lunedì 18 giugno 2012

LEISURE_Persol e le "ossessioni" cinematografiche












Persol, marchio di occhialeria di alto livello, non ha mai nascosto il suo amore per il bello e per tuto quello da cui possono scaturire ispirazioni a riguardo. Celeberrimi sono infatti i rimandi con i suoi modelli di occhiali da sole al più élitario lifestyle squisitamente italiano, quintessenza di glamour, eleganza e ricercatezza.
Mai stanco di adoperarsi per indagare le contaminazioni tra le diverse forme d’arte, quest’anno – tra le altre cose – si è attivato significativamente per la realizzazione della seconda edizione di PERSOL MAGNIFICENT OBSESSIONS: 30 stories of craftsmanship in film, una mostra itinerante che celebra le “ossessioni” celate dietro ad alcune delle scene leggendarie entrate nella storia del grande schermo, visitabile dal 14 giugno al 19 agosto presso il Museum of the Moving Image di New York.
Lanciato nel 2011, PERSOL MAGNIFICENT OBSESSIONS: 30 stories of craftsmanship in film è un progetto che si sviluppa su tre anni, traendo ispirazione dai trenta passaggi del processo produttivo di un paio di occhiali Persol e dalla dedizione del marchio nei confronti di un design innovativo e di una lavorazione di altissima qualità: la stessa dedizione che caratterizza i più grandi capolavori del cinema.
Ogni anno Persol rievoca dieci storie di passione, di ricerca sistematica e di meticolosa attenzione per i dettagli attraverso una serie di mostre curate da Michael Connor, esperto di cinema e d’arte contemporanea, annoverato fra gli ‘Young Curators to Watch’ 2010 da Time Out New York.
Dalla full immersion di un attore nello studio del proprio ruolo alla minuziosa ricerca di una costume designer, la mostra ripercorre gli innumerevoli passaggi necessari alla creazione di un’icona - personaggi, colonne sonore, scene, costumi - dimostrando quante ore, settimane o perfino mesi di ricerca siano stati necessari e offrendo l’opportunità di ammirare sketch, clip, props e pezzi raramente esposti al pubblico.
Persol crea un parallelismo tra cinema e moda, ponendo l’attenzione sulla subliminale vocazione di queste due discipline, devote alla ricerca senza compromessi della perfezione: ogni film nasce dal lavoro di squadra di diverse persone che uniscono talento, dedizione e creatività; allo stesso modo, nel laboratorio di Lauriano (Piemonte), ogni paio di Persol passa tra le mani esperte di almeno quindici artigiani, ciascuno dei quali apporta il suo insostituibile contributo. Ogni singolo dettaglio di un occhiale Persol è il risultato di una ricerca costante e di un assiduo lavoro di progettazione, entrambi tesi a raggiungere la perfezione attraverso il meticoloso e sapiente dosaggio di acetato, metallo e vetro. Prodotti con la massima cura possibile, dopo trenta fasi di lavorazione manuale, ogni occhiale Persol è un’opera d’arte sotto forma di lenti e di montature.
“Nella mostra di quest’anno presentiamo dieci nuove storie che raccontano la passione, l’abilità artigianale e il duro lavoro necessari affinché una pellicola diventi un capolavoro cinematografico. Scene iconiche, personaggi o effetti che sembrano bucare lo schermo con la forza di un sogno e l’energia inarrestabile della vita stessa”, spiega Michael Connor.
Sulla scia di queste considerazioni, l’esposizione celebra alcuni dei più gradi nomi del firmamento cinematografico. Si comincia con il regista francese Jean-Pierre Jeunet - che ha trascorso più di venticinque anni a raccogliere oltre duecento storie per quello che sarebbe poi diventato Il favoloso mondo di Amélie – per continuare con Todd Haynes - che ha realizzato tavole cromatiche curate nel minimo dettaglio per ogni singola scena del suo film Lontano dal paradiso, calibrandone scrupolosamente il tono emotivo e il risultato estetico – e con il direttore della fotografia e premio Oscar, Vittorio Storaro, a cui va il merito di aver infuso ai colori significati estremamente profondi ne L’ultimo imperatore.
