Grazia e naturalezza da vendere per
la Signora della moda italiana Mariuccia Mandelli – in arte Krizia – che alla chiamata della prossima
primavera/estate risponde con una collezione
dolce e leggera, fedele al senso della misura e incline a non ostentare. Ogni
outfit è un insieme calibrato di stile e rigore, quintessenza di un’eleganza
visionaria in cui convogliano i punti forti della griffe.
Primo
su tutti, l’inimitabile giacca Krizia,
che, per l’occasione, si è presentata in grande spolvero, fiera di una nuova
interpretazione del suo essere profondo: sottratta al guardaroba maschile – come vuole la tradizione – ora
rinasce ancora più decostruita e alleggerita, complice l’alternarsi di pieni e
vuoti, di zone opache e altrettante diafane, arrivando anche a perdere le
maniche, ad assottigliarsi e allungarsi fino a diventare abito. Un dress-à-porter in cui non mancano le
soprese e i particolari vanno osservati con attenzione: le zone diafane, per
esempio, non sono l’eredità delle vecchie trasparenze sexy, bensì sono sempre
più pudiche e velate, rappresentando un dettaglio strutturale d’insolita
rilevanza, destinato a una lettura globale ed equilibrata della resa formale
del capo stesso.
All’avanguardia delle linee, che predilige
tratti asciutti, decisi, puristi, geometricamente riconducibili al rettangolo,
si alterna una visione più dolce e arrotondata: dissonanze intonate, che
cantano all’unisono in una melodia glamour e sofisticata, nel segno della
migliore delle tradizioni stilistiche firmate Krizia. Non vi è da stupirsi,
quindi, se in tutta la collezione all’androgino si contrappone la femminilità.
In una simile alternanza armonica, la linea arcuata conquista la passerella con
garbo e discrezione, sprigionando a poco a poco il suo essere sensuale,
nell’utilizzo della voluta come sinonimo di curva e quindi di essere donna. Una sinuosità delle linee, ripresa dal
passato ma attualizzata da nuove proporzioni. A farla da padrone, vero must have tra i capispalla, il blouson
rigonfio in tela di lino grezza a spicchi sottolineati da nervature di pelle.
Una donna Krizia pratica ma elegante, sobria ma raffinata, amante dei viaggi e
delle avventure vero l’inconnu: ecco
quindi, una sahariana che avanza a
grandi passi nell’esplorazione metropolitana, raddolcita da maniche d’organza e
pronta a trasformarsi in una rilassata robe-manteau.
Magia, riservatezza ed eleganza sono i paradigmi per lo stile
della donna Krizia. Non vi è spazio per eclatanti tribalismi né per sauvageries
di sapore spiccatamente afro. L’atmosfera soft della collezione impone un
riserbo anche nel guardare oltre i confini geografici abituali: concesso un delicato e appena accennato
souvenir d’Afrique, che suggerisce piccole incrostazioni di scaglie di
coccodrillo (citazione di un capo storico, ma in versione più tranquilla e
opacizzata), volte a impreziosire sia il bomber che numerosi altri capi. Accenni
e dettagli che arricchiscono senza però forzare l’equilibrio di forme,
ispirazioni e visioni alla base della collezione. Un desiderio di spingersi alla conquista di nuovi mondi che prende
vigore nel completo di seta stampata camouflage e nelle immancabili citazioni
aninalier. Et voilà! un carnet di
accurati dettagli che rimandano a luoghi lontani, affascinanti e ancora
inesplorati: un ricamo di pastiglie
ovali bianconere così lievi da sembrare piume; pantere che si affacciano da uno
strappo dell’abito di maglia, ma vengono subito velate nella loro sensualità
dirompente; puma, pitoni e coccodrilli, sovrani indisturbati di una maglieria
felina; tucani ricamati, talmente preziosi da evocare i mosaici della
tradizione bizantina, che illuminano gli shorts da sera.
Tratto
inconfondibile del dna Krizia il plissé,
che viene ripreso dalla tradizione e
attualizzato nell’ottica di una contemporaneità urbana, complici brevi tuniche
leggere. Tunica come passe par tout, declinata anche in una versione scamosciata color caffè appena
tostato o in pelle dorata, ma con maniche e carré diafani, nel rispetto del
mood dell’intera collezione e di linee molto morbide e scivolate.
Giochi di trasparenze alleggeriscono le
rigature dei golf così come gli sfondi piega delle gonne oppure ne velano gli
spazi. Il tutto, comunque, in un equilibrio ponderato tra leggerezza e rigore,
impalpabilità e materia.
Le lunghezze sono quasi sempre sotto il
ginocchio, nell’evocazione di un bon ton d’altri tempi che con garbo e
determinazione sta riconquistando la scena metropolitana dello stile. Eccezion
fatta per qualche miniabito, destinato alle occasioni più glamour.
Sempre e comunque all’insegna di una sublime raffinatezza di forme e
ispirazioni.
La tavolozza dei colori spazia molto,
toccando però le nuances più delicate dello spettro del visibile: un posto
d’onore è occupato delle tonalità naturali
(avorio, sabbia, écru) e dai bruciati
(terra, caffè, cacao) in un gioco cromatico che evoca l’avventura in luoghi
d’incanto. Un incanto che prosegue anche quando viene lasciato spazio all’acquamarina, quasi nel rimando alla
mito Atlantide: meravigliose creature avanzano in passerella come se
emergessero da misteriosi fondali marini, pronte a dominare con il fascino e
l’eleganza degli abiti la frenesia
urbana. Dall’acquamarina al blu Tuareg
il passo è breve e, come sempre, segnato da un viaggio intorno al mondo.
Immancabili, infine, in quanto sinonimo di uno stile senza eguali e senza
tempo, la bicromia bianco-nero così
come le note assolute di bianco e di
nero, sfumato e alleggerito dalle trasparenze.
La naturalezza è quindi il dominio
incontrastato intorno al quale si declina l’intera collezione. Una naturalezza
espressa anche dai materiali utilizzati, che ne rafforzano lo spirito: cotoni naturali – ça va sans dire, tele di
lino, cady, crêpe, sete e satin, organze e reti,
tulle, camoscio e pelle. Incrostazioni,
applicazioni e ricami impreziosiscono anche il più semplice e lineare degli
abiti, rivelando come la ricchezza vada ricercata nella cura del dettaglio e
nel fatto di sapere calibrare il tutto con le infinitesime parti che lo
compongono, in una precisa resa formale d’insieme. La maglieria si prepara per
le grandi occasioni grazie a un sapiente utilizzo di fettuccia di tulle e
cordoncino di seta écru: come per magia, semplici cardigan rilassati si vestono
a festa e diventano capi preziosi con cui dominare la scena nelle occasioni più
preziose.
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