mercoledì 8 gennaio 2014

ART & CULTURE_ Romanian Scenes chez Louis Vuitton







Romanian Scenes è l'ultima di una serie di mostre le cui origini risalgono alla fondazione nel 2006 dell'Espace Culturel Louis Vuitton di Parigi. Ognuna di esse ha esplorato la scena artistica contemporanea in un Paese estero. Quest'anno, l'Espace ha scelto di presentare le sperimentazioni artistiche della Romania, terreno fertile per l'espressione creativa. Durante gli anni dell'oppressione politica, il lavoro degli artisti romeni è rimasto sperimentale e riservato, ma al termine di questo periodo, si è rapidamente affermato, complice la personalità degli stessi autori, facendosi strada con forza sulla scena artistica internazionale. Oggi la loro presenza è rilevante: da Berlino a Londra, New York e Parigi. A cavallo tra sfera pubblica e introspezione, sono riusciti a resistere a qualsiasi forma di controllo e a conservare le caratteristiche che li rendono unici.
Con la lungimiranza che lo contraddistingue, L'Espace Culturel Louis Vuitton è partito in direzione di Bucarest e Cluj Napoca per incontrare gli uomini e le donne che aprono le porte di un nuovo linguaggio pittorico. La mostra riunisce una selezione di opere di artisti che hanno segnato la scena culturale negli ultimi quarant'anni. Il passato e il futuro sono comodamente posizionati l'uno accanto all'altro, in un tripudio di immagini. Dipinti di epoche passate - simboli della resistenza e dell'oppressione della dittatura - che, attraverso la ricchezza di immagini reinventate, continuano ad avere un forte impatto malgrado l'esacerbata globalizzazione. A Bucarest la precedente generazione di artisti ha mantenuto accesa l'energia creativa degli anni bui e ha passato la fiamma ai propri successori. Geta Bratescu, una tra i principali esponenti della scena artistica romena del dopoguerra, evoca il tema del viaggio in una serie di disegni basati sul metodo di scrittura del flusso di coscienza; Ion Grigorescu testimonia di un'era passata attraverso disegni e fotografie; Ioana Batranu dipinge interni abbandonati che accennano allo splendore paradossale di un passato confuso; Bogdan Vladuta, artista della nuova generazione, crea mondi urbani quasi monocromatici in cui è espressa una sorta di impalpabile misticismo.
A Cluj, la giovane generazione di artisti ha adottato tecniche pittoriche accademiche e le ha trasportate oltre confini inaspettati, in luoghi dove l'iperrealismo incontra mondi onirici. Dan Beudean usa la grafite per trasformare i mitici personaggi delle sue tele in icone; Mihuț Boșcu Kafchin crea un universo su scala gigante dove la realtà è immersa nella fantascienza; Simon Cantemir Hausi copre talmente bene le sue tracce nei ritratti e nei paesaggi da trasformarli in opere astratte; Oana Farcas intinge il suo delicato pennello in una luce quasi sovrannaturale; Ciprian Muresan adatta opere letterarie per esaminare la storia recente della Romania attraverso i suoi disegni; Sergiu Toma trasporta lo spettatore in un viaggio misterioso, nostalgico, ricco di simboli fantasmagorici; Serban Savu dipinge l'apparente banalità della società romena, che scruta dalla finestra del suo studio; Mircea Suciu rappresenta il criticismo sociale in un universo sovversivo e anticonformista; infine, Adrian Ghenie utilizza il ritratto per esplorare questioni fondamentali sul potere e l'oppressione, giocando con stereotipi tratti dalla storia dello spettacolo. In sintesi, nonostante non esista una vera e propria Scuola di Cluj, la città è stata un terreno fertile per gli artisti che sono riusciti ad affermare la loro identità e l'originalità del loro stile. Il loro lavoro è il risultato di un continuo dialogo tra l'interno (loro stessi) e l'esterno (il mondo), nel rispetto di un equilibrio che preserva la forza e l'energia dell'autore.
Artisti: Ioana Batranu, Dan Beudean, Mihuț Boșcu Kafchin, Geta Bratescu, Simon Cantemir Hausi, Oana Farcas, Adrian Ghenie, Ion Grigorescu, Ciprian Muresan, Sergiu Toma, Mircea Suciu, Serban Savu e Bogdan Vladuta.

Curatore: Hervé Mikaeloff

Romanian Scenes
Fino al 12 gennaio 2014
Espace Culturel Louis Vuitton
60, rue de Bassano 101, avenue des Champs-Elysées, 75008 Parigi
Orari: lunedì-sabato 12.00-19.00; domenica 11.00-19.00

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