Stare in piedi, camminare, marciare,
danzare, muoversi in equilibrio come un funambolo. Camminare in scarpe comode e sentirsi felici è stata la prima preoccupazione
di Salvatore Ferragamo. Ma come fare? Come poter aiutare i piedi a stare bene
all’interno delle calzature? Come sostenere il peso del corpo umano in
movimento, costringendo il piede in forme non indispensabili in natura, visto
che l’uomo è stato creato per camminare a piedi nudi? È possibile trovare la
risposta alle domande di Salvatore Ferragamo nella sua autobiografia: “Quando cominciai a studiare anatomia –
scrive Ferragamo – individuai il primo
indizio per la soluzione del problema nella distribuzione del peso del corpo
sull’articolazione del piede. Scoprii che quando stiamo in piedi il nostro peso
poggia direttamente sull’arco plantare: una piccola superficie di pochi
centimetri sostiene tutto il nostro peso che, quando camminiamo, si sposta da
un piede all’altro”.
Il nuovo progetto espositivo del Museo
Salvatore Ferragamo, Equilibrium, parte da queste premesse. Lo studio
dell’anatomia del piede, in particolare dell’arco del piede, l’attenzione
rivolta alla postura e all’equilibrio in movimento, la profonda comprensione
della connessione fisica e spirituale tra le parti del corpo coinvolte
nell’atto del camminare. Ancora una volta
la vita di Salvatore Ferragamo si rivela foriera di ispirazioni, propone
temi da sviluppare, suggerisce argomenti trasversali da approfondire mettendo a
confronto diversi linguaggi dell’arte, della moda, del cinema e della
letteratura, epoche distanti tra loro secondo un principio di archeologia
trasversale che ha distinto esposizioni come quelle precedenti, Ispirazioni
e visioni, Marilyn e Il calzolaio prodigioso. Mostre che
incrociano dati oggettivi, documenti, suggestioni iconografiche, accostamenti
di opere e manufatti di alto valore artigianale, creazioni del passato e
immagini significative del Novecento e del nostro secolo. Protagonisti della
cultura e della società di ieri e di oggi: artisti, architetti, filosofi,
scienziati, storici dell’arte, poeti, scrittori, designer e registi italiani e
internazionali.
In
questa nuova produzione del Museo Salvatore Ferragamo, si scopre cosa lega le
ricerche di Salvatore Ferragamo con il mondo della scienza e dell’arte,
dell’architettura e dell’archeologia, con il circo e la danza. Potendo ammirare una serie di capolavori
artistici eccezionalmente prestati dai più grandi musei del mondo come
l’Ermitage di San Pietroburgo e la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo
dei Fori Imperiali - Mercati di Traiano e il Museo di Scultura Antica Giovanni
Barracco di Roma e il Museo Archeologico di Firenze, la Galleria d’Arte Moderna
di Palazzo Pitti di Firenze, i Musei Civici di Pavia, il Museo Nacional Centro
de Arte Reina Sofía di Madrid e il Musée d’Orsay, il Musée Rodin e il Musée
Bourdelle di Parigi, e poi, ancora, il Museo Marino Marini di Firenze, il Museo
di Palazzo Pretorio di Prato, il Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno e
il Musée des Beaux- Arts di Nantes, il Museo della Civiltà Romana di Roma, il
Walker Art Center di Minneapolis, oltre che da istituzioni come la Biblioteca
Nazionale Centrale di Firenze, fondazioni, gallerie e collezioni private che
hanno contribuito generosamente con i loro prestiti alla completezza
scientifica della mostra.
