Continua la collaborazione tra la Fondazione Querini
Stampalia di Venezia e Ballin, che ancora una volta conferma il proprio impegno
a sostenere e celebrare un’iniziativa legata al mondo dell’arte, della cultura
e della creatività. È stata inaugurata lo scorso 14 marzo Chapter
IV, la prima mostra personale in
un’istituzione italiana dell’artista cipriota Haris Epaminonda
(1980, vive e lavora a Berlino).
Haris Epaminonda si è affermata negli
ultimi anni come una delle figure centrali nel panorama artistico della sua
generazione a livello internazionale. Proprio a Venezia, nel 2007, Epaminonda
ha co-rappresentato Cipro (insieme a Mustafa Hulusi) alla Biennale d’Arte.
Alla presenza in Biennale ha fatto seguito
la partecipazione alla Biennale di Berlino nel 2008 e l’invito a dOCUMENTA(13)
nel 2012. Mostre personali le sono state dedicate da Malmö Konsthall (2009),
Tate Modern di Londra (2010), MoMA-Museum of Modern Art di New York (2011) e
Schirn Kunsthalle Frankfurt, in Germania (2011).
L’esposizione veneziana, curata da Chiara
Bertola con Andrea Viliani (in qualità di co-curatore ospite) e allestita
nell’area Carlo Scarpa, è il risultato di una co-produzione internazionale fra
Fondazione Querini Stampalia, Centro d’arte contemporanea Point di Nicosia,
Modern Art di Oxford e Kunsthaus di Zurigo, dove differenti versioni della
mostra sono state presentate negli scorsi mesi.
Chapter IV è stata inoltre realizzata in
collaborazione con la Galleria Massimo Minini di Brescia, grazie al
fondamentale sostegno del marchio made in Italy luxury shoes Ballin di Fiesso
d’Artico (Venezia) e al supporto del Ministero dell’Educazione e della Cultura
di Cipro.
L’artista
utilizza spesso materiali preesistenti, come fotografie tratte da libri e
oggetti trovati, che assembla con sculture e film combinati a strutture e
supporti da lei progettati. Le sue installazioni, i display espositivi come
anche gli interventi sull’architettura, danno origine
a enigmi visivi che
rinviano a una moltitudine di significati. Il suo linguaggio spesso tende
all’astrazione ed evoca atmosfere misteriose che sfuggono a ogni precisa
classificazione.
Molti si ricordano il lavoro di Haris
Epaminonda (insieme a Daniel Gustav Cramer)
nella palazzina della Hauptbahnof
di Kassel all’ultima dOCUMENTA(13). Quella mostra, disseminata su tre piani,
apparì sorprendente per il modo frammentario, dislocato, ritmico che si
ricomponeva in qualcosa di unitario soltanto alla fine del percorso.
Si aveva la sensazione di camminare in una
casa/museo in cui le cose/opere erano perlopiù nascoste. Tutto era sui limiti,
ai bordi, nascosto negli angoli, sospeso... sino a che, nel procedere, lo
spazio si andava definendo e ricomponendo come nelle sillabe di una frase che
si svelava man mano.
La
mostra di Haris Epaminonda alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia è
la
quarta tappa del tour europeo. L’artista interviene all’interno dello spazio realizzato da Carlo
Scarpa e presenta una nuova versione del suo ultimo film Chapters. A
Venezia, il complesso articolarsi di citazioni d’oriente, la raffinatezza
cromatica e formale come il risuonare di geografie e temporalità lontane e
vicine dello spazio di Scarpa, hanno indotto l’artista a rapportarsi anche con
il grande architetto.
“A
Venezia, Haris Epaminonda gioca di nuovo con il display della mostra: usa lo
spazio in sé come una partitura – spiega Chiara Bertola – dove i materiali diventano segni che
si
ricompongono come in una pittura tridimensionale. L’artista risponde e dialoga
con l’architettura di Scarpa con un contrappunto geometrico, una punteggiatura
raffinatissima che amplifica, sottolinea, tridimensiona, espande la complessità
del linguaggio dell’architettura”.
Il
centro della mostra è rappresentato da Chapters, un film di quattro ore
girato nell’autunno del 2012 a Cipro su pellicola 16 mm. Chapters è ad
oggi il film più elaborato dell’artista. Alla Querini Stampalia Chapters – originariamente mostrato
integralmente su quattro schermi, con il sonoro di ‘Part Wild Horses Mane On
Both Sides’ – sarà decostruito in un inedito adattamento.
“La
radicale congruenza fra l’intervento di Epaminonda e lo spazio espositivo –
sostiene Andrea Viliani – va inoltre
ricondotto alle location del film Chapters,
l’isola di Cipro, le cui relazioni storiche con una città come Venezia
si sono sedimentate nella storia stessa della città, porta dell’Europa verso
quell’Oriente, continuamente e fantasmaticamente evocato sia nella narrazione
aperta, fluttuante, onirica di Chapters
come in vari elementi del progetto architettonico e decorativo scarpiano”.
In
Chapters Epaminonda propone nondimeno alcuni degli “stilemi” del suo
linguaggio artistico: i vasi, lo scorrere dell’acqua, il monumento, le rovine,
i paesaggi, le palme, gli animali. Un vocabolario di oggetti e immagini che consentono di investigare la
nozione di tempo e la permeabilità della memoria. In un’atmosfera densa di
misticismo, uomini, donne, animali e oggetti si muovono e interagiscono,
compiendo azioni e gesti rituali carichi di una molteplicità di possibili
significati, enfatizzati spesso dalla lentezza dell’esecuzione o attraverso la
tecnica dello stop motion.
Il
film si sviluppa attraverso gesti minimi e coreografici con una sequenza
narrativa frammentata. Il principio di dualità e il simbolismo sono la bussola
per orientarsi in questo viaggio spirituale in cui continuamente dialogano e si
rispondono coppie di concetti
e elementi: il pieno e il vuoto, il sole e la
luna, l’acqua e il deserto, il bianco e il nero, l’interno e l’esterno, l’uomo
e la donna, la natura e la cultura. Un viaggio in uno spazio fisico e mentale, o in un tempo sospeso,
malinconico e allo stesso tempo astratto in cui lasciare affluire emozioni e
costruzioni immaginarie, i cui possibili riferimenti spaziano da Beato Angelico
a Sergei Parajanov a Pier Paolo Pasolini, dall’architettura greco-romana e
bizantina a Carlo Scarpa.
La mostra sarà accompagnata da un libro d’artista
edito nel corso dell’esposizione da Humboldt (Milano) e co-prodotto dalla
Kunsthaus di Zurigo, dalla Fondazione Querini Stampalia, la Galleria Massimo
Minini di Brescia e la Rodeo Gallery di Instabul.
Haris Epaminonda. Chapter IV
a
cura di Chiara Bertola con Andrea Viliani
Fondazione
Querini Stampalia, Venezia,
Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252,
Area Carlo Scarpa e Museo
Fino
al 18 maggio 2014
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