Di monografie dedicate alla moda e ai suoi
grandi nomi, si sa, ve ne sono innumerevoli. Antologie illustrate con
meravigliose immagini, corredate da precise didascalie - custodi di preziosi
segreti e curiosità - ripercorrono l’estro creativo di una Maison piuttosto che
di un’epoca, mettendone in evidenza i tratti caratterizzanti sotto forma di
particolari cifre stilistiche.
In questi giorni, tra gli scaffali di un
sì nutrito archivio illustrato, si è aggiunto un importante volume,
testimonianza di una delle pietre miliari della storia della moda. Si tratta,
infatti, della monografia dedicata a
Giuseppe Picone,
personalità di spicco, che ha segnato il panorama creativo italiano. Nato a Napoli nel 1926, l’artista-stilista
ha iniziato come ceