martedì 16 ottobre 2012

LEISURE_Lady Dior in mostra












Lady a incarnare una gentil donna alla quale ispirarsi, icona di stile, emblema d’eleganza, esaltante connubio di classe, buon gusto e raffinatezza. Ma anche simbolico appellativo volto a identificare la borsa per eccellenza di una delle Maison francesi che ha scritto pagine indimenticabili nella storia della moda e del costume: Christian Dior. Una borsa da vera Lady, che, come lei stessa, ispira suggestioni di stile e visioni di un’eleganza senza eguali. E al pari di una Lady, ama ritagliarsi nell’immaginario collettivo un ruolo di riferimento nel momento in cui si parla di classe e prestigio. Un’identità sincretica, quindi, tra la personificazione umana e la traslitterazione glamour, pronta ad adornare il braccio di molte donne con garbo e femminilità.
Pezzo iconico della Maison – e di riflesso della moda – la Lady Dior, borsa regalata dalla première dame di Francia a Lady Diana nel 1995, è divenuta un cult della storia del costume. In particolare, di quella pagina che vuole sposare lo stile a volti celebri, vere e proprie icone, e a marchi in grado di segnare un’epoca con le loro creazioni, tripudio di visioni, interpretazioni e cultura.
Un pezzo iconico, si diceva, che ora viene celebrato dalla Maison con la mostra “Lady Dior as seen by” allestita negli spazi della Triennale di Milano e visitabile fino al 4 novembre prossimo. Un’esposizione che già nel titolo svela gli intenti del marchio: offrire una particolare contestualizzazione scenica a tutte le interpretazioni che ne sono state fatte nel corso di questi anni da numerosi artisti, attivi in campi diversi. Da Nan Goldin si passa a Jean-Baptiste Mondino, da Loris Cecchini a Peter Lindberg a David Lynch e a molti altri ancora, in un’esaltazione concertata di quei tratti che riproducono un’estetica fedele all’essenzialità di fine anni ’90, rendendola così senza tempo: l’impuntura a cannage, le lettere dorate pendenti, i manici quadrati e la struttura rigida sono i punti di riferimento riscontrabili in ogni rivisitazione artistica, ciascuna contraddistinta per un suo particolare linguaggio artistico. A corollario, “A new generation of Italian artists”, una speciale collaborazione con l’Accademia di Brera, a sostegno della giovane creatività italiana e volta a decretare la nuova propensione della Maison, sempre più vocata all’arte in tutte le sue forme d’espressione, proprio com’era tipico di Monsieur Dior.
Una mostra speciale, quindi, dalla triplice finalità: in primis, un omaggio all’indimenticato couturier, grande gallerista appassionato ed esperto, un tributo alla valorizzazione dei giovani talenti e una celebrazione doverosa a un’icona della Maison. Perché come si ama dire e ripetere, i confini tra le arti – seppur parlate con linguaggi diversi – non hanno limiti e tendono a un’armonica intesa di fatti e visioni.    

Lady Dior As Seen By
Fino al 4 novembre
Triennale di Milano,
Viale Emilio Alemagna 6, Milano

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