Ieri si è ampiamente parlato della
prima monografia interamente dedicata al genio estroso di Antonio Lopez, il più grande
illustratore di moda della seconda metà del ‘900. Colui che, con la sua forza
visionaria e la sua lungimiranza, ha
stravolto le regole della rappresentazione dello stile, portando a un’unione
sublime di rigore e trasgressione, forma ed emozione. I suoi schizzi
parlano da soli: in scena non solo
l’abito, bensì tutto un insieme di desideri e pulsioni, volti a evocare la
femminilità più audace.
Ma il viaggio nell’Antonio pensiero non è ancora finito… Fino al 20 ottobre, infatti, alla Suzanne
Geiss Company di New York, sarà visitabile la mostra Antonio’s World. Al centro della rassegna, la trentennale produzione dell’artista, in un
tripudio concertato della sua creatività più autentica: disegni, fotografie e
oggetti effimeri mai visti prima, ma anche le copertine di Lopez realizzate per
Vogue, il New York Times, Women’s Wear Daily e Interview. Rimandi e visioni di un universo a sé
stante, in bilico tra realtà e leggenda, dove la moda occupa un posto di
rilievo con tutte le caratteristiche a lei più care per contraddistinguerla
come una magica dimensione di suggestioni, eleganza e buon gusto. La sua
creatività rimane un punto di riferimento nel mondo dello stile, rappresentando
una fonte d’ispirazione valida e
imprescindibile per la contaminazione delle molteplici forme espressive e
visive contemporanee - arte, digital media e moda in testa. Gli schizzi di
Lopez sono un invito nemmeno troppo sussurrato
al dialogo tra le discipline artistiche, affinché parlino e si confrontino tra
di loro, in virtù di una sinergica volontà d’intenti che le porti a
un’innovativa - quanto originale - resa formale dei loro contenuti essenziali,
uniti all’unisono nei più profondi tratti distintivi.
Antonio’s World rappresenta un’esposizione unica nel suo genere, creata da Rafael de Càrdenas,
fondatore dell’azienda di design Architecture at Large e grande estimatore
della contaminazione artistica. A
troneggiare su tutto l’allestimento, i primi piani di allora aspiranti modelle
del calibro di Pat Cleveland, Jane Forth, Jerry Hall, Grace Jones e Jessica
Lange.
Volti
noti che invitano lo spettatore ad avventurarsi in un viaggio nel favoloso
mondo di Antonio Lopez, svelando gli aspetti più reconditi e meno celebrati
della sua vocazione.
Un’esplorazione guidata nel credo
visionario di questo incredibile artista, scandita dalle tappe della sua
carriera. Partendo dal suo periodo parigino, 1969-70, quando lavorava con Karl
Lagerfeld, attraverso le sue fotografie è un crescendo di desiderio e curiosità
verso tutto quello che troppo scontato non appare.
L’occhio
indagatore di Lopez sapeva spingersi sempre oltre, alla costante ricerca di un
altrove in cui la sua idea di moda – femminile e conturbante, ma di gran gusto
al tempo stesso – poteva concretizzarsi perfettamente, senza preoccuparsi
troppo di giudizi e stereotipi. Ecco quindi fare la loro comparsa le emblematiche fotografie
scattate en plain air, capaci di
cogliere l’intensità del momento, e le Polaroids di Divine, Paloma Picasso, Yves Saint Laurent, fino ad arrivare ai
lavori degli anni ’80, quando ha diretto le campagne pubblicitarie di
prestigiosi marchi come YSL, Valentino,
Missoni e Versace.
Fil rouge in un sì intricato viaggio
di stile, la continua e arzigogolata commistione di generi, pensieri e
ispirazioni, che ha segnato la cifra stilistica di Lopez di primi lavori sino
alla fine.
Antonio’s World
Suzanne
Geiss Company, New York
Fino
al 20 ottobre 2012
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