Louis Vuitton
quale sinonimo di cultura, stile,
eleganza, viaggio e cinema, con tanto di creazioni dedicate (collezioni
speciali che ne celebrano i valori) e spazi funzionali-espositivi (come, per
esempio, l’Espace Culturel di Parigi sugli Champs-Elysées), volti a valorizzare
queste discipline tanto diverse tra loro nella forma quanto complementari
nell’essenza.
Un interesse della Maison francese nei
confronti delle espressioni culturali a tuttotondo, che proprio in questi
giorni abbraccia la settima arte, summa esemplificativa di linguaggi, simboli,
visioni e interpretazioni: un tripudio di segni e significati che riassumono
un’epoca con tutte le sue istanze valoriali più profonde e radicate. In occasione
del Festival Internazionale del Film di Roma (9-17 novembre 2012), infatti, la Maison celebra, all’interno del suo
spazio capitolino – lo Spazio Etoile -, i vincitori della seconda edizione di Journeys Awards, il concorso
appositamente indetto da Louis Vuitton e volto a scoprire – e promuovere -
giovani talenti dell’arte cinematografica, provenienti da tutto il mondo. Lanciato
a gennaio nell’ambito dell’apertura della Maison Roma Etoile e realizzato con
la collaborazione di Luca Guadagnino,
Louis Vuitton ha chiamato i giovani ad
esprimere la propria creatività con dei cortometraggi incentrati sul tema dell’incontro, che, destino vuole, fortemente legato al
valore fondante della Maison qual è il viaggio.
Un
viaggio inteso nel suo spirito più profondo, che trova sublimazione d’essere
proprio nel momento dell’incontro, interpretato come la conoscenza di luoghi,
persone, oggetti e, primariamente, di se stessi. Viaggiare, quindi, per incontrare e conoscere.
Per spingersi oltre la cortina di ferro delle
apparenze e arrivare a toccare l’aspetto più autentico della realtà e
dell’esistenza umana: un’esperienza infinita e senza limiti, perché il sapere
non sarà mai completo. Con i giusti occhi e l’adeguata curiosità, vi sarà sempre qualcosa da scoprire, vedere
e capire. Nulla è finito e tutto può
essere sublimato nelle sue sfumature più veritiere e preziose. L’importante
è dotarsi della giusta predisposizione,
connubio d’intraprendenza, desiderio e stimolo: in altre parole, essere aperti all’esperienza e a mettersi in
gioco - oltre che in discussione - per vivere appieno un momento di confronto
dall’alto tasso formativo. Solo così si rimarrà incantati dal fascino dell’incontro
e dal suo effetto profondo e duraturo.
Partendo da questi presupposti, i
giovani registi - con 250 cortometraggi,
provenienti da più di 40 Paesi – hanno mostrato che cosa rappresenti per
loro l’esperienza di un incontro. Come
prende vita, il luogo in cui prende forma, le sensazioni che è in grado di
suscitare, quello che si prova in quel preciso istante e, dulcis in fundo, cosa ci portiamo dietro da esso: questi sono solo
alcuni degli aspetti affrontati negli elaborati e che denotano la forza
dirompente di un incontro, in grado di rapire gli animi e traghettarli in un
non-luogo fatto di esperienza. Ecco quindi dispiegarsi la poesia, la magia e l’emozione di un momento così caratterizzante
la nostra vita, semplice e ordinario se considerato nella sua apparenza, ma
estremamente formativo se inteso e colto nella sua essenza valoriale.
La
giuria di Journeys Awards, composta da Luca Guadagnino, Zoe Cassavetes, Nadine
Labaki, Young-Joo Byun e Emanuelle Guillon, Direttore della Comunicazione
Advertising e Digital Louis Vuitton, ha selezionato 10 filmati finalisti, visibili su www.journeysawards.com,
www.youtube.com/louisvuitton
e in proiezione presso lo Spazio Etoile Louis Vuitton di Roma. In particolare, Luca Guadagnino, in qualità di presidente
di giuria, ha assegnato due premi da 25.000 $: il primo, il Premio della Giuria, a "The Sun and the Moon"
di Yukinori Makabe (Giappone), il racconto di un’eclisse di sole e il ricordo
di un incontro speciale; mentre il
secondo, il Premio del Pubblico a "Share" di Alexis Willis
(Francia), due vite diverse in luoghi differenti, accomunate dalle medesime
sensazioni. Infine, una menzione
speciale della Giuria è stata assegnata a "Prank" di Jordan
Schiele (US), un’oscura scoperta, l’ingenuità e la perdita dell’innocenza.
Spazio
Etoile
Aperta
a gennaio 2012, la Maison Louis Vuitton Roma Etoile in Piazza San Lorenzo in
Lucina riprende il nome di uno degli spazi più cari ai romani: l’emblematica
sala cinematografica “Etoile”.
Con un occhio di riguardo al prestigioso passato del luogo, che fu la prima
sala cinematografica della città, Louis Vuitton lo ha riportato in vita
realizzando un negozio unico al mondo.
Circondato dalle più belle creazioni
della Maison, un piccolo cinema di 19
poltronissime offre ai visitatori la possibilità di assistere a proiezioni di
cortometraggi d’autore su grande schermo, con una programmazione periodica,
varia e selezionata intorno a tematiche ben precise. Un omaggio alla
capitale del cinema e alle leggende che Roma, l’“Hollywood sul Tevere”, ha saputo creare nel tempo.
Louis
Vuitton
Fondato
a Parigi nel 1854, Louis Vuitton è sempre stato sinonimo dell’arte del viaggio. Gli iconici bauli e valigie della
Maison hanno accompagnato incredibili viaggi attraverso i secoli. Con l’arrivo
nel 1997 di Marc Jacobs, come
Direttore Artistico, Louis Vuitton ha esteso il proprio savoir-faire al
ready-to-wear, alle scarpe, agli accessori, agli orologi e gioielli,
disponibili esclusivamente nel network di negozi in più di 60 Paesi. www.louisvuitton.com
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