martedì 11 settembre 2012

BEAUTY_Quando il profumo si tinge di nero...






Tinte dark s’impongono prepotentemente nell’imminente stagione autunnale, portando con sé tutto il carico emotivo e valoriale che da sempre ne contraddistinguono l’anima. Misterioso, lussuoso, maestoso e trepidante, il nero rappresenta uno dei colori più intriganti ed enigmatici della tavolozza dello stile: dice per non dire, svela per non svelare, accenna per lasciare spazio all’immaginazione che, una volta decifrate le sue note cromatiche, prende il via per uno dei viaggi più fantasiosi della mente.
La sua funzione rivelatoria-non rivelatoria fa sì che l’immaginario umano sia invitato con nonchalance e trascurata dedizione a una magica avventura nei meandri della realtà, dove leggenda e verità cantano all’unisono un’armonica sinfonia di rimandi, ricordi e ispirazioni. Un colore dalla doppia anima, che racchiude in sé semplicità ed eleganza, essenzialità e lusso, ideali di una liaison tra estremi che si respingono per attrarsi. La sacralità della sua vocazione divinatoria si scontra e s’incontra con il potere dissacrante della sua forza naturale, in grado di conquistare e travolgere i sensi in un’esperienza emozionale, in bilico tra luce e ombra, giorno e notte.
Il nero abbraccia e affascina. Ma quel che più conta è che una volta entrato a far parte della quotidianità non se ne può più fare a meno, visto il suo innato potere di esaltare le piccole specificità che rendono eccezionale ogni singolo attimo.
Eccolo, quindi, entrare di diritto nel mondo profumiero, caratterizzando due fragranze – una pour femme e l’altra pour homme - che saranno i fiori all’occhiello della stagione ormai alle porte.

Sul versante femminile, Chanel lancia “Coco Noir”, il più misterioso profumo di lusso della trilogia di essenze griffate dalla Maison (prima di lui “Coco” e “Coco Mademoiselle”). Creato da Jacques Polge, è composto da note di bergamotto, rosa, narciso, geranio, patchouli, sandalo, vaniglia, incenso e muschio bianco: un cuore sensuale e profondo che ricorda un viaggio in Oriente. Il flacone s’ispira inesorabilmente alla classica boccetta delle essenze targate Chanel, ma in versione dark, con la dominanza di un’anima oscura, seducente e misteriosa. Un’allure ombrosa e sensuale caratterizza questa fragranza, che molto dice e altrettanto lascia avvolto nel mistero, evocando il pensiero di una magica avventura verso mondi lontani, orientaleggianti, incantati dalla poesia di profumi lussuosi come quelli delle spezie più pregiate. Un viaggio che inizia dalla Venezia tanto amata da Mademoiselle Chanel e dai suoi soggiorni lagunari, tra notti barocche e note appena accennate delle medesime componenti utilizzate per realizzare “Coco Noir”. Quelle stesse note che evocano il lontano Oriente illuminate da arabeschi, mosaici e flutti oscuri. Alla base di una simile ispirazione, un libro di Paul Morand Venises (ed. Gallimard) e la stessa Coco che proprio nella Laguna era passata da un periodo nero (la morte dell’amato Boy Capel) a uno più dorato e bizantino, chiave di volta per la creazione dei suoi monili. Un periodo scuro, alternato a quello bianco, vito che al Grand Hotel des Bains del Lido o all’Hotel Danieli era solita sfoggiare mises immacolate. Un occhio vigile, quello di Mademoiselle, sempre all’erta al Caffè Florian così come all’Harry’s Bar, dove finiva le sue serate con i coniugi Sert e artisti del calibro di Diaghilev, Lifar o Bérard. Una complessità che ha caratterizzato la sua vita e che ora si riscontra in questo profumo, strutturato ma deciso; un bouquet capace di esprimere tensioni tra gli opposti, dall’ampio spettro sfumato, che tocca note agrumate, speziate e frizzanti, per una resa finale olfattiva variegata ma equilibrata, in grado di soddisfare le più sofisticate e differenti esigenze. E se abbiamo detto che il nero possiede questa dote intrinseca di racchiudere due nature completamente opposte, è anche vero che “Coco Noir” possiede una scrittura complessa e lussureggiante, femminile e barocca, in antitesi con la sobria eleganza tipica della Maison e di Mademoiselle. La donna di “Coco Noir” diventa seducente in quanto misteriosa e luminosa allo stesso tempo, un po’ come quando nella Laguna le stelle e la luna si specchiano nell’acqua, che riflette la loro magnificenza e la rimanda amplificata nel suo essere profondo. Questa fragranza, nella sua natura più noire, rappresenta il tramite di una simile trasformazione: assorbe tutte le sensazioni per restituirle a ogni donna secondo la propria femminilità. “Prima di me, nessuno avrebbe osato vestirsi di nero”, era solita affermare Coco Chanel, colei che ha trasformato questo colore in un simbolo di fascino ed eleganza e l’ha fatto rientrare nel guardaroba della perfetta donna di charme. Quindi, chi meglio di lei poteva sapere l’importanza del nero per l’universo femminile? A lei e alla sua lungimiranza è dedicato “Coco Noir”, con la sua innata capacità di racchiudere e sprigionare, in un gioco senza fine di rimandi e ispirazioni.

