotonda, la cui tomaia
presenta un geometrico disegno “a labirinto”, come viene definito nella
registrazione del brevetto, realizzato a punto catenella nel colore grigio
perla con l’impiego di un ago meccanico; una lavorazione nota con
l’appellativo inglese “tambour work”,
assolutamente necessaria quando i ricami sono eseguiti su pelle.
Questo modello mostra nella grafica
geometrizzante della decorazione l’attenzione di Ferragamo all’arte
contemporanea, in particolare all’esperienza futurista e cubista dei collage e
papiers collés iniziati contemporaneamente da Pablo Picasso e Georges Braque.
La
sua importanza, quale simbolo della creatività di Salvatore Ferragamo e della
sua capacità di superare le barriere del tempo, ha fatto sì che questa
calzatura diventasse l’ispirazione, in chiave attuale, di un décolleté a tacco
alto e di una collezione di scarpe e borse per l’autunno-inverno 2003-2004, Game. Ma non solo….il décolleté, a sua volta, è divenuto soggetto e oggetto sul quale
diciannove artisti contemporanei hanno espresso liberamente la loro creatività,
usando tecniche diverse di lavorazione.
La
borsa Salvatore
Il
modello si chiama Salvatore. È il
nome dato a un bauletto con doppio
manico e tasche laterali chiuse da zip, realizzato in tre misure e in più
varianti di colore e di materiali. La specificità del modello è dovuta alla
costruzione, poiché i fianchi a tasca
vanno a formare la doppia maniglia dalla particolare bombatura, che rende
anatomica l’impugnatura della borsa. Il nome, come ben si può intendere, è
dedicato al fondatore della Maison, Salvatore Ferragamo. Una scelta non casuale
dal momento che la forma, infatti,
prende ispirazione da un borsone in cavallino e cuoio color marrone bruciato
che Ferragamo iniziò a utilizzare nel 1950 per i suoi frequenti viaggi nonché
per lavoro. In esso era solito riporre i prototipi delle sue calzature, i
pellami, gli strumenti per la lavorazione artigianale. È dunque la prima borsa
creata con la firma Ferragamo, che anticipa lo sviluppo di questa categoria di
prodotto dalla metà degli anni ’60.
Il
logo
Simbolo
per antonomasia, perlomeno a livello grafico, il logo. Occorre però fare
qualche precisazione. Prima del ritorno
di Salvatore Ferragamo in Italia dall’America, nel 1927, non esisteva un logo
Ferragamo. Le calzature create dal calzolaio dei sogni, così appellato a
ragion veduta, erano perlopiù destinate alle star del mondo del cinema e
vendute nell’Hollywood Boot Shop: il nome Ferragamo evocava e identificava una
personalità creativa, senza però essere ancora un marchio.
È con la nascita a Firenze dell’azienda
Ferragamo che vede la luce il primo logo, “Ferragamo’s
Creations Florence Italy”, dove il
nome del creativo era legato a quello della città di Firenze, quasi a
suggellare il legame tra una calzatura realizzata ad arte e una città d’arte,
in altre parole un vero e proprio oggetto da collezione.
Ferragamo utilizzò questo marchio d’impresa
per etichettare le sue calzature, in particolare i modelli da sera e le scarpe
foderate, realizzate in materiali di altissima qualità. Ma con la straordinaria
fantasia che gli era peculiare e che non destinava solo all’ideazione e
progettazione di scarpe, brevettò
molteplici marchi d’impresa, come ad esempio “Pompeian”, con il quale erano contraddistinte le scarpe in tessuto
o in rafia, adatte alla stagione estiva, o “Leonardo
by Ferragamo”, con cui si etichettavano i sandali Capri degli anni ’50.
Il marchio che nel mondo intero è oggi
conosciuto come il logo della Maison è nato solo negli anni ’60, dopo la
morte dello stesso Salvatore. In esso si
è voluto includere il nome del fondatore scomparso, ridisegnando graficamente
la sua firma originale. Da allora con questo logo sono contrassegnati non
solo i prodotti e le insegne dei negozi, ma anche il packaging e le campagne
pubblicitarie. La famosa “F”, inoltre, ha suggerito i disegni a stampa di
alcuni tessuti nonché il nome di un profumo.
