Romanian Scenes è l'ultima di una serie di
mostre le cui origini risalgono alla fondazione nel 2006 dell'Espace Culturel
Louis Vuitton di Parigi.
Ognuna di esse ha esplorato la scena artistica contemporanea in un Paese
estero. Quest'anno, l'Espace ha scelto
di presentare le sperimentazioni artistiche della Romania, terreno fertile per
l'espressione creativa. Durante gli anni dell'oppressione politica, il
lavoro degli artisti romeni è rimasto sperimentale e riservato, ma al termine
di questo periodo, si è rapidamente affermato, complice la personalità degli
stessi autori, facendosi strada con forza sulla scena artistica internazionale.
Oggi la loro presenza è rilevante: da Berlino a Londra, New York e Parigi. A
cavallo tra sfera pubblica e introspezione, sono riusciti a resistere a
qualsiasi forma di controllo e a conservare le caratteristiche che li rendono
unici.
Con la lungimiranza che lo contraddistingue,
L'Espace Culturel Louis Vuitton è partito in direzione di Bucarest e Cluj
Napoca per incontrare gli uomini e le donne che aprono le porte di un nuovo
linguaggio pittorico. La mostra riunisce
una selezione di opere di artisti che hanno segnato la scena culturale negli
ultimi quarant'anni. Il passato e il futuro sono comodamente posizionati l'uno
accanto all'altro, in un tripudio di immagini. Dipinti di epoche passate - simboli
della resistenza e dell'oppressione della dittatura - che, attraverso la
ricchezza di immagini reinventate, continuano ad avere un forte impatto
malgrado l'esacerbata globalizzazione. A Bucarest la precedente generazione di
artisti ha mantenuto accesa l'energia creativa degli anni bui e ha passato la
fiamma ai propri successori. Geta
Bratescu, una tra i principali esponenti della scena artistica romena del
dopoguerra, evoca il tema del viaggio in una serie di disegni basati sul metodo
di scrittura del flusso di coscienza; Ion
Grigorescu testimonia di un'era passata attraverso disegni e fotografie; Ioana Batranu dipinge interni
abbandonati che accennano allo splendore paradossale di un passato confuso; Bogdan Vladuta, artista della nuova
generazione, crea mondi urbani quasi monocromatici in cui è espressa una sorta
di impalpabile misticismo.
A Cluj, la giovane generazione
di artisti ha adottato tecniche pittoriche accademiche e le ha trasportate
oltre confini inaspettati, in luoghi dove l'iperrealismo incontra mondi
onirici. Dan Beudean usa la grafite
per trasformare i mitici personaggi delle sue tele in icone; Mihuț Boșcu Kafchin crea un universo
su scala gigante dove la realtà è immersa nella fantascienza; Simon Cantemir Hausi copre talmente
bene le sue tracce nei ritratti e nei paesaggi da trasformarli in opere
astratte; Oana Farcas intinge il suo
delicato pennello in una luce quasi sovrannaturale; Ciprian Muresan adatta opere letterarie per esaminare la storia
recente della Romania attraverso i suoi disegni; Sergiu Toma trasporta lo spettatore in un viaggio misterioso,
nostalgico, ricco di simboli fantasmagorici; Serban Savu dipinge l'apparente banalità della società romena, che
scruta dalla finestra del suo studio; Mircea
Suciu rappresenta il criticismo sociale in un universo sovversivo e
anticonformista; infine, Adrian Ghenie
utilizza il ritratto per esplorare questioni fondamentali sul potere e
l'oppressione, giocando con stereotipi tratti dalla storia dello spettacolo. In
sintesi, nonostante non esista una vera
e propria Scuola di Cluj, la città è stata un terreno fertile per gli artisti
che sono riusciti ad affermare la loro identità e l'originalità del loro stile.
Il loro lavoro è il risultato di un continuo dialogo tra l'interno (loro
stessi) e l'esterno (il mondo), nel rispetto di un equilibrio che preserva la
forza e l'energia dell'autore.
Artisti: Ioana Batranu, Dan Beudean, Mihuț Boșcu
Kafchin, Geta Bratescu, Simon Cantemir Hausi, Oana Farcas, Adrian Ghenie, Ion
Grigorescu, Ciprian Muresan, Sergiu Toma, Mircea Suciu, Serban Savu e Bogdan
Vladuta.
Curatore: Hervé Mikaeloff
Romanian Scenes
Fino
al 12 gennaio 2014
Espace
Culturel Louis Vuitton
60,
rue de Bassano 101, avenue des Champs-Elysées, 75008 Parigi
Orari:
lunedì-sabato 12.00-19.00; domenica 11.00-19.00
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