E se per il côté femminile abbiamo trovato schierata una grande donna, sul versante maschile si ri-trova con piacere uno degli uomini più charmant dell’ultimo decennio, il Re Mida della moda, capace di trasformate piccoli dettagli in veri comandamenti di stile, il dandy per antonomasia degli anni 0: proprio lui, lo stilista degli stilisti, colui che ha riportato in auge il marchio Gucci dopo anni di appannamento mediatico e stiloso, mister Tom Ford.
Da sempre fedele al nero, da lui considerato il colore elegante per antonomasia, in grado di evocare mistero e seduzione, compostezza e sensualità al tempo stesso, l’ha utilizzato come tonalità dominante nel caratterizzare il suo stile. Fresco dalla dipartita dalla Maison Gucci, nel 2006 lancia la sua prima fragranza che, guarda caso, battezza Black Orchid. A caratterizzarla note di nero in ogni sua parte, la testa, il cuore e il fondo. A dominare su tutte, la preziosità dell’aroma dell’Orchidea nera, frutto d’incroci tra diverse varietà di questo fiore e del raccolto di una piantagione creata appositamente per Tom Ford. Bergamotto, ylang-ylang, ribes nero, tartufo nero, cioccolato fondente, incenso, sandalo, patchouli, vetiver e vaniglia fanno il resto, in una concertata esaltazione del nero quale carattere dominante del profumo, flacone compreso (con una special edition firmata Lalique).
Affezionato al concetto di lusso esclusivo ed estremo, Tom Ford realizza con le magiche tinte noires anche i suoi negozi, veri e propri mausolei dello stile e dell’eleganza, quintessenza di lavorazioni tailor made e di capi d’abbigliamento eccezionali, dove si riscontra - di buon grado - una vocazione per la bellezza delle forme, dei tessuti e dei tagli. Un glamour d’antan, tipico di un tempo passato nel quale vi era il culto di simili dettagli e rispolverato in grande stile per veri dandy, figli dei giorni nostri.
Lo stesso lusso che si può ritrovare nella sua nuova fragranza maschile“Noir” - (anche se non sono rai i casi di commistione nell’utilizzo del profumo, in un seducente gioco di note olfattive) e di cui sarà anche testimonial. Come ama definirla lui, si tratta della fragranza più personale che abbia mai realizzato fino ad ora. Note speziate si mischiano ad accordi floreali; nello specifico, in testa si trovano bergamotto, verbana, cardamomo, pepe rosa e violetta, nel cuore pepe nero del Madagascar, noce moscata, iris, Rosa Bulgara e Salvia Sclarea, in fondo ambra e note affumicate. Piccolo sforzo d’immaginazione ed ecco che “Noir” si fa evocazione di un colletto aperto e sbottonato di una raffinata camicia bianca. La semplicità del flacone fa il resto, esaltando l’ideale di un’eleganza semplice ma sofisticata: una bottiglia rettangolare in vetro nero fumé sulla cui parte anteriore è inciso in argento il nome della fragranza. I lati scanalati sono caratterizzati dalle lettere “T” e “F” in rilievo da entrambe le parti. Il tappo rettangolare, nero brillante, scultoreo, presenta anch’esso tutti i lati scanalati e il logo in argento “TF”, goffrato sulla parte superiore. A corollario, una special box nervata color nero brillante – ça va sans dire – con tocchi d’argento.
Definito dallo stesso Ford “enigmatico, complesso e sorprendete”, “Noir” propone in note profumate lo stile fordiano: per veri amanti dello stile e dell’eleganza, intenzionati ad ammaliare al loro passaggio e desiderosi di conquistare con disinvolta risolutezza la scena glamour. Ma non solo…”Noir” è quasi un preludio alla nuova collezione femminile “Private Blend Jardin Noir”, scrigno del lato più oscuro di quattro fiori culto dell’haute parfumerie: rosa, narciso, giglio e giacinto. Quintessenza di liaisons inaspettate e note classicissime, queste fragranze rappresenteranno un nuovo concetto di eleganza. Ecco, quindi, che bellissimi flaconi, dal retrogusto d’antan, racchiudono audaci profumi da indossare, i quali dispiegano, in un attimo, il lato più intimo custodito gelosamente da ogni fiore, essenza del loro mistero e del loro essere seducente. “Una bellezza così estrema da divenire quasi narcotizzante” come afferma lo stesso Ford. E allora lasciamoci travolgere da questo fascino misterioso: oltrepassiamo l’aura d’incanto e scopriamone la naturale vocazione, in bilico tra la realtà del profumo e l’eternità del suo essere profondo. In un favoloso turbinio di passioni. 

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