giovedì 5 luglio 2012

LEISURE_A Parigi il teatro diventa di moda








Una Parigi che si propone al pubblico in grande spolvero di moda quella dell’estate 2012, dedicando mostre a personalità che ne hanno siglato le pagine più importanti. Oltre a quelle dedicate a Cristóbal Balenciaga e Comme des Garçons (http://anitapezzotta.blogspot.it/2012/04/leisurebalenciaga-e-commes-des-garccons.html), ospitate presso la Cité de la Mode e du Design, la Ville Lumière omaggia anche gli artisti e i couturiers che nel ‘900 hanno impresso una svolta determinante nell’arte del costume teatrale francese. Con l’esposizione L’étoffe de la modernité, allestita tra la Bibliothèque-Musée de l’Opéra e Palais Garnier, si pone l’accento sull’avvento dei Ballets Russes nel XIX secolo e sul loro carico di novità, fautore di una vera e propria rivoluzione estetica nei costumi di opere e balletti dell’epoca, concepiti per assecondare diligentemente libretti, partiture e coreografie. Esposti modelli, accessori, maquettes e fotografie, tra i quali spiccano le creazioni firmate dai pittori della troupe di Diaghilev, melange colorato di accenti sia slavi che orientali: se di Alexandre Benois sono ammirabili le quaches dei costumi per l’opera Rimsky-Korsakov, di Léon Bakst viene presentata la preziosa parrucca indossata da Nijinsky nel suo balletto L’après-midi d’un faune. Una svolta epocale che, da allora e nei decenni a venire, ha visto il coinvolgimento d’innumerevoli artisti, chiamati a firmare i costumi di nuove creazioni: Giorgio De Chirico, Fernadn Léger, Marc Chagall, André Masson. Gli anni ’60 vedono il debutto degli stilisti sul palcoscenico dell’Opéra: di Yves Saint Laurent e della sua felice  nonché duratura collaborazione con Roland Petit sono in mostra i figurini di Notre Dame de Paris e il modello del costume di Phoebus, di Kenzo le maquettes per Il flauto magico di Mozart con la regia di Robert Wilson, di Christian Lacroix il micro tutù realizzato per il balletto di Karole Armitage Lea anges ternis. E proprio a lui, al couturier che più di ogni altro è diventato il costumista par excellence del teatro francese, è dedicata la speciale esposizione Christian Lacroix, La Source er le ballet de l’Opéra de Paris, al Centre national du Costume de scène di Moulins, immenso museo-archivio poco distante dalla capitale. Protagonisti i figurini, i costumi e gli accessori realizzati per il balletto La Source, capolavoro perduto ricreato dal coreografo Jean-Guillaume Bart la scorsa stagione e interpretato da Lacroix con il suo caratteristico eclettismo. Una delle immagini più emblematiche dello stile del couturier è con ogni probabilità quella delle ninfe, vestite di organza giapponese e adornate di cristalli Swarovski; a corollario, la preziosa sontuosità delle tuniche e dei pantaloni delle odalische, confezionati con sari indiani in seta. Dulcis in fundo, i tocchi caucasici che s’impongono con gli abiti dei personaggi del folklore, tripudio di colori vivaci e broderie artigianali.


L’étoffe de la modernité
Bibliothèque-Musée de l'OpéraPalais Garnier
Dal 19 giugno 2012 al 30 settembre 2012

Christian Lacroix, La Source et le Ballet de l'Opéra de Paris
Centre national du Costume de scène
Dal 16 giugno al 31 dicembre 2012

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