Quando
la moda parla d’arte. Manet, Pisarro, Renoir ma anche Tissot e Monet: scene di
vita quotidiana, déjeneur sur l’herbe,
pomeriggi trascorsi a danzare, feste. Questo e molto altro ancora nei quadri in mostra al Musée
d’Orsay – polo espositivo parigino, dedicato all’Impressionismo –, nell’ambito
dell’esposizione “L’Impressionisme et la Mode”, illustrazione figurata di un’epoca, quella
compresa tra il 1840 e il 1880, in cui s’impone il modello di una società
moderna e borghese, diretta conseguenza di una rivoluzione industriale che ha
stravolto i ceti e il modo di vivere le relazioni interpersonali. Il rigore
ha ormai lasciato il posto al piacere e al divertimento, capovolgendo i ranghi
sociali e democratizzando lo svago ben oltre le esclusive pareti di Corte.
Attraverso
lo sguardo di grandi pittori del tempo, è possibile conoscere e capire la moda
di quegli anni: qual era il “look” dei contemporanei del XIX secolo, a cosa
somigliano i loro vestiti e, ancora, com’erano indossati nella vita quotidiana. Testimoni privilegiati dei costumi
del loro tempo, questi artisti hanno
riportato sulle tele silhouette, gesti e movenze caratterizzanti il particolare
contesto socio-culturale in cui si trovavano a operare. Ecco quindi che se gli abiti da un lato
sono formali, ricchi e dal gusto aristocratico, dall’altro confermano la
rinuncia ottocentesca ai colori sgargianti e alle frivolezze rococò. Una
visione realista della moda del XIX secolo fino ad allora vanificata dai
ritratti mondani realizzati in posa o riproducenti scene falsamente naturali.
Fieri
del loro naturale talento d’infondere nello spettatore la suggestione di una
sensazione e la bellezza di un ricordo, gli Impressionisti, anche con
riferimento alla rappresentazione dello stile, delineano l’emozione di abiti e
accessori dell’epoca, che ieri come oggi, sono la resa formale di un intricato
relazionarsi di fatti e accadimenti e non semplicemente l’abbellimento patinato
di una materiale ostentazione di sé. La moda del tempo
dispiega un universo di significati che rimandano a un’articolata dimensione
storico-culturale. Una corrispondenza perpetua, enfatizzata dalla parallela
esposizione del lavoro di altri pittori del XIX secolo, legati a
un’immagine della moda parigina e dell’eleganza della società del Secondo Impero
e dell’inizio della Terza Repubblica.
A
corollario, per riportare lo spettatore al senso reale, sono esposti una
cinquantina di vestiti e accessori da donna e una ventina di abiti da uomo. Ma non solo…un insieme di documenti, disegni, incisioni, stampe e riviste tra cui “La Dernière Mode” scritta da Mallarmé
garantiscono un viaggio multisensoriale nella storia dello stile, all’insegna
delle forme d’arte che cantano armonicamente tra loro.
L’Impressionisme et la mode
Musée
d’Orsay, Parigi
Fino
al 20 gennaio 2013
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