Cosa succede se i malletier più antichi e
prestigiosi di Francia si trovano nel XXI secolo a due passi uno dall’altro?
Questo e molto altro ancora accade a Parigi
e in particolare in quell’esclusivissima tappa del luxury shopping qual è rue
Saint-Honoré, dove ha recentemente aperto i battenti la nuova boutique Moynat,
storico produttore di bauli e valigie di
altissima gamma, acquistato niente popodimeno che da Bernard Arnault, -
Monsieur Louis Vuitton, per intenderci – nel
2010. Che l’intento – o uno degli scopi – sia proprio spodestare l’altra
leggendaria maison Goyard? Vedere per credere… Nel frattempo, il grande flagship Moynat, di oltre 200
metri quadrati, sorge in tutto il suo splendore a pochi metri di distanza da
quello del marchio fondato da François Goyard nel 1853 e di cui sono stati
mantenuti l’heritage produttiva nonché l’ubicazione al 233 di rue Saint-Honoré.
Oltre
che dalla rivalità, i due marchi sono accomunati da una storia a tratti ricca
di similitudini. Goyard da tre
generazioni è di proprietà della famiglia Signol, che si è sempre attivata
per mantenere l’identità di azienda-atelier artigianale. Come ogni luxury brand
che si rispetti, vanta la paternità di
diverse innovazioni, come il Malle Bureau – un baule che diventa una scrivania
mobile, brevettato nel 1931 -, ha un suo simbolo icona – il monogramma Goyard
Chevron – e offre numerosi servizi su misura di personalizzazione dei prodotti.
Con 15 punti vendita nel mondo, tra
cui due in rue Saint-Honoré, uno a Londra e diversi shop in shop nei department store di alta gamma come
Barneys New York, Isetan a Tokyo, Peninsula a Hong Kong e Iguatemi a San Paolo,
si prepara fulgido e orgoglioso alla conquista del nuovo millennio, pronto a
lasciare viva testimonianza del suo savoir-faire e della sua tradizione
manifatturiera, tripudio di ricerca, qualità e artigianalità. Moynat Malletier, invece, è stata fondata
da Pauline Moyant pochi anni prima della Maison rivale, nel 1849. Negli anni
’30 ha visto il suo massimo periodo di gloria grazie ai leggendari bauli dalla
caratteristica forma curvilinea, che li rende facilmente trasportabili nelle
prime automobili dell’epoca. Come Goyard, si posiziona nell’alta gamma, ma
di diverso rispetto al rivale vi è il fatto che dopo aver chiuso nel 1976, è entrato nelle mire di Monsieur Arnault,
intenzionato a sviluppare uno stile di vita basato sul lusso e il bien vivre.
Quale migliore occasione, pertanto, se non coprire l’intero segmento della
pelletteria francese di altissima qualità? Detto, fatto. E al patron di uno dei
due gruppi di superlusso d’Oltralpe è bastato inglobare la Maison Moynat nel
proprio portafoglio prodotti, dotandola di un manager figlio della scuola Louis
Vuitton – Guillaume Davin – e di un direttore creativo ex Hermès e Christian
Lacroix - l’indiano Ramesh Nair - che ne ha studiato gli archivi per
attualizzarli in una collezione di bauli e borse senza tempo, quintessenza
dello stile Moynat. Last but not least,
l’apertura del flagship nel cuore della Ville Lumière, immerso in una delle
mecche dello shopping più famose al mondo, accanto a Goyard e Hermès. Una lotta
a colpi di bauli…che vinca il migliore!
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