Salvatore Ferragamo per tutta la sua vita ha cercato
di scoprire il segreto della scarpa che calza perfettamente. Ha compiuto da
giovanissimo studi di anatomia del piede
all’Università della California appena giunto negli Stati Uniti e ha realizzato
importanti brevetti di invenzione
che riguardano soprattutto la costruzione
interna delle calzature, il rinforzo dell’arco del piede, le forme dei tacchi,
le suole.
Uno dei più importanti risultati da lui ottenuti
è la creazione della suola a conchiglia,
una suola in cuoio che sale sulla tomaia
e che s’ispira alla costruzione dell’opanke, il mocassino dei Nativi
d’America. Bella a vedersi, levigata e
lucida, è un’opera di design, tuttora adottata in molte calzature firmate
Ferragamo.
Dai primi anni cinquanta il calzolaio dei
sogni – come era soprannominato Salvatore Ferragamo - inizia a fare scarpe che
utilizzano questa particolare suola. La
impiega su ballerine, scarpe con tacco, stivaletti, scarpe da bambino finché
arriva nel 1957 al brevetto finale in cui compare anche una scarpetta da ballo,
il cui prototipo è conservato nel ricchissimo archivio del Museo Salvatore
Ferragamo. Ferragamo era attratto dal mondo della danza: famosissime
ballerine erano sue clienti, come Katherine Dunham, Alicia Markova, Anna
Pavlova, Colette Marchand, Agnes de Mille. Creando scarpe per la loro vita fuori
dal palcoscenico, ha probabilmente desiderato calzarle anche sulla scena.
Nasce
così una scarpetta da danza molto raffinata, in raso nero con punta rinforzata
e rivestita in vitello. Ha
fodera e suole colorate di rosso cardinale. Ma non contento di questo risultato
isolato, il grande calzolaio decide di
inventare una versione quotidiana del modello, ed ecco che nasce Etoile,
una ballerina in capretto finissimo con suola a conchiglia e piccolo fiocco in
passamaneria.
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