Di biografie relative a Mademoiselle Coco Chanel, si sa, ne sono state scritte ed editate innumerevoli, ciascuna impostata a suo modo, vuoi per trattare della vita privata, vuoi per focalizzare l’attenzione sul côté professionale e, vuoi ancora, per indagare entrambi gli aspetti della sua esistenza, nell’esplorazione congiunta delle reciproche contaminazioni. Eh sì, perché, in effetti, parlare di Coco Chanel significa avventurarsi nella storia di una grande donna, testimone privilegiata della sua epoca, e, contempo, di colei che ha impresso una svolta significativa nella moda tour court, liberando il corpo femminile da busti e bustini per valorizzarlo nella sua sensualità più nascosta, lambendo nuovi confini dello stile, in bilico tra l’avanguardia e l’eleganza senza tempo. Nella figura di Chanel – persona e personaggio del costume e della cultura – convergono estro e umanità, creatività ed emozioni: la summa esplicativa di un’ideale armonizzazione di aspetti solo apparentemente in contrasto e, in realtà, profondamente legati nel loro essere più sublime.
Tra i tanti titoli annoverati tra le biografie volte a
esplorare questo fascino mondo, merita una particolare citazione “Il
mondo di Coco Chanel” di Karen
Karbo, edita Lindau. Un titolo altamente evocativo, avvalorato da un
sottotitolo che suona così “Lezioni di vita e di stile dalla donna più
elegante di sempre”.
Proprio così: lezioni di vita. Perché Mademoiselle, con le sue lapidarie affermazioni passate alla
storia, i suoi comportamenti anticonvenzionali, la spregiudicatezza delle sue
azioni e la fiera convinzione di quello che faceva, è divenuta un modello
ideale cui ispirarsi per quanto attiene questioni di eleganza in senso lato:
dal vestire all’atteggiarsi quotidiano. Scorrendo le pagine di questo
libro, come per magia affiorano in tutta la loro fulgida importanza alcune
delle parole chiave dell’universo Chanel, quelle che, forse più di altre,
denotano il carattere della sua personalità: stile, indipendenza, praticità e classicità. Nella vita così
come nell’abbigliarsi, s’intende. Termini che, al pari delle creazioni
della Maison parigina, celano una donna
e la sua esistenza, le sue vicende e le sue scelte indissolubilmente
intrecciate agli avvenimenti più importanti e ai cambiamenti epocali che hanno
segnato il XX secolo. Et voilà
dispiegarsi pagina dopo pagina il lato più nascosto e personale di una grande
icona della moda e, più in generale, della società francese. I suoi giudizi impietosi, le sue battute
senza diritto di replica, gli indimenticabili aforismi divengono spesso il
punto di partenza di un percorso tra luoghi, fatti e persone, alla fine del
quale si arriva a comprendere sempre meglio la complessa personalità di Chanel.
Donna e stilista insieme: quasi una sorta di Giano bifronte, dove un aspetto
compensa l’altro e si alimenta da esso, prendendo ispirazione e rimandando
emozioni e ricordi, vissuti e sentimenti. Questo
libro diviene così uno strumento d’indagine al pari di una lente
d’ingrandimento con cui avvicinare il mito per approfondirlo nei suoi tratti
più sublimi, senza perdere nulla di ciò che lo caratterizza, ma, anzi,
arricchendolo di sfumature ulteriori, sempre più pronunciate e più vere. D’un
tratto, pensando al suo essere stilista, tutto
quello che ha creato – il tailleur di tweed, le inconfondibili borsette in
pelle matellassée con catenella a tracolla, la petite robe noire o, più
semplicemente, l’adorabile tubino nero, i raffinati bijoux, la camelia – appare
meno effimero e più vicino a lei. Ogni
sua creazione è nata dal suo genio e dal suo gusto, dal suo estro visionario e
dalla sua naturale inclinazione a spingersi oltre le tendenze del tempo per
creare qualcosa che rimanga in eterno: in altre parole, da una libertà di
spirito, da un’audacia e da una concretezza mai sospettate prima. I sogni, le difficoltà, le delusioni, le
conquiste e i successi di Chanel, all’improvviso, divengono i nostri,
offrendoci l’occasione per vedere con occhi nuovi la nostra vita e, quindi, il
nostro mondo e il nostro tempo.
“Quando parlo di
eleganza parlo di lusso. Il lusso deve rimanere invisibile, ma deve percepirsi.
Il lusso è semplicità. Il lusso è una necessità che inizia laddove termina la
necessità. Alcuni pensano che il lusso sia l’opposto della povertà. Non è così.
È l’opposto della volgarità. Il lusso è l’opposto dello status. È la capacità
di guadagnarsi da vivere essendo se stessi. È la libertà di rifiutare di vivere
per abitudine. Il lusso è libertà. Il lusso è eleganza.” Coco Chanel
Il mondo di Coco
Chanel. Lezioni di vita e di stile dalla donna più elegante di sempre
di Karen Karbo –
Lindau
illustrazioni di Chesley McLaren
I blog di qualità come i tuoi sono rari e preziosi.Complimenti parli davvero con cognizione di causa!Il che è ormai difficile!
RispondiEliminaTi ringrazio! Sei gentile e mi fa molto piacere quanto dici!!
EliminaSpero mi seguirai!!