Aspetti glamour e patinati a parte, la
moda ha attraversato - e attraversa tuttora - la storia e la cultura,
permeandone ogni sfumatura. Volenti o nolenti, essa fa parte di noi, della
nostra quotidianità e del nostro vissuto: la riscontriamo in ogni gesto così
come in tutte le implicazioni che caratterizzano la nostra esistenza, da quelle
più serie e formali a quelle piacevoli e di diletto, ma che in ogni come
contribuiscono a formare il quadro d’insieme entro il quale agiamo e ci
formiamo.
E la cultura è proprio una di esse, in
grado d’influenzare profondamente comportamenti, visioni e interpretazioni.
Una
considerazione – o meglio una presa di coscienza – alla base della
retrospettiva “60
anni di Made in Italy”, visitabile sino al 28 ottobre nei suggestivi
ambienti romani dei Musei Capitolini-Centrale Montemartini. Promossa dall'Assessorato alle Politiche
Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
e dall'Assessorato alle Attività Produttive, al Lavoro ed al Litorale di Roma
Capitale, realizzata con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda
Italiana e in collaborazione con Zétema Progetto Cultura, la mostra rende omaggio alla genialità creativa e al saper fare sartoriale
di alcune figure di spicco della moda e del design che, oltre a contribuire
alla nascita del made in Italy, nel tempo hanno conquistato il mondo il loro gusto
estetico, sviluppando quello stile squisitamente italiano, inconfondibile alla
vista e universalmente amato.
Racchiusi
in uno speciale allestimento capi storici – circa un centinaio – accompagnati
da alcuni accessori cult,
che hanno segnato l’epoca del vestir bene e con eleganza: si tratta di opere
inedite, volte a testimoniare l’eccellenza della cifra stilistica grazie alla
quale ogni protagonista della moda italiana si è distino e affermato.
In mostra, creazioni da red carpet, indossate per esclusive première o per
importanti cerimonie - come la notte degli Oscar - da celebri top model e
celebrities, piuttosto che realizzate per indimenticabili personaggi del cinema
internazionale o, ancora, pensate per essere applicate nel campo delle arti
visive o interpretate sui palcoscenici della lirica.
Ecco svelato il fil rouge con cui ammirare
sia il candido
abito bianco in stile impero disegnato nel 1956 dalla Maison Gattinoni per
Audrey Hepburn nel film “Guerra e Pace”, così come lo sfrontato micro-vestito
in cristalli rosa indossato da Naomi Campbell alla Stazione Leopolda per la
presentazione dell'ultima collezione disegnata da Gianni Versace (1998-1999).
In poche parole, un volo pindarico nel
favoloso mondo della moda. Perché, in effetti, proprio quell’aspetto da favola,
da ballo di mezzanotte, prende vita in questo percorso espositivo: abito dopo
abito, è un assaporarsi di quella magica atmosfera che caratterizza ambienti
simili, così lontani dalla realtà quotidiana di ciascuno di noi, ma, al tempo
stesso, talmente vicini da essere sognati e ammirati con incanto.
E
se la perfezione estetica delle creazioni esposte incanta la vista, non da meno
lo è la ricerca stilistica intrapresa con tenacia e passione dai creativi,
volta a sperimentare i tessuti e a utilizzare materiali sempre più sofisticati. Una dedizione che prende vita nella
mostra per merito delle meraviglie sartoriali esposte per la parentesi Alta
Moda femminile: Renato Balestra, Franco
Ciambella, Raffaella Curiel, Marella Ferrera, Sorelle Fontana, Egon
Furstenberg, Galitzine, Gattinoni, Lancetti, Antonio Marras, Gai Mattiolo,
Lorenzo Riva, Sarli, Schuberth, Valentino. Sul versante maschile, sono
invece esposti i modelli di Brioni e
Maison Litrico.
Come vuole la migliore delle tradizioni, non si può parlare di made in Italy senza
prendere in considerazione il prêt-à-porter, fenomeno rivoluzionario nella
storia del costume e tratto distintivo della creatività tutta italiana.
Et
voilà! per l’occasione un
nutrito carnet, composto dagli stilisti più noti a livello mondiale, che hanno
contribuito a promuovere l’immagine di
un’Italia operosa e viva, mossa da una spinta creativa senza eguali e dedita a
fare sempre meglio, affinando continuamente le proprie abilità e puntando a un’eccellenza
universalmente intesa: Emilio Pucci,
Walter Albini, Giorgio Armani, Laura Biagiotti, Mariella Burani, Roberta di
Camerino, Helietta Caracciolo, Roberto Cavalli, Enrico Coveri, Dolce &
Gabbana, Etro, Fendi, Salvatore Ferragamo, Gianfranco Ferrè, Alberta Ferretti,
Nazareno Gabrielli, Genny, Gherardini, Gucci, Krizia, La Perla, Max Mara,
Missoni, Moschino, Prada, Ermanno Scervino, Luciano Soprani, Trussardi,
Versace.
Un’antologia
illustrata del costume italiano, in cui si passa alla Couture al prêt-à-porter sulla scia di
un’armoniosa artigianalità e di un culto per il dettaglio in ogni sua minima
accezione, nell’esaltazione concertata di classe, raffinatezza e savoir-faire.
Un’esposizione
che trae origine dal successo di un precedente percorso-moda intitolato 'Cinquant'anni di moda italiana', realizzato all'estero, di concerto con
il Ministero Affari Esteri d'Italia, le Ambasciate d'Italia e gli Istituti
Italiani di Cultura. Un circuito di oltre trenta tappe, che ha toccato i musei più
prestigiosi: dal complesso culturale Julio Préstes in San Paolo al Bellas Artes
Museum di Rio de Janeiro e l'Italian Museum of Art di Lima; dall' Odakyu Museum
di Tokyo al Korean Institute of Design di Seoul; dal Victoria Memorial Museum a
Kolkata alla National Art Gallery di Kuala Lumpur, all'International Finance
Centre di Hong Kong e al Taipei Fine Arts Museum di Taipei. In Europa, invece,
l'esposizione è stata allestita a Lione (Musée des Tissus et Art Decoratif),
Mosca (Petrovsky Passaj), Kiev (Khanenko Museum), Varsavia (Sciences and
Culture Palace), Atene (Istituto Italiano di Cultura), quindi Vienna
(Museumquartier) e Bratislava (Museo Civico).
Questo nuovo capitolo, dopo la mostra alla
Centrale Montemartini, sbarcherà a Città del Messico, presso il Museo Franz
Mayer, per essere inaugurata nel marzo 2013 con il patrocinio dell'Ambasciata
d'Italia e l'Istituto Italiano di Cultura.
Un viaggio della moda intorno al mondo,
volto a celebrare la magnificenza e l’eccellenza dello stile italiano, sinonimo
di eleganza e buon gusto, ma, soprattutto, simbolica rappresentazione di
atteggiamenti e interpretazioni che permeano ogni aspetto della quotidiana
esistenza.
60 anni di Made in Italy
Centrale
Montemartini, Roma
Fino
al 28 ottobre 2012
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