A Torino sono in
scena i cappelli delle signore con la mostra “Chapeau Madame! Cappelli di signore torinesi 1920-1970”. Un volo pindarico
che ripercorre 50 anni del secolo scorso, attraversando i decenni che più di
tutti hanno comportato cambiamenti significativi in fatto di moda e stile. Fino
al 1° marzo 2015, la Sala dei Tessuti di
Palazzo Madama illustra la varietà delle forme più amate: le cloches degli anni ‘20, le forme
classiche rivisitate, i baschi alla Greta Garbo e i volumi azzardati alla
Schiaparelli degli anni ‘30; i modelli semplici e arditi realizzati con
materiali poveri del tempo di guerra; le toques, le calotte fiorite, le
piume e le velette degli anni ‘50, fino ai ballon di pelliccia e i
cappelli a larga tesa della fine degli anni ‘60.
Complemento abituale
del vestire della signora del XIX secolo, il cappello diventa nel Novecento accessorio
indispensabile per le donne di ogni classe sociale. Negli anni ‘20 nascono
una nuova immagine della donna e l’abito moderno: il cappello segue da vicino
il mutamento, con la libertà e la
fantasia consentite dalla sua funzione puramente estetica.
I cappelli provengono
dalla collezione del Liceo Artistico Musicale “A. Passoni” di Torino, formatasi grazie a
donazioni cittadine, e mettono in evidenza la particolare sfumatura di stile delle signore torinesi, note per
l’eleganza aggiornata sul gusto internazionale, che si servono da modisterie di
alto livello, come Vassallo e David, o acquistano a Parigi presso le case più
prestigiose: Caroline Reboux, collaboratrice d Worth per l’imperatrice Eugenia,
Maria Guy, sua allieva, la Maison Lewis, in rue Royale. Anche nei decenni
successivi, le modisterie eccellenti, quali Cerrato, Maria Volpi, Chiusano e
Rigo, Gina Faloppa, mantengono un rapporto privilegiato con la capitale
francese e propongono, accanto alle proprie creazioni, modelli originali o
copie su licenza di maison come Pierre Balmain, Christian Dior, Jean
Barthet, Claude Saint Cyr.
Insieme alla mostra Palazzo
Madama lancia il progetto Storie di moda. I mestieri della moda a
Torino 1860-1960, mirato all’indagine sulle sartorie, le modisterie e
le calzolerie torinesi. Il museo mira a coinvolgere il pubblico, chiedendo
aiuto e collaborazione per censire e raccogliere documentazione e testimonianze
sulle attività che hanno rappresentato un’eccellenza della creatività e
dell’industria torinese. L’obiettivo è creare un nuovo archivio di comunità
da rendersi disponibile sulle piattaforme web di Palazzo Madama: un modo per
ritrovare momenti importanti della nostra storia e per condividerli con le
nuove generazioni vicine e lontane.
Chapeau Madame! Cappelli di signore torinesi 1920-1970
Fino al 1° marzo 2015
Palazzo Madama – Sala tessuti
Piazza Castello – Torino
Ingresso: intero € 10, ridotto € 8, gratuito fino ai 18 anni.
Visita guidata: € 4
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