Herb Ritts,
fotografo americano, nasce a Los Angeles nel 1952. Dopo gli studi di economia e
storia dell’arte a New York, ritorna in California dove lavora per l’industria
di mobili paterna. La fotografia
rappresenta però la sua vera passione, tanto da raffinarla con continui
miglioramenti da autodidatta, perfezionati da una spiccata sensibilità estetica
e artistica: un talento naturale –
per così dire, una vocazione – che lo porta a pubblicare le sue prime immagini
su Newsweek. I suoi servizi si
caratterizzano per un’eccentrica concretezza, volta a ritrarre l’originalità
insieme a un senso reale quotidiano e abituale. Nel 1978 usa come set una pompa di benzina nel deserto per realizzare i
ritratti di un suo amico, un giovanissimo e ancora sconosciuto Richard Gere,
che da lì a poco si sarebbe affermato nel mondo hollywoodiano. Vogue Usa compra il servizio e gliene
commissiona un altro su Brooke Shields, lanciandolo così nel firmamento dei
fotografi più amati dallo star system e ponendolo quale punto di riferimento
per i ritratti di personalità, attori e top model.
Il suo stile si caratterizza per la
dominanza di bianchi e neri; di forti contrasti, quindi, in cui regnano sovrane
la bellezza e la seduzione insieme a una sensibilità sempre crescente per
l’evoluzione del gusto e dell’estetica contemporanea. Le linee si puliscono mentre le forme si strutturano: una semplicità
grafica apparente, frutto, in realtà, di una meticolosa ricerca stilistica,
volta ad offrire allo spettatore un’istantanea della scena immortalata, con
tutto il carico di valori ed emozioni. Storia e fantasia, fatti e idee si
avvicendano nei suoi scatti, mostrando il lato più intenso del loro divenire. Ritts,
pertanto, anche quanto ritrae la realtà, lo fa riportandone la sua dimensione
più sublime, risultato di sua resa formale che segue la scia di un’innovativa
creatività. Da qui, inevitabile la
realizzazione di fotografie dall’alto impatto seduttivo e sensuale, enfatizzato
nel suo essere dall’immancabile presenza di elementi naturali come l’acqua, la
sabbia, il fango, volti a creare inediti effetti sul corpo: un risultato
ottimale, raggiunto grazie al suo spirito autodidatta e alla perfetta
conoscenza dei luoghi in cui, di volta in volta, ambienta i suoi set, spazi
aperti e naturali, che valorizzino la vastità del creato entro il quale
riprodurre l’estetica autentica.
Pur
non amando le relegazioni entro un solo genere, Ritts diviene famoso soprattutto per la ritrattistica di attori e
attrici, realizzata anche in situazioni difficili, come dimostrato
dall’immagine di Christopher Reeve sulla sedia a rotelle, di uomini politici
come il Dalai Lama e Ronald Reagan, e per i videoclip di Madonna (per cui
realizza anche le cover di Like a Prayer e True Blue), Michael Jackson e Chris
Isaak.
Fotografia
a parte, pubblica anche diversi libri:
Men, Women nel 1986, Duo nel 1991 - in cui affronta il
delicato tema dell’omosessualità - e Africa
nel 1994, dove le protagoniste non sono solo modelle ma anche donne e guerrieri
Masai.
Tappa obbligata, visto anche il suo stile e
il genere inconsciamente prediletto per tutta l’intera vita artistica, la moda,
ça va sans dire: servizi su GQ,
Vogue, Rolling Stone, Vanity Fair, Interview, Mademoiselle ed Esquire. Tra i suoi clienti, i più importanti
stilisti di quel fenomeno sociale e di costume tanto noto come prêt-à-porter: Giorgio
Armani, Calvin Klein, Donna Karan, Chanel, Gianfranco Ferré, Gianni Versace,
Polo Ralph Lauren, Valentino, solo per citarne qualcuno.
Sulla scia di un
ideale connubio tra moda e fotografia, firma due raffinate edizioni del
calendario Pirelli: nel 1994 ambienta alle
Bahamas le immagini a colori di Karen Alexander, Helena Christensen, Cindy
Crawford e Kate Moss, e nel 1999, invece, opta per la creazione in studio di un
immaginifico percorso storico in bianconero, che dalla Belle Epoque rivisita il
passato decennio per decennio, concludendo con la fortissima fotografia di un
nudo femminile, scuto e lucido, che rappresenta il futuro. Passato, presente e
futuro, così come storia e immaginazione, trovano una felice convivenza negli
scatti di Ritts, ponendo al centro dell’obiettivo lo scorrere di tempo e
luoghi, in un armonico cambio estetico che rappresenta la perfezione del creato
in tutte le sue forme d’essere e divenire.
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