Un’artista, una fotografa, una reporter, ma, prima ancora, una donna. Eve
Arnold (1912-2012) con i suoi scatti ha segnato in maniera indelebile la
storia della fotografia del XX secolo. Al suo plauso artistico, Palazzo
Madama dedica una retrospettiva, realizzata con il patrocinio del Comune di
Torino, la collaborazione della Fondazione Torino Musei, Magnum Photos e la
casa editrice Silvana Editoriale, il sostegno della Versicherungskammer
Bayern di
Monaco.
“Che cosa mi ha spinto e mi ha fatto andare avanti nel corso dei
decenni? Qual è stata la forza motrice? Se dovessi usare una parola sola,
sarebbe curiosità”. Così amava affermare Eve Arnold,
ponendo la curiosità per la vita, in ogni suo aspetto, quale chiave di lettura
per approcciare ogni accadimento. Da qui, la particolarità della sua opera e
del suo personalissimo sguardo sul mondo.
Documentarista e ritrattista, nel corso della sua lunga e prolifica carriera
Eve Arnold ha spaziato con disinvoltura tra generi molto diversi. Il suo nome è legato innanzitutto ai
ritratti dell'alta società e dei divi di Hollywood: personaggi del calibro
di Marilyn Monroe, Joan Crawford, Liz Taylor, Marlene Dietrich, ma anche presidenti, reali, politici
come Indira Gandhi e attivisti come Malcolm X, che la scelse personalmente per
documentare la sua battaglia per i diritti civili.
Famosi sono inoltre i suoi grandi reportage nelle regioni più
remote del pianeta - dall’India all’Afghanistan, dalla Cina alla Mongolia – che le
furono commissionati da “Life”, dal “Sunday Times” e dalle più prestigiose
riviste dell’epoca e per i quali ottenne importanti riconoscimenti
internazionali nel campo della fotografia, come il National Book Award del 1980 e il Lifetime Achievement Award
dall’American Society of Magazine Photographers.
Le 83 fotografie in mostra, in bianco e nero e a colori, ripercorrono le tappe più importanti e significative del suo lavoro di
fotografa dal 1950 al 1984 attraverso
12 sezioni: “Sfilata di moda ad
Harlem”, “Malcolm X”, “Riti Voodoo ad Haiti”, “Gli importantissimi primi 5
minuti di un neonato”, “Marlene Dietrich”, “Marilyn Monroe”, “Joan Crawford”,
“Celebrità”, “Afghanistan”, “Dietro il velo”, “Cina” e “India”.
Eve Arnold, al secolo Eve
Cohen, nasce il 21 aprile 1912 a Philadelphia da emigranti ebrei russi. Inizia la
carriera fotografica nel 1946 a New York, frequentando la New School for Social
Research. Segue i corsi di Alexey
Brodovitch, art director di “Harper’s Bazaar”, che per primo ne intuisce il
talento e le commissiona alcuni servizi di moda. Presto notata da Henri Cartier-Bresson, si è distinta
per essere stata la prima fotografa donna a essere ammessa nel collettivo
dell’agenzia Magnum, dapprima come freelance nel 1951, e dal 1957 come
membro effettivo.
Sin dall’inizio della
carriera entra in contatto con numerose celebrities, da lei chiamate
“personalities”, che ritrae in modo inedito. In questi scatti si alternano immagini ufficiali a fotografie quasi
rubate, momenti intimi e quotidiani che ci raccontano di un’epoca in cui le
celebrità non erano ancora ossessionate dal controllo della propria immagine,
ma si concedevano con generosità ad artisti della statura di Eve Arnold.
Celebri in questo senso gli scatti fatti a Marilyn Monroe, che Eve
Arnold segue per oltre un decennio, dal 1950 al 1961, nei vari set
cinematografici, arrivando a conquistare l’amicizia dell’attrice, cui dedica
ben cinque volumi fotografici.
Accanto ai servizi
patinati, che hanno consentito alla fotografa, di estrazione sociale modesta,
di potersi mantenere, Eve Arnold si
dedica con passione alla fotografia sociale e documentaristica, che
la porta a visitare i luoghi più remoti del pianeta: fu tra i primi fotografi
americani a essere ammessa in Cina negli anni ‘70, ottenendo un permesso
speciale da Pechino, e documentò la condizione della donna in Afghanistan e nei
Paesi arabi attraverso alcuni scatti, presenti in mostra, dedicati all’uso del
velo. Accanto al fotogiornalismo, di cui
è considerata una pioniera, Eve Arnold si è interessata anche a temi sociali
legati al cambiamento dei costumi e delle abitudini nel mondo americano,
come si può vedere nella sezione che documenta la sfilata di modelle nere ad
Harlem.
La mostra è accompagnata da un volume che raccoglie la selezione
di fotografie del percorso espositivo, un
contributo della giornalista e critica fotografica Angela Madesani e uno della
celebre scrittrice Simonetta Agnello Hornby.
EVE ARNOLD
Retrospettiva
Fino al 27 aprile 2014
Corte Medievale di Palazzo Madama
Piazza Castello - Torino
Orari: da martedì a sabato
dalle 10.00 alle 18.00; domenica dalle 10.00 alle
19.00; chiuso il lunedì
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