Il
percorso espositivo si apre proprio con le ricerche svolte da Salvatore
Ferragamo, i suoi brevetti,
i modelli costruiti per trovare le migliori soluzioni alle calzate, gli studi
sull’arco del piede che hanno consentito al calzolaio delle dive di avvicinare
il suo metodo a quelli degli architetti e degli artisti. In questa sezione sono
esposte le forme di legno delle clienti famose, i calchi anatomici in gesso del
piede maschile e femminile che hanno permesso alla Maison di diventare il punto
di riferimento in termini di comfort delle calzature. Oltre ai filmati storici
dedicati al patron, è presente
un’intervista a Jerry Ferragamo, figlio di un fratello, che ha portato avanti
gli studi dello zio sulla calzata anche dopo la sua morte. In un altro video,
invece, James Ferragamo, nipote del celebre nonno, spiega come il sapere
ereditato sia un bene prezioso da coltivare e conservare. Nella sala
successiva, sicuramente una delle più spettacolari, il visitatore compie un salto evolutivo vertiginoso: dalla prima
comminata conservata dei nostri progenitori, avvenuta in Africa circa 3,6
milioni di anni fa, al 1969 quando l’uomo ha ripetuto la stessa azione,
poggiando il piede sul suolo lunare per la prima volta. A corollario, una selezione di celebri fotografie di
Eadweard Muybridge, pioniere della ritrattistica fotografica e celebre per
aver studiato in particolare i corpi in movimento. Il percorso espositivo procede con l’approfondimento del tema della
deambulazione. Nella sezione dedicata vengono accostate opere di epoche
diverse come il bambino di Adriano Cecioni della Galleria d’Arte Moderna di
Palazzo Pitti e le scarpine Primi passi (appartenute a Ferruccio
Ferragamo) che mettono in essere un brevetto di Salvatore Ferragamo di una
suola antiscivolo per bambini. Emblematica di questa sezione, la scultura Etude
pour le Saint Jean-Baptiste di Auguste Rodin. Si prosegue con un’installazione di Cecil Balmond, ingegnere,
architetto, artista e scrittore, realizzata appositamente per la mostra. Onore alla storia, poi, con una serie di
camminate esemplari riprese da filmati di repertorio. Un caleidoscopico
montaggio di leader internazionali degli ultimi due secoli: Benito Mussolini,
Adolf Hitler, Winston Churchill, Iosif Stalin, Mao Tse Tung, Mohandas Gandhi,
Martin Luther King, Giovanni Paolo II, Fidel Castro, John F. Kennedy, Nelson
Mandela, Elisabetta II d’Inghilterra, Madre Teresa di Calcutta, Margaret
Thatcher. E se equilibrio è il tema
dell’esposizione, un focus meritato va posto sul mondo circense: via
libera, quindi, ad acrobati e funamboli, soggetti prediletti dagli artisti
delle avanguardie dai primi del Novecento ad oggi, da Pablo Picasso e Gino
Severini. Questa magica esplorazione
prosegue con la proiezione del video realizzato da Francesco Fei in collaborazione
con Emanuele Enria che racchiude le interviste a Wanda Ferragamo, Philippe
Petit, Reinhold Messner, Eleonora Abbagnato, Will Self e Cecil Balmond.
Personalità di fama internazionale che spiegano al pubblico i concetti
fondamentali della mostra dal proprio punto di vista e secondo la propria
esperienza di vita, il proprio lavoro artistico, la propria professione. Da qui si arriva all’installazione video di
Bill Viola, uno dei grandi protagonisti dell’arte contemporanea. Last but
not least, il tema della danza: a
rappresentarla, l’acrobata di George Segal, uno dei maggiori artisti della Pop
Art americana. Intorno all’opera danzano le ballerine di Marino Marini e la
scultura di Pericle Fazzini. Alle pareti alcuni capolavori dell’arte tra Otto e
Novecento, da Edgar Degas, a Plinio Nomellini, a Auguste Rodin, a Antoine
Bourdelle.
Al ritmo danzante si chiude il viaggio di
Ferragamo nel meraviglioso mondo dell’equilibrio declinato in tutte le sue
forme artistiche ed espressione. A validazione, ancora una volta, che i legami
del mondo della moda con quello dell’arte tout court sono innumerevoli. Non
resta quindi che camminare in questo magico mondo, magari indossando un paio di
iconiche Ferragamo.
Equilibrium
Museo
Salvatore Ferragamo, Palazzo Spini Feroni, Firenze
Fino
al 12 aprile 2015
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