venerdì 5 ottobre 2012

ART & CULTURE_Tre grandi fotografi italiani in mostra a Parigi














La cultura italiana protagonista d’Oltralpe in una tre giorni che mette in mostra il meglio della fotografia. Un tris d’assi – Gian Paolo Barbieri, Mario Giacomelli e Ferdinando Scianna – dal 18 al 21 ottobre prossimi sarà protagonista alla Bourse de Commerce, nel cuore di Parigi, di un eclettico e futuristico connubio tra moda e astrattismo, messo a punto da Artistocratic – galleria online di fotografia d’autore – in occasione della quarta edizione della fiera d’arte contemporanea di Cutlog.  
Una mostra particolare, con la quale indagare i meandri meno svelati dell’arte fotografica; ma ancor più un dialogo tra i differenti linguaggi di quest’originale forma espressiva, resa illustrata di stili, epoche e personaggi.
Protagonisti gli scatti di tre grandi maestri che, in modo diverso, hanno immortalato la moda del nostro tempo, portando su carta patinata tendenze e nomi del prêt-à-porter, chiavi di volta per comprendere quel grande e complesso fenomeno qual è il costume. Ecco quindi l’immagine di una moda colta negli scatti glamour di Gian Paolo Barbieri – che ha ritratto le più grandi icone di stile – così come negli eleganti fotogrammi in bianco e nero della prima campagna di Dolce&Gabbana firmata da Ferdinando Scianna nonché nell’astrattismo contemporaneo delle opere di Mario Giacomelli.
Tre modi di dire diversi per tre rappresentazioni uniche nel loro genere, distinte nella forma ma identiche nel contenuto: l’eccezionalità della moda made in Italy. Una moda incantevole, raffinata e audace al tempo stesso, elegante ma sensuale: abiti e accessori che accarezzano il corpo nella sua sinuosità e lo rendono all’obiettivo in tutta la sua potenza enigmatica e fascinosa, catalizzatore di attenzioni, sguardi e ammirazione.
Gian Paolo Barbieri è il padre della fotografia di moda modernamente intesa, ideatore – insieme a un altro grande maestro, Valentino – del concetto di campagna pubblicitaria tuttora oggi utilizzato dalle riviste patinate. A lui il plauso d’aver messo il mondo in posa, interpretando le più belle ed eleganti pagine dello stile. Ha collaborato con i più grandi stilisti, lavorando in prima linea allo sviluppo e alla consacrazione del fenomeno del prêt-à-porter insieme ai più importanti interpreti dell’ideale femminile: Giorgio Armani, Gianni Versace, Gianfranco Ferrè e il già citato Valentino. Ha dato vita a un nuovo modo di fare fotografia di moda, cambiandone le tecniche, complice lo studio particolare delle luci e l’accurata scelta di ambientazioni esterne, come nel caso di un vero e proprio set cinematografico: dalle parole dello stesso Barbieri “la foto di moda è un’emozione sui nostri sensi. È una sensazione e una seduzione…”.
A Parigi, Barbieri porta il glamour di un’adorabile – quanto indimenticabile – Audrey Hepburn avvolta in un vestito di raso nero insieme all’ironia degli scatti realizzati per Vogue negli anni ’70: le modelle diventano come per magia regine di luoghi quasi surreali, complice l’utilizzo del bianco e nero nonché dei colori pop. Sono gli anni di Mirella Petteni e di Veruschka, progenitrici delle moderne top model, ma soprattutto protagoniste di quello che diventerà un fenomeno di tendenza, ponendo l’Italia quale riferimento di stile e buon gusto. Le sue immagini hanno dettato il gusto e lo stile della società, divenendo oggetto d’esposizione nei musei di tutto il mondo, dal Victoria and Albert Museum alla National Portrait Gallery di Londra, al Kunstforum di Vienna.


Cambiano l’impostazione e il registro, ma non le finalità intrinseche. Ecco quindi che le opere di Mario Giacomelli, custodite nell’Archivio Mario Giacomelli Sassoferrato e raccolte nel libro “Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale”, seguono una ricerca artistica che si allontana sempre di più dalla rappresentazione fedele della realtà, privilegiando la scoperta di nuovi lidi e altre dimensioni, caratterizzati da relazioni e incontri del tutto nuovi. Il fine ultimo? Avventurarsi nell’inesplorato, alla volta di nuove realtà, in cui percepire a tuttotondo la preziosità intrinseca dell’esistenza. Nell’ambito del suo percorso artistico, che si tratti di “Poesie in cerca d’autore”, “Motivo suggerito dal taglio dell’albero”, “Metamorfosi della terra”, “Presa di coscienza sulla natura”, Giacomelli utilizza un linguaggio fotografico complesso, sempre meno figurativo e fortemente vocato all’immagine, che viene dapprima pensata, poi fotografata e infine lavorata in camera oscura. Una ricerca continua di quell’ideale mediazione tra realtà e fantasia, che trova validazione in immagini volute e cercate, al pari di un pensiero. 
Last but not least, Ferdinando Scianna, il primo italiano a far parte del team della prestigiosa Agenzia Magnum. Dopo l’importante mostra “La Geometria e la Passione” tenutasi nel 2009 presso la Maison Européenne de la Photographie, torna nella Ville Lumière per presentare la fotografia d’autore, che ha come protagonista la fascinosa modella Marpessa in eleganti abiti firmati Dolce&Gabbana. Una collaborazione a tre, nata attorno all’idea della bellezza che viene da dentro. Una foto di moda, quindi, si spinge oltre la semplice rappresentazione estetica: racconta una storia, ritrae la bellezza, svela un’ispirazione. Le foto di Scianna romanzano la Sicilia: i suoi abitanti – protagonisti insieme a Marpessa del set -, le sue luci e le sue ombre, i suoi rituali, la sua religiosità. Una lettura straordinaria e originale della Sicilia, che è valsa a Scianna il Premio Nadar.
Un felice sodalizio tra tre grandissimi interpreti dello stile fotografico, ciascuno con la propria visione e un personale linguaggio. In ogni caso, comunque, ammiriamo estasiati scatti che parlano di moda in modo concreto, riconducendo a una realtà ben precisa nonostante gli esercizi formali e i tecnicismi. Immagini che raccontano di un mondo e di scene di vita quotidiana, ripercorrendo l’eccezionalità dello stile e del glamour, note di fondo di una sublime eleganza senza tempo. 

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