mercoledì 24 ottobre 2012

LEISURE_8 Ties: la nuova frontiera della cravatta secondo Hermès








“Una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita” affermava serafico Oscar Wilde. Accessorio ma soprattutto dettaglio di stile, la cravatta personalizza il look maschile, dicendo molto di chi la indossa. Un elemento immancabile in ogni guardaroba che si rispetti così come nella quotidianità degli abbinamenti. E se di stile girocollo si parla, non si può non citare una Maison che dell’eleganza morbida come la seta ha fatto la sua nota per eccellenza: Hermès. Il brand francese, infatti, oltre alla naturale vocazione per la pelle e il mondo della selleria, custodisce un’heritage produttiva e culturale per quanto concerne i foulard e le cravatte, dettagli di stile per ladies & gentlemen devoti al vestir bene. Un amore autentico che l’ha portato, nel 2009, a promuovere, scrivere e diffondere via web un ironico e provocatorio – ma in fondo serio e motivato – “manifesto per la liberazione della cravatta”. Con una serie di motti a effetto che sorridono maliziosamente a quelli ben più noti del Sessantotto, la Maison si è fatta portavoce di quest’accessorio e delle sue legittime rivendicazioni, dotandolo in un certo qual modo di personalità propria e affrancandone lo spirito (http://anitapezzotta.blogspot.it/2011/12/styleliberiamo-la-cravatta-parola-di.html).  
Una performance romanzata che ora si arricchisce di un nuovo compagno di ventura, volto a proporre una nuova frontiera della cravatta, in bilico tra tecnologia e arte. “8 Ties” è il nome del progetto di video art in mostra a Milano a Palazzo Morando fino al 28 ottobre 2012, realizzato a cura del digital artist Miguel Chevalier. Attraverso i suoi occhi – e grazie a una notevole impronta tecnologica – è stata creata un’opera sorprendente, costituita da due installazioni interattive in cui la cravatta Hermès trova una nuova modalità d’espressione, restando ovviamente inalterata nella sua più autentica ed elegante essenza.
Miguel Chevalier dal 1978 domina la scena d’avanguardia artistica, utilizzando il computer come principale strumento espressivo: una lungimiranza creativa che l’ha portato a essere pioniere dell’arte virtuale e digitale. La trama è costituita dai disegni di 8 cravatte Hermès che, unite alla sua poetica e virtuale realtà, rappresentano la nuova collezione di modelli in Heavy Twill. A corollario, le due installazioni che catturano e attraggono lo spettatore in un meraviglioso e incantato viaggio nell’universo setoso della Maison: la prima, una “wall projection” interattiva di realtà virtuale, è ispirata dall’opera dello stesso Chevalier “Binary Wave”, la seconda, un libro virtuale interattivo, è invece ripreso dal suo “Herbarius 2059”. Gli 8 motivi di cravatte si animano all’interno della prima, in una sorta di spettacolare esplosione cromatica, volta a enfatizzare l’eccellenza e la magia di simili creazioni e a coinvolgere il visitatore, il quale, con i suoi movimenti, dà il via alla speciale colonna sonora creata dal compositore Jacopo Baboni Schilingi. Un’esperienza multisensoriale che abbraccia e culla lo spettatore, rendendolo partecipe e protagonista al tempo stesso dell’universo Hermès, e culmina nel sorprendente libro magico, raccolta illustrata dei nuovi disegni delle cravatte, con tanto di testi metaforici scritti dal filosofo Christine Buci-Glucksmann.
Emozione e sensorialità a parte, Hermès 8 Ties nasce come una collezione pensata per il moderno business man, tanto che i disegni apparentemente classici o astratti come i pois, le righe o i quadretti, a uno sguardo più approfondito lasciano spazio alla loro vera origine: la chiavetta USB e i cavetti elettrici, che hanno ispirato ai graphic designer della Maison un’audace interpretazione della tradizione. Classicismo e avanguardia, quindi, si sposano in questi nuovi modelli, nel rispetto della più pura discrezione stilistica tanto cara a Hermès e avvalorata dalla piccola sorpresa, nascosta in un disegno posto sul retro. Colpo di scena, infine, per quanto riguarda il tessuto: le cravatte, infatti, sono realizzate in Heavy Twill, una nuova seta opaca dalla consistenza più corposa rispetto al consueto twill di seta della Maison.

“8 Ties”
Palazzo Morando, via Sant’Andrea 6, Milano
Fino al 28 ottobre 2012 Palazzo Morando
Ingresso libero

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