Grevi è
un marchio storico nella produzione
artigianale di cappelli. Correva
l’anno 1875 quando la fabbrica sorge a Signa, nella provincia di una
Firenze da sempre devota al dolce stilnovo: da lì in poi, quattro generazioni
si sono susseguite, attraversando la storia di oltre un secolo e scandendo le
tappe socio-culturali con inimitabili creazioni. Estro, stile e qualità sono i tratti che caratterizzano l’heritage di
Grevi: un patrimonio artistico e manifatturiero che non ha eguali e, seppur
attualizzato in forme contemporanee, non tralascia mai di valorizzare la
tradizione quale elemento emblematico per segnarsi una strada sicura
nell’innovatività. Perché per sapere dove andare, è inevitabile conoscere da
dove si viene…e, quindi, origini, passato, ispirazioni divengono chiavi di
volta per aprire le porte del futuro.
Ma
la preziosità e l’esclusività di Grevi passano anche dal legame che il marchio
ha creato e mantenuto nel tempo con il mondo dell’arte e, in particolar modo, della cultura cinematografica e teatrale. Ultima, solo in ordine
cronologico, la realizzazione dei
cappelli per Manon Lescaut, l’opera di Puccini in scena fino all’8 marzo al
Teatro Opera di Roma, con la regia di Chiara Muti e diretta da Riccardo Muti.
Le modiste di Grevi hanno
contribuito alla spettacolarizzazione di una sì importante rappresentazione
teatrale con cappelli unici nel loro genere, prodotti interamente a mano nel
laboratorio di Signa, un luogo magico dove la sapienza artigianale, la storia e
la visionaria interpretazione delle tendenze sono il fil rouge di una vocazione
che si è spinta oltre il tempo e lo spazio, arrivando a conquistare platee
internazionali.
Oltre
50 i cappelli realizzati per Manon Lescaut: creazioni originali in perfetto
stile settecento, che d’un tratto catapultano nei fasti di un’epoca andata, preludio
di una grandi cambiamenti culturali e sociali. Ogni modello è stato realizzato
sia nella versione “luce”, in paglia chiara e toni naturali, che nella versione
“ombra”, nelle sfumature del nero e del grigio. Nell’Atelier di Grevi, inoltre,
è stato realizzato il lussuoso cappello avorio e acquamarina che Manon indossa
nel II Atto.
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