venerdì 21 settembre 2012

STYLE_Le creature leggere e sofisticate di Krizia






Grazia e naturalezza da vendere per la Signora della moda italiana Mariuccia Mandelli – in arte Krizia – che alla chiamata della prossima primavera/estate risponde con una collezione dolce e leggera, fedele al senso della misura e incline a non ostentare. Ogni outfit è un insieme calibrato di stile e rigore, quintessenza di un’eleganza visionaria in cui convogliano i punti forti della griffe.
Primo su tutti, l’inimitabile giacca Krizia, che, per l’occasione, si è presentata in grande spolvero, fiera di una nuova interpretazione del suo essere profondo: sottratta al guardaroba maschile – come vuole la tradizione – ora rinasce ancora più decostruita e alleggerita, complice l’alternarsi di pieni e vuoti, di zone opache e altrettante diafane, arrivando anche a perdere le maniche, ad assottigliarsi e allungarsi fino a diventare abito. Un dress-à-porter in cui non mancano le soprese e i particolari vanno osservati con attenzione: le zone diafane, per esempio, non sono l’eredità delle vecchie trasparenze sexy, bensì sono sempre più pudiche e velate, rappresentando un dettaglio strutturale d’insolita rilevanza, destinato a una lettura globale ed equilibrata della resa formale del capo stesso.
All’avanguardia delle linee, che predilige tratti asciutti, decisi, puristi, geometricamente riconducibili al rettangolo, si alterna una visione più dolce e arrotondata: dissonanze intonate, che cantano all’unisono in una melodia glamour e sofisticata, nel segno della migliore delle tradizioni stilistiche firmate Krizia. Non vi è da stupirsi, quindi, se in tutta la collezione all’androgino si contrappone la femminilità. In una simile alternanza armonica, la linea arcuata conquista la passerella con garbo e discrezione, sprigionando a poco a poco il suo essere sensuale, nell’utilizzo della voluta come sinonimo di curva e quindi di essere donna. Una sinuosità delle linee, ripresa dal passato ma attualizzata da nuove proporzioni. A farla da padrone, vero must have tra i capispalla, il blouson rigonfio in tela di lino grezza a spicchi sottolineati da nervature di pelle. Una donna Krizia pratica ma elegante, sobria ma raffinata, amante dei viaggi e delle avventure vero l’inconnu: ecco quindi, una sahariana che avanza a grandi passi nell’esplorazione metropolitana, raddolcita da maniche d’organza e pronta a trasformarsi in una rilassata robe-manteau.
Magia, riservatezza ed eleganza sono i paradigmi per lo stile della donna Krizia. Non vi è spazio per eclatanti tribalismi né per sauvageries di sapore spiccatamente afro. L’atmosfera soft della collezione impone un riserbo anche nel guardare oltre i confini geografici abituali: concesso un delicato e appena accennato souvenir d’Afrique, che suggerisce piccole incrostazioni di scaglie di coccodrillo (citazione di un capo storico, ma in versione più tranquilla e opacizzata), volte a impreziosire sia il bomber che numerosi altri capi. Accenni e dettagli che arricchiscono senza però forzare l’equilibrio di forme, ispirazioni e visioni alla base della collezione. Un desiderio di spingersi alla conquista di nuovi mondi che prende vigore nel completo di seta stampata camouflage e nelle immancabili citazioni aninalier. Et voilà! un carnet di accurati dettagli che rimandano a luoghi lontani, affascinanti e ancora inesplorati: un ricamo di pastiglie ovali bianconere così lievi da sembrare piume; pantere che si affacciano da uno strappo dell’abito di maglia, ma vengono subito velate nella loro sensualità dirompente; puma, pitoni e coccodrilli, sovrani indisturbati di una maglieria felina; tucani ricamati, talmente preziosi da evocare i mosaici della tradizione bizantina, che illuminano gli shorts da sera.
Tratto inconfondibile del dna Krizia il plissé, che viene ripreso dalla tradizione e attualizzato nell’ottica di una contemporaneità urbana, complici brevi tuniche leggere. Tunica come passe par tout, declinata anche in una versione scamosciata color caffè appena tostato o in pelle dorata, ma con maniche e carré diafani, nel rispetto del mood dell’intera collezione e di linee molto morbide e scivolate.
Giochi di trasparenze alleggeriscono le rigature dei golf così come gli sfondi piega delle gonne oppure ne velano gli spazi. Il tutto, comunque, in un equilibrio ponderato tra leggerezza e rigore, impalpabilità e materia.
Le lunghezze sono quasi sempre sotto il ginocchio, nell’evocazione di un bon ton d’altri tempi che con garbo e determinazione sta riconquistando la scena metropolitana dello stile. Eccezion  fatta per qualche miniabito, destinato alle occasioni più glamour. Sempre e comunque all’insegna di una sublime raffinatezza di forme e ispirazioni.
La tavolozza dei colori spazia molto, toccando però le nuances più delicate dello spettro del visibile: un posto d’onore è occupato delle tonalità naturali (avorio, sabbia, écru) e dai bruciati (terra, caffè, cacao) in un gioco cromatico che evoca l’avventura in luoghi d’incanto. Un incanto che prosegue anche quando viene lasciato spazio all’acquamarina, quasi nel rimando alla mito Atlantide: meravigliose creature avanzano in passerella come se emergessero da misteriosi fondali marini, pronte a dominare con il fascino e l’eleganza degli abiti  la frenesia urbana. Dall’acquamarina al blu Tuareg il passo è breve e, come sempre, segnato da un viaggio intorno al mondo. Immancabili, infine, in quanto sinonimo di uno stile senza eguali e senza tempo, la bicromia bianco-nero così come le note assolute di bianco e di nero, sfumato e alleggerito dalle trasparenze.
La naturalezza è quindi il dominio incontrastato intorno al quale si declina l’intera collezione. Una naturalezza espressa anche dai materiali utilizzati, che ne rafforzano lo spirito: cotoni naturaliça va sans dire, tele di lino, cady, crêpe, sete e satin, organze e reti, tulle, camoscio e pelle. Incrostazioni, applicazioni e ricami impreziosiscono anche il più semplice e lineare degli abiti, rivelando come la ricchezza vada ricercata nella cura del dettaglio e nel fatto di sapere calibrare il tutto con le infinitesime parti che lo compongono, in una precisa resa formale d’insieme. La maglieria si prepara per le grandi occasioni grazie a un sapiente utilizzo di fettuccia di tulle e cordoncino di seta écru: come per magia, semplici cardigan rilassati si vestono a festa e diventano capi preziosi con cui dominare la scena nelle occasioni più preziose.

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