L’ex enfant terrible della moda, Jean Paul Gaultier,
celebre per l’indimenticabile guêpière disegnata per Miss Ciccone, è celebrato a New York con la retrospettiva
"La planète mode de Jean
Paul Gaultier. De la rue aux étoiles" ("Il pianeta moda di Jean
Paul Gaultier). Dalla
strada alle stelle", ndr.), che pone al centro
dell’attenzione le sue stravaganti creazioni e il suo contagioso entusiasmo.
Al museo di Brooklyn si passa dal
sopracitato corsetto agli abiti punk, fino ad arrivare alle sirene in abito da
sposa: in mostra circa 130 completi
couture e prêt-à-porter ideati in 40 anni di
visionaria creatività. A corollario, fotografie, disegni, profumi
e, ça va sans dire, i corsetti di sua
nonna, che tanto hanno influenzato il suo stile, e, ancora, l’orso di peluche Nana, vittima dei
primi e maldestri tentativi del bambino Gaultier alle prese con la moda.
Lontana da una semplice esposizione di
vestiti, la mostra accoglie il
visitatore con un manichino di Gaultier in mise marinara, che parla con la voce
dello stesso stilista. A rendere ancora più “reale” questa forma di
benvenuto, una proiezione video in alta
definizione a tre dimensioni che fa “vivere” occhi e labbra di Gaultier.
Sparsi in varie sale e in diversi punti del percorso, una trentina di manichini parlano, ridono, interpellano il visitatore,
utilizzando la medesima tecnica. Altri ancora, invece, si muovono come in
una sfilata; mentre altri ruotano su se stessi. Una mostra volutamente viva da parte dello stesso stilista, grande
appassionato di teatro. E Brooklyn celebra proprio questo spirito,
rappresentando la diversità, la varietà, l’energia, l’adrenalina e,
soprattutto, il way of life
americano.
Per quanto concerne il concept, la mostra ruota attorno a sette temi: "L'Odyssée", che presenta in
particolare il suo primissimo schizzo del 1971; "Le boudoir", dove si trovano l'orso Nana e i corsetti di
Madonna creati per le tournée di Miss Ciccone del 1990 e del 2012; "Les muses", che mostra come
Gaultier abbia inventato la propria estetica, quintessenza celebrativa delle differenze; "Punk cancan", che concilia il suo fascino per i punk inglesi e
la Belle Epoque in Francia; "A fleur
de peau", che ospita le sue creazioni che somigliano a una seconda
pelle; "Métropolis", per le
sue collaborazioni con il mondo dello spettacolo e del cinema; "Jungle
urbaine", con le sue creazioni multietniche, come l'incredibile abito
da sposa-cappotto da ussaro ornato da un copricapo di piume dei nativi
americani.
Prodotta e lanciata a Montreal dalla
direttrice del Museo delle Belle Arti Nathalie Bondil e dal conservatore
Thierry Maxime Loriot, la mostra è passata per Dallas, San Francisco, Madrid,
Rotterdam e Stoccolma, registrando quasi un milione di visitatori. Prossima
tappa, il Barbican di Londra, dal 9 aprile al 17 agosto 2017. E Gaultier
promette che per l’occasione cambierà ed evolverà nuovamente.
La planète mode de Jean Paul Gaultier. De
la rue aux étoiles
Brooklyn
Museum
Fino
al 23 febbraio 2014
Nessun commento:
Posta un commento