Come
dimenticare una strepitosa Julia Roberts che nel 2001 ritira il premio Oscar
per la magistrale interpretazione dell’avvocato Erin Brockovich, magnificamente avvolta in un semplice ma perfetto
abito bianco e nero?
L’attrice, si sa, è stata consacrata di diritto nell’Olimpo degli dei e
l’abito, disegnato per lei da Valentino Garavani, per ovvie ragioni è passato
alla storia, tanto da far parte della mostra
Valentino: Master
of Couture, che sarà inaugurata il 29 novembre alla Somerset House
di Londra e farà parte del calendario di eventi volti a celebrare i 50 anni di
Alta Moda del maestro italiano.
Esposti
oltre 130 abiti - alcuni
dei quali sono stati indossati dalle attrici più famose di sempre sui red
carpet più prestigiosi al mondo, mentre altri provengono da collezioni private
-, suddivisi in tre parti, quasi a
suggellare un tracciato divino e, al tempo stesso, conoscitivo, del percorso
creativo dello stilista. Ad aprire la mostra, “History of Valentino”,
una sezione composta da fotografie
inedite dello stilista, bozzetti di abiti e inviti a vecchie sfilate di moda;
prosegue con la seconda parte, intitolata “The Catwalk”, dove i visitatori sono invitati a “sfilare” su
una passerella di 60 metri, osservando, mentre sono in pedana, il numeroso
pubblico composto da manichini che racchiudono 50 anni di storia della moda;
a chiusura, “The Atelier and les petits mains”, uno scrigno incantato che racchiude i veri segreti della Couture e
della sartorialità squisitamente firmata Valentino.
Come si può facilmente evincere, il focus d’analisi è l’Haute Couture: ogni
abito, infatti, come affermato dallo stilista stesso, ha una storia incredibile
alle spalle, fatta di centinaia e centinaia di punti e ricami realizzati dalle
abili mani delle sarte dell’atelier. Abiti che sono divenuti veri e proprio
capolavori dell’estro, dapprima, e della sapienza artigianale, in seconda
istanza; risultati eccellenti di ore – addirittura giorni - di lavoro. I dettagli assurgono a un ruolo tutto particolare: rappresentano un
infinitesimo sempre più infinito, divenendo quintessenza della precisione e del
culto divinatorio che solo esperti creatori e validi estimatori possono pensare
e comprendere. Creazioni da sogno, che
spesso e volentieri non hanno visto altre luci all’infuori di quelle della
passerella e dei red carpet. Allo spettatore, quindi, viene offerto un
privilegio pressoché unico, qual è quello di indagare l’universo ispirazionale
e stilistico Valentino, costantemente in bilico tra sogno e realtà: una
magica fiaba che ha contraddistinto da sempre lo spirito della Maison, tanto
affezionata al bel tempo che è stato ma altrettanto proiettata a diffondere il
culto dell’eleganza nelle epoche contemporanee, dimostrando come lo stile non
conosca età ma, al contrario, sappia mantenersi inalterato nel tempo.
Valentino: Master of Couture
Somerset
House, Londra
dal
29 novembre 2012 al 3 marzo 2013
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