Gancino
Ogni
volta che si dice Ferragamo, è inevitabile non pensare al motivo del Gancino. Un segno distintivo che va oltre il
semplice disegno, divenendo una sorta di logo, applicato su molti accessori e
capi d’abbigliamento. Utilizzato per
la prima volta negli anni ’70 come chiusura di una borsa disegnata per la madre
da Fiamma, la maggiore dei sei figli di Salvatore e Wanda Ferragamo,
tuttavia esso può vantare un’antesignana
apparizione datata 1958 quando, in un articolo comparso sulla stampa tedesca,
appare fotografato un modello di borsa con un ornamento molto simile.
Leggenda
vuole che non si sappia quale sia l’origine esatta del disegno. Una tradizione
tramandata oralmente narra che la fonte d’ispirazione sia stato il cancello in
ferro battuto di Palazzo Spini Feroni, la sede medievale della Maison a
Firenze. Tuttavia, è più facile che la realtà dei fatti sia molto meno
romanzata e affondi la sua ragione d’essere nell’esigenza di trovare un
particolare segno di distinzione nel momento in cui, negli anni ’50, lo
sviluppo del made in Italy aveva generato un proliferare di marchi e simboli di
ogni tipo.
Fatto
sta che il Gancino da allora fu sempre più utilizzato su accessori in pelle e
calzature fino alla sua consacrazione
ufficiale alla fine degli anni ’80, divenendo equilibrata quintessenza di
stile e funzionalità.
Vara
La storia della scarpa Vara risale al 1978
e si deve alla creatività di Fiamma Ferragamo. Il modello nacque dall’esigenza di conciliare sportività ed
eleganza in una creazione destinata alla linea boutique. I disegnatori
cominciarono così a lavorare su una forma da qualche stagione sperimentata e
rinomata per essere comoda, con tacco
basso e punta rotonda. Al prototipo
fu aggiunta una piccola decorazione ovale e un fiocco improvvisato da un nastro
di gros-grain recuperato nell’atelier: ecco creati i due dettagli
distintivi di Vara!
Da allora il modello è rimasto
ininterrottamente in produzione e, con oltre un milione di paia vendute, ha
ottenuto il primato assoluto nella sua categoria.
Il segreto del successo di Vara risiede
nell’elegante essenzialità del suo design: si tratta di una calzatura
chiusa a tacco basso e punta arrotondata, con un fiocco in gros-grain e una
placca dorata su cui è inciso il logo Ferragamo. Il suo stile sofisticato ha influenzato l’abbigliamento e tutto il
mondo degli accessori della Maison, dai bottoni alle cinture, dai bijoux
alle borse. Nel corso degli anni, è
stato declinato in una sorprendente gamma di modelli, il più recente dei
quali – Varina - è stato proposto
nella primavera-estate 2008, reinterpretando un classico dello stile Ferragamo:
le linee affusolate di Vara sono adattate alla silhouette di una ballerina
rasoterra e sulla scollatura sono riproposti la celebre placca dorata e il
fiocco in tessuto, oltre al nastro in gros-grain cucito sulla tomaia.
Shoes
Nel
1985 venne inaugurata a Firenze, a Palazzo Strozzi, una retrospettiva sulla
storia di Salvatore Ferragamo. Era la prima volta in Italia che i prodotti di
una Maison di moda ancora attiva – in questo caso le calzature – venivano
presentati come opere d’arte e pezzi di design del ‘900. La mostra venne poi
ospitata in molti altri musei. Era il preludio di un ben più vasto progetto
espositivo che avrebbe preso corpo qualche anno più tardi a Firenze: il Museo
Salvatore Ferragamo. In questa sede gli oltre diecimila modelli di scarpe che
datano dal 1920 in poi, guidano nella storia illustrata del fondatore,
evocandone i fasti, la genialità e la creatività. Una storia che ha guidato gli
stilisti avvicendatisi alla guida della Maison, offrendo spunti e ispirazioni
per le collezioni; in particolare, i
disegnatori di foulard hanno dato inizio a una serie di motivi grafici dove
protagoniste sono le scarpe storiche. Il primo di questi disegni si chiama
Shoes e su questo tema sono stati declinati bijoux, tessuti per abbigliamento,
accessori di chiusura per borse, bottoni e ornamenti per scarpe: un motivo
decorativo unico nel mondo del design di moda e originale del marchio
Ferragamo.
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