Christian Dior e gli Stati Uniti
sono legati da una storia di passione reciproca, che nasce insieme alla Maison
e che da allora non si è mai interrotta. Questa storia comincia con un
colpo di fulmine: quello dell’americana Carmel
Snow, caporedattrice del celebre magazine Harper's Bazaar, che assiste alla
prima sfilata di Christian Dior il 12 febbraio 1947. Assolutamente entusiasta
esclama “It’s quite a revolution, dear Christian! Your dresses are
wonderful, they have such a new look!”. Ben presto questa dichiarazione
appassionata farà il giro dell’America: il New Look è sulla bocca di tutti e
non tarderà a contagiare tutte le donne. Nel
settembre 1947, pochi mesi dopo il successo della sua prima sfilata, Christian
Dior è il primo francese a ricevere un Oscar della moda a Dallas conferitogli
dai grandi magazzini Neiman Marcus. Per ritirare il premio, il couturier si
imbarca sulla Queen Elizabeth per un viaggio attraverso gli Stati
Uniti, da New York a Los Angeles, passando per San Francisco, Chicago, Boston,
Washington. Una storia che continua nei decenni, anche molto tempo dopo la
scomparsa dello stilista fondatore. Tutta
Hollywood è innamorata delle creazioni della Maison: Grace Kelly, Marilyn
Monroe, Marlene Dietrich e Elizabeth Taylor ieri, Natalie Portman, Charlize
Theron o Jennifer Lawrence oggi.
Un legame, quello
di Dior con gli Stati Uniti, emblematico per l’evoluzione della Maison. Le star
del cinema fanno risplendere l’elegante femminilità delle silhouette del
couturier sul set, in città e sui red carpet di tutto il mondo. Ma è
soprattutto New York il fulcro di questa liaison appassionata. “New York mi
è diventata familiare quasi quanto Parigi “, scriveva Christian Dior
nella sua autobiografia. Ed è proprio in questa città che la Maison ha aperto
il suo flagship store americano, al
pianterreno di una torre di vetro illuminata da un’enorme silhouette New
Look. Ed è sempre a New York che hanno
sfilato due collezioni croisière della Maison, nel 2006 e nel 2008. E lì,
ancora, che la Maison ha riaffermato il
suo legame con l’arte contemporanea partecipando come maggior mecenate al
gala annuale del museo Guggenheim di New York, nel novembre 2013. Ed è lì,
infine, che lo scorso marzo il
prestigioso Council of Fashion Designers of America ha attribuito a Raf Simons
il premio internazionale per il lavoro svolto chez Dior. Ed è sempre lì, dulcis
in fundo, che presentando la sua collezione
croisière 2015, la Maison ha scritto una nuova pagina della storia d’amore
che da sempre la lega agli Stati Uniti.
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