Ci sono luoghi che già solo nel loro nome racchiudono l’essenza
di uno stile di vita esclusivo, tramandato nei tempi, che affonda nel passato le
radici di una ragion d’essere, perpetuata negli anni, e giunto alla
contemporaneità dei giorni nostri, intatto nella sua natura, colmo di
quell’allure che l’ha caratterizzato allora come oggi.
Un luogo su tutti, una delle
perle del Belpaese, crocevia di bons
vivants e di sane abitudini, dove la vita diviene uno stile di vita, in cui
nomi prestigiosi si sono avvicendati nei loro soggiorni, legandosi all’infinito
e animandone lo spirito sulla scia di una comune volontà d’intenti volta
all’esaltazione sublime di un prestigio rarefatto, non ostentato ma brillante
di luce propria. Stiamo parlando di Capri, di quella meravigliosa
isola racchiusa nel golfo di Napoli, affacciata sulla penisola sorrentina,
ricca di storia e tradizioni che rimandano all’epoca dell’Antica Roma, quando
le numerose grotte venivano utilizzate come ninfei delle sontuose ville
patrizie.
Dalla Grotta Azzurra - idolatrata da autori e scrittori, che da lei hanno
tratto ispirazione – ai Faraglioni è tutto un rimando di cenni e significati
che rappresentano epoche. Dai giardini ai vicoli, dalle ripide scalette ai
cortiletti, Capri evoca emozioni e
suggestioni d’antan, complice il fascino che ha sempre suscitato in ogni dove e
in ogni come, rimanendo nel tempo simbolo di un bien vivre elitario quel tanto che basta per testimoniare
l’effettivo ideale di equilibrio anima-corpo. A lei restano legati personaggi antichi e moderni, in un excursus
temporale che conduce in un viaggio iperbolico nella storia dei popoli: si
parte da Tiberio Claudio Nerone per
arrivare a Pablo Neruda, passando
per Charles Coleman, Curzio Malaparte e Turgenev, fino ad arrivare ai contemporanei Diego Della Valle e Valentino
Garavani.
E se come affermava Charles Dickens “In nessun luogo al mondo, vi
sono tante occasioni di deliziosa quiete, come in questa piccola isola”, lasciamoci andare a questa
meravigliosa atmosfera, consci che uscire immuni al fascino di Capri sarà
pressoché impossibile. Immaginazione alla mano, quale migliore occasione per
compiere questo viaggio se non l’esposizione “Tribute to Capri”, ospitata fino 1° luglio 2012 a Palazzo
Morando a Milano e composta da 48
scatti che immortalano l’isola azzurra e i suoi celebri personaggi negli anni
’60, nell’evocazione concertata di un fascino senza tempo. Eh già, perché
dagli anni ’50 in poi questo locus
amoenus è stato protagonista di un fenomeno notoriamente conosciuto come “Dolce
Vita”. Kirk Douglas, che aveva appena finito di girare Il
grande cielo, era solito sedersi a un tavolino del Gran Caffè. Qualche
anno dopo, Valerio Di Domenico, considerato un po' il padre dei
paparazzi, catturava con il suo obiettivo gli sguardi di Brigitte Bardot, Liz Taylor, Richard Burton, Sophia Loren, Clarke
Gable, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman, Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman,
Peppino De Filippo, Totò, Lana Turner, Charlie Chaplin, Rita Haywort, Greta
Garbo e tanti altri ancora. Oggi come allora, i grandi divi del cinema e
Capri rivivono grazie a quest’esposizione, organizzata dall’Associazione della
Via Montenapoleone in collaborazione con il Comune di Capri. Un viaggio per immagini che ripercorre i
favolosi anni della “bella epoque”, quando stelle del cinema,
protagonisti del jet set internazionale iniziavano a soggiornare sull’isola,
contribuendo a creare il costume e la moda di quegli anni e lanciando il
mito di Capri nel mondo. Anni di lustro e vitalità per il nostro Paese;
anni che hanno portato a far conoscere al mondo intero le eccellenze del Made
in Italy, la moda e, più in generale, lo stile di vita italiano, facendo
divenire il Belpaese un punto di riferimento a livello internazionale,
quintessenza del saper fare in tutte le sue forme d’essere.
Tribute
to Capri
Palazzo Morando
Via S.Andrea 6, Milano
23 maggio - 1 luglio 2012
Orari 9.00-13.00, 14.00-17.30
Ingresso libero
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