“Dobbiamo fare di Vogue un Louvre”. Queste le parole che Edward Steichen rivolse negli anni ’20
a Edna Woodman Chase, la prima
caporedattrice di Vogue America. E che, oggi come allora, riecheggiano la
rivoluzione impressa da Condé Nast e dal suo gruppo di lavoro non solo alla
moda ma alla fotografia generalmente intesa, da quando, nel 1909, acquista la
prestigiosa testata Vogue.
Un’impronta
nuova, figlia di una lungimirante visione e interpretazione dello stile, devota
a una resa illustrata volta a spingersi oltre il semplice racconto per immagini,
declinato in delicate istantanee ottocentesche. D’ora in poi, gli scatti
parlano da sé: esprimono
caratteri, testimoniano un’epoca, rappresentano istanze socio-culturali. Il
tutto per opera di veri geni del mestiere, che, complice l’occhio indagatore
dell’obiettivo, firmano alcune delle scene più emblematiche, destinate a
lasciare il segno. Edward Steichen è stato uno dei primi grandi autori a
scattare per Vogue, accettando una sì intrigante sfida e non curandosi troppo
di chi lo accusava di essersi svenduto per la moda. Da quei primi intrepidi passi, sono cambiate molte cose fino a far
diventare la fotografia di moda una disciplina che va ben oltre la semplice
frivolezza e che non deve dimostrare più il suo valore: grazie al talento e
alla tecnica dei suoi rappresentanti, oggigiorno
è un linguaggio artistico a tutti gli effetti, caratterizzato per la
formidabile forza ed influenza visiva.
Tutto questo e molto altro ancora, è
adesso protagonista di una mostra organizzata dalla Fondazione Forma, a cura di Nathalie Herschdorfer.
Un percorso espositivo che raccoglie una
straordinaria selezione d’immagini provenienti dagli archivi Condé Nast di New
York, Parigi, Londra e Milano: un’occasione
unica per raccontare, attraverso opere preziose e rare, la storia della fotografia
di moda, cogliendone le evoluzioni dalle sue origini fino ai giorni d’oggi.
Si evince, così, il suo carattere per così dire teatrale, dove per costruire l’immagine, insieme al
fotografo, giocano ruoli importanti i redattori, le modelle, i truccatori, gli
stylist…un esercito di figure professionali relativamente nuove, venutesi a
creare proprio in concomitanza con lo sviluppo e l’affermarsi della fotografia
di moda. In tutti questi anni, essa
ha rappresentato il terreno di sperimentazione per antonomasia, trovando la
sua piena realizzazione sulla carta stampata, complice l’indissolubile legame
tra fotografi e redazione, che ha dato vita a collaborazioni creative e, al
tempo stesso, provocatorie, in grado d’interpretare e, soprattutto, anticipare
lo stile. Da Cecil Beaton a Man Ray a Guy Bourdin, passando per Helmut
Newton, Mario Testino, Peter Lindbergh e molti altri: la grande inventiva
della fotografia ha dato vita nelle pagine delle riviste Condé Nast ai sogni e
alle visioni della moda, invitando stuoli di lettrici a lasciarsi andare ogni
volta a un viaggio incantato, in bilico tra luoghi lontani e tempi andati o mai
arrivati. Un’evasione onirica nel meraviglioso mondo della moda, quintessenza
di pura bellezza e magica evocazione.
Fotografie di:
James
Abbé, Miles Aldridge, Diane Arbus, Antony Armstrong-Jones (Lord Snowdon), Art
Kane, David Bailey, Serge Balkin, André Barré, Michael Baumgarten, Cecil
Beaton, Erwin Blumenfeld, Guy Bourdin, Henry Clarke, Clifford Coffin, Corinne
Day, Baron Adolf De Meyer, Patrick Demarchelier, André Durst, Arthur Elgort,
Hans Feurer, Toni Frissell, Arnold Genthe, Milton Greene, René Habermacher, Ben
Hassett, Horst P. Horst, George Hoyningen-Huené, Mikael Jansson, Constantin
Joffé, Bill King, William Klein, Barry Lategan, Peter Lindbergh, George Platt
Lynes, Man Ray, Herbert Matter, Craig McDean, Frances McLaughlin-Gill, Raymond
Meier, Gjon Mili, Lee Miller, Sarah Moon, Ugo Mulas, Nickolas Muray, Helmut
Newton, Norman Parkinson, Irving Penn, Denis Piel, John Rawlings, Terry
Richardson, Herb Ritts, Paolo Roversi, Franco Rubartelli, Richard Rutledge,
Satoshi Saïkusa, Daniel Sannwald, Jerry Schatzberg, David Seidner, Charles
Sheeler, Edward Steichen, Bert Stern, Sølve Sundsbø, Mario Testino, Michael
Thompson, Eric Traoré, Deborah Turbeville, Inez Van Lamsweerde/Vinoodh Matadin,
Willy Vanderperre, Tony Viramontes, Chris von Wangenheim, Tim Walker, Albert
Watson, Ben Watts, Bruce Weber.
La mostra è accompagnata da un
libro-catalogo edito da Contrasto con la prefazione di Todd Brandow, saggi di
Nathalie Herschdorfer, Sylvie Lécailler, Olivier Saillard e un’intervista
esclusiva con Franca Sozzani direttore di Vogue Italia.
La mostra è un progetto realizzato dalla (FEP),
Foundation for the Exhibition of Photography, Minneapolis/Paris/Lausanne, in
collaborazione con Forma.
Fashion – Un secolo di straordinarie
fotografie di moda dagli archivi Condé Nast
Fondazione
Forma per la Fotografia, piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
Dal
17 gennaio al 7 aprile 2013
Tutti
i giorni dalle 10.00 alle 20.00 – Giovedì e Venerdì fino alle 22.00 – chiuso il
Lunedì
www.formafoto.it - tel. 02 58118067
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