“Una
cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita” affermava
serafico Oscar Wilde. Accessorio ma soprattutto dettaglio di stile, la
cravatta personalizza il look maschile, dicendo molto di chi la indossa. Un
elemento immancabile in ogni guardaroba che si rispetti così come nella
quotidianità degli abbinamenti. E se di stile girocollo si parla, non si
può non citare una Maison che dell’eleganza morbida come la seta ha fatto la
sua nota per eccellenza: Hermès. Il brand
francese, infatti, oltre alla naturale vocazione per la pelle e il mondo della
selleria, custodisce un’heritage produttiva e culturale per quanto concerne i
foulard e le cravatte, dettagli di stile per ladies & gentlemen devoti al
vestir bene. Un amore autentico che l’ha portato, nel 2009, a promuovere,
scrivere e diffondere via web un ironico e provocatorio – ma in fondo serio e
motivato – “manifesto per la liberazione della cravatta”. Con una
serie di motti a effetto che sorridono maliziosamente a quelli ben più noti del
Sessantotto, la Maison si è fatta portavoce di quest’accessorio e delle sue
legittime rivendicazioni, dotandolo in un certo qual modo di personalità
propria e affrancandone lo spirito (http://anitapezzotta.blogspot.it/2011/12/styleliberiamo-la-cravatta-parola-di.html).
Una performance romanzata che ora si
arricchisce di un nuovo compagno di ventura, volto a proporre una nuova
frontiera della cravatta, in bilico tra tecnologia e arte. “8 Ties”
è il nome del progetto di video
art in mostra a Milano a Palazzo Morando fino al 28 ottobre 2012, realizzato a
cura del digital artist Miguel Chevalier.
Attraverso i suoi occhi – e grazie a una notevole impronta tecnologica – è stata
creata un’opera sorprendente, costituita da due installazioni interattive in
cui la cravatta Hermès trova una nuova modalità d’espressione, restando
ovviamente inalterata nella sua più autentica ed elegante essenza.
Miguel Chevalier dal 1978 domina la scena
d’avanguardia artistica, utilizzando il computer come principale strumento
espressivo: una lungimiranza creativa che l’ha portato a essere pioniere
dell’arte virtuale e digitale. La trama
è costituita dai disegni di 8 cravatte Hermès che, unite alla sua poetica e
virtuale realtà, rappresentano la nuova collezione di modelli in Heavy Twill.
A corollario, le due installazioni che catturano e attraggono lo spettatore in
un meraviglioso e incantato viaggio nell’universo setoso della Maison: la
prima, una “wall projection”
interattiva di realtà virtuale, è ispirata dall’opera dello stesso Chevalier
“Binary Wave”, la seconda, un libro virtuale interattivo, è invece ripreso dal
suo “Herbarius 2059”. Gli 8 motivi di cravatte si animano
all’interno della prima, in una sorta di spettacolare esplosione cromatica,
volta a enfatizzare l’eccellenza e la magia di simili creazioni e a coinvolgere
il visitatore, il quale, con i suoi movimenti, dà il via alla speciale colonna
sonora creata dal compositore Jacopo Baboni Schilingi. Un’esperienza
multisensoriale che abbraccia e culla lo spettatore, rendendolo partecipe e
protagonista al tempo stesso dell’universo Hermès, e culmina nel sorprendente libro magico, raccolta illustrata dei
nuovi disegni delle cravatte, con tanto di testi metaforici scritti dal
filosofo Christine Buci-Glucksmann.
Emozione e sensorialità a parte, Hermès 8 Ties nasce come una collezione
pensata per il moderno business man, tanto che i disegni apparentemente
classici o astratti come i pois, le righe o i quadretti, a uno sguardo più
approfondito lasciano spazio alla loro vera origine: la chiavetta USB e i
cavetti elettrici, che hanno ispirato ai graphic designer della Maison
un’audace interpretazione della tradizione. Classicismo e avanguardia,
quindi, si sposano in questi nuovi modelli, nel rispetto della più pura
discrezione stilistica tanto cara a Hermès e avvalorata dalla piccola sorpresa,
nascosta in un disegno posto sul retro. Colpo di scena, infine, per quanto
riguarda il tessuto: le cravatte, infatti,
sono realizzate in Heavy Twill, una nuova seta opaca dalla consistenza più
corposa rispetto al consueto twill di seta della Maison.
“8 Ties”
Palazzo
Morando, via Sant’Andrea 6, Milano
Fino
al 28 ottobre 2012 Palazzo Morando
Ingresso
libero
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