mercoledì 2 luglio 2014

ART & CULTURE_Equilibrium










Stare in piedi, camminare, marciare, danzare, muoversi in equilibrio come un funambolo. Camminare in scarpe comode e sentirsi felici è stata la prima preoccupazione di Salvatore Ferragamo. Ma come fare? Come poter aiutare i piedi a stare bene all’interno delle calzature? Come sostenere il peso del corpo umano in movimento, costringendo il piede in forme non indispensabili in natura, visto che l’uomo è stato creato per camminare a piedi nudi? È possibile trovare la risposta alle domande di Salvatore Ferragamo nella sua autobiografia: “Quando cominciai a studiare anatomia – scrive Ferragamo – individuai il primo indizio per la soluzione del problema nella distribuzione del peso del corpo sull’articolazione del piede. Scoprii che quando stiamo in piedi il nostro peso poggia direttamente sull’arco plantare: una piccola superficie di pochi centimetri sostiene tutto il nostro peso che, quando camminiamo, si sposta da un piede all’altro”.

Il nuovo progetto espositivo del Museo Salvatore Ferragamo, Equilibrium, parte da queste premesse. Lo studio dell’anatomia del piede, in particolare dell’arco del piede, l’attenzione rivolta alla postura e all’equilibrio in movimento, la profonda comprensione della connessione fisica e spirituale tra le parti del corpo coinvolte nell’atto del camminare. Ancora una volta la vita di Salvatore Ferragamo si rivela foriera di ispirazioni, propone temi da sviluppare, suggerisce argomenti trasversali da approfondire mettendo a confronto diversi linguaggi dell’arte, della moda, del cinema e della letteratura, epoche distanti tra loro secondo un principio di archeologia trasversale che ha distinto esposizioni come quelle precedenti, Ispirazioni e visioni, Marilyn e Il calzolaio prodigioso. Mostre che incrociano dati oggettivi, documenti, suggestioni iconografiche, accostamenti di opere e manufatti di alto valore artigianale, creazioni del passato e immagini significative del Novecento e del nostro secolo. Protagonisti della cultura e della società di ieri e di oggi: artisti, architetti, filosofi, scienziati, storici dell’arte, poeti, scrittori, designer e registi italiani e internazionali.
In questa nuova produzione del Museo Salvatore Ferragamo, si scopre cosa lega le ricerche di Salvatore Ferragamo con il mondo della scienza e dell’arte, dell’architettura e dell’archeologia, con il circo e la danza. Potendo ammirare una serie di capolavori artistici eccezionalmente prestati dai più grandi musei del mondo come l’Ermitage di San Pietroburgo e la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo dei Fori Imperiali - Mercati di Traiano e il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco di Roma e il Museo Archeologico di Firenze, la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, i Musei Civici di Pavia, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid e il Musée d’Orsay, il Musée Rodin e il Musée Bourdelle di Parigi, e poi, ancora, il Museo Marino Marini di Firenze, il Museo di Palazzo Pretorio di Prato, il Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno e il Musée des Beaux- Arts di Nantes, il Museo della Civiltà Romana di Roma, il Walker Art Center di Minneapolis, oltre che da istituzioni come la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, fondazioni, gallerie e collezioni private che hanno contribuito generosamente con i loro prestiti alla completezza scientifica della mostra.
Il percorso espositivo si apre proprio con le ricerche svolte da Salvatore Ferragamo, i suoi brevetti, i modelli costruiti per trovare le migliori soluzioni alle calzate, gli studi sull’arco del piede che hanno consentito al calzolaio delle dive di avvicinare il suo metodo a quelli degli architetti e degli artisti. In questa sezione sono esposte le forme di legno delle clienti famose, i calchi anatomici in gesso del piede maschile e femminile che hanno permesso alla Maison di diventare il punto di riferimento in termini di comfort delle calzature. Oltre ai filmati storici dedicati al patron, è presente un’intervista a Jerry Ferragamo, figlio di un fratello, che ha portato avanti gli studi dello zio sulla calzata anche dopo la sua morte. In un altro video, invece, James Ferragamo, nipote del celebre nonno, spiega come il sapere ereditato sia un bene prezioso da coltivare e conservare. Nella sala successiva, sicuramente una delle più spettacolari, il visitatore compie un salto evolutivo vertiginoso: dalla prima comminata conservata dei nostri progenitori, avvenuta in Africa circa 3,6 milioni di anni fa, al 1969 quando l’uomo ha ripetuto la stessa azione, poggiando il piede sul suolo lunare per la prima volta. A corollario, una selezione di celebri fotografie di Eadweard Muybridge, pioniere della ritrattistica fotografica e celebre per aver studiato in particolare i corpi in movimento. Il percorso espositivo procede con l’approfondimento del tema della deambulazione. Nella sezione dedicata vengono accostate opere di epoche diverse come il bambino di Adriano Cecioni della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti e le scarpine Primi passi (appartenute a Ferruccio Ferragamo) che mettono in essere un brevetto di Salvatore Ferragamo di una suola antiscivolo per bambini. Emblematica di questa sezione, la scultura Etude pour le Saint Jean-Baptiste di Auguste Rodin. Si prosegue con un’installazione di Cecil Balmond, ingegnere, architetto, artista e scrittore, realizzata appositamente per la mostra. Onore alla storia, poi, con una serie di camminate esemplari riprese da filmati di repertorio. Un caleidoscopico montaggio di leader internazionali degli ultimi due secoli: Benito Mussolini, Adolf Hitler, Winston Churchill, Iosif Stalin, Mao Tse Tung, Mohandas Gandhi, Martin Luther King, Giovanni Paolo II, Fidel Castro, John F. Kennedy, Nelson Mandela, Elisabetta II d’Inghilterra, Madre Teresa di Calcutta, Margaret Thatcher. E se equilibrio è il tema dell’esposizione, un focus meritato va posto sul mondo circense: via libera, quindi, ad acrobati e funamboli, soggetti prediletti dagli artisti delle avanguardie dai primi del Novecento ad oggi, da Pablo Picasso e Gino Severini. Questa magica esplorazione prosegue con la proiezione del video realizzato da Francesco Fei in collaborazione con Emanuele Enria che racchiude le interviste a Wanda Ferragamo, Philippe Petit, Reinhold Messner, Eleonora Abbagnato, Will Self e Cecil Balmond. Personalità di fama internazionale che spiegano al pubblico i concetti fondamentali della mostra dal proprio punto di vista e secondo la propria esperienza di vita, il proprio lavoro artistico, la propria professione. Da qui si arriva all’installazione video di Bill Viola, uno dei grandi protagonisti dell’arte contemporanea. Last but not least, il tema della danza: a rappresentarla, l’acrobata di George Segal, uno dei maggiori artisti della Pop Art americana. Intorno all’opera danzano le ballerine di Marino Marini e la scultura di Pericle Fazzini. Alle pareti alcuni capolavori dell’arte tra Otto e Novecento, da Edgar Degas, a Plinio Nomellini, a Auguste Rodin, a Antoine Bourdelle.
Al ritmo danzante si chiude il viaggio di Ferragamo nel meraviglioso mondo dell’equilibrio declinato in tutte le sue forme artistiche ed espressione. A validazione, ancora una volta, che i legami del mondo della moda con quello dell’arte tout court sono innumerevoli. Non resta quindi che camminare in questo magico mondo, magari indossando un paio di iconiche Ferragamo.

Equilibrium
Museo Salvatore Ferragamo, Palazzo Spini Feroni, Firenze

Fino al 12 aprile 2015

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