Parlando di ossessione, non si può fare a meno di citare l’autore degli autori: Alfred Hitchcock, che ha coreografato tutte le angolazioni delle macchine da presa nell’indimenticabile scena dell’aereo agricolo in Intrigo internazionale, raggiungendo una precisione tale da ricordare gli incastri degli ingranaggi di un orologio.
Guru degli effetti speciali Douglas Trumbull che, dopo una vita spesa a studiare nuove soluzioni per creare esperienze multimediali pienamente coinvolgenti, ha prodotto alcune delle immagini più mozzafiato della storia del cinema.
 Fra i compositori, Ennio Morricone ha scelto di adottare strumenti non comuni ma all’avanguardia – come i fischietti e l’ululato del coyote – per le opere cinematografiche di Sergio Leone.
L’attore-regista Ed Harris ha invece impiegato anni a immergersi nel personaggio di Jackson Pollock, imparando persino a dipingere con lo stesso stile dell’artista, mentre Hilary Swank, per il ruolo di Maggie in Million Dollar Baby, ha imparato a tirare di box con una tecnica tale da guadagnarsi non solo il rispetto del suo leggendario allenatore, ma anche l’Oscar come Miglior Attrice.
Alla richiesta di Francis Ford Coppola di girare Un sogno lungo un giorno in uno studio di Hollywood e non in esterni, il production designer Dean Tavoularis ha assoldato un team di oltre 350 falegnami e operai per ricostruire la città di Las Vegas nei minimi dettagli.
Contribuendo a raccontare la storia della controversa e mondana Wallis Simpson (W.E.), la costume designer Arianne Phillips ha fatto appello all’ossessione della stessa Simpson per gli accessori, rivolgendosi alle maison che l’avevano vestita per lasciare che fossero gli abiti a parlare.
Queste le storie in mostra, che attestano ed enfatizzano il rapporto di Persol con il mondo del cinema. Un rapporto sviluppato nel passato e portato avanti con garbo e determinazione. Nata a Torino nel 1917, proprio agli albori dell’Età dell’Oro del cinema, la Maison d’occhialeria numerose volte è stata protagonista in alcune delle pellicole più note della cinematografia italiana e internazionale: da Marcello Mastroianni in La Dolce Vita e Divorzio all’italiana a Cary Grant in Intrigo internazionale, da Steve McQueenTM in Il caso Thomas Crown e Gateway a Stephen Dorff in Somewhere di Sofia Coppola. L’autentico legame con il mondo del cinema è così costantemente cresciuto negli anni a testimonianza dell’impegno del marchio nei confronti della cultura e delle arti. Persol sostiene l’arte cinematografica come supporter della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, del Torino Film Festival, del Tribeca Film Festival e del Festival Paris Cinéma; è inoltre partner del Museum of the Moving Image.

Magnificent Obsessions. Persol, cinema and craftsmanship è il secondo di tre volumi dedicati alle “magnificent obsessions”: storie delle ardenti passioni e della meticolosa attenzione ai dettagli che hanno reso immortali i più grandi capolavori del cinema.
Edito da Corraini Edizioni, il nuovo volume è stato presentato in anteprima mondiale il 13 giugno 2012 presso il Museum of the Moving Image di New York.
A partire da fine giugno Magnificent Obsessions. Persol, cinema and craftsmanship sarà in vendita presso il Museum of the Moving Image (New York) e nelle migliori librerie nordamericane ed europee.

Dettagli mostra
PERSOL MAGNIFICENT OBSESSIONS: 30 stories of craftsmanship in film
Museum of the Moving Image
36-01 35 Avenue / Astoria, 11106 New York
Apertura al pubblico / 14 giugno - 19 agosto 2012 Martedì - giovedì: 10:30 - 17:00
Venerdì: 10:30 - 20:00 (Ingresso libero: 16:00 - 20:00) Sabato e domenica: 10:30 - 19:00

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