Il grande fermento milanese per il
bicentenario della nascita di Giuseppe
Verdi si arricchisce di un nuovo imperdibile appuntamento nell’ambito del
palinsesto di oltre 80 eventi messo a punto da Comune di Milano ed Edison. “Veni
Vidi Verdi. La donna è mobile”, ensemble di videoinstallazioni create
dall’architetto, progettista e scenografo Peter Bottazzi, è in scena fino al 26
gennaio 2014 presso il Cortile d’onore e gli spazi museali al primo piano di
Palazzo Morando – Costume Moda Immagine di Milano. Al centro del progetto, la figura femminile – la “donna mobile” – cuore
pulsante della produzione di Giuseppe Verdi e simbolo di un’Italia in rapida
trasformazione nella società del nuovo millennio. Un’iniziativa ambiziosa,
che vanta ambientazioni sonore e tecnologie musicali a cura del Centro di Ricerche Musicali – CRM e la consulenza artistica di Fortunato D’Amico, nonché il contributo straordinario del Comitato Nazionale per le Celebrazioni
Verdiane ex L.12/11/2012 n.
206, la collaborazione del Polo
Raccolte Storiche e Case Museo del
Comune di Milano e la partecipazione di RICORDI & C. e Volume S.r.l.
Con le sue opere Giuseppe Verdi testimonia
l’articolata complessità, dal punto di vista culturale, degli uomini del
Risorgimento che porterà, nel 1861, all'Unità d'Italia e all'affermazione di
valori ispirati agli ideali romantici e patriottici – spiega Peter Bottazzi. – La
musica e il suo processo compositivo hanno similitudini evidenti con gli
sviluppi di crescita della struttura e del tessuto connettivo di una società e,
per germinazione empatica, richiama tutti quegli elementi che favoriscono
l'organizzazione del pensiero formativo. In questo senso “Veni Vidi Verdi. La donna è mobile” è un progetto di natura interdisciplinare, omaggio
anticonvenzionale all’artista, artigiano, filantropo, senatore, cosmopolita,
uomo pubblico e del pubblico. Ovvero un indiscusso protagonista della vita
culturale del XIX secolo.
Peter Bottazzi propone una
reinterpretazione artistica di sintesi del pensiero verdiano. Qui la donna - come l’Italia che
rappresenta – è “mobile”, perché in continuo divenire e alla costante ricerca
di valori e ruoli da interpretare. Cantata, sognata, protagonista quasi
assoluta dell’opera di Giuseppe Verdi, è la donna “mobile” che
qui spiazza, reinventa e seduce. Attributi estrapolati e uniti al concetto di
“operosità”, in cui il fare e l'assemblare oggetti, la loro manipolazione,
diventano elementi essenziali nella ridefinizione della componente sonora e di
azioni utili a creare un punto di lettura approfondito dell'immenso universo
delle arti e dei saperi verdiani.
Palazzo
Morando è così costellato di interventi sonori e installazioni che in
alcuni casi coinvolgono in modo attivo il visitatore, consentendogli
di sperimentare attraverso i cinque sensi una straordinaria conoscenza
del fenomeno verdiano.
Documenti
e materiali appartenuti a Giuseppe Verdi, provenienti dell'Archivio Ricordi, sono affiancati e integrati alle opere esposte, favorendo un'ampia
interpretazione delle intenzioni e delle riflessioni del più importante e noto
compositore del nostro Paese.
Veni Vidi Verdi. La donna è mobile
Fino
al 26 gennaio 2014
Palazzo
Morando – Costume Moda Immagine, Sala Conferenze, via Sant’Andrea 6, Milano
Orari:
da martedì a domenica, 9.00-13.00/14.00-17.30. Chiuso il lunedì
Info:
Tel. +39 02 884 65735 – 64532; www.civicheraccoltestoriche.mi.it;
www.peterbottazzi.it Ingresso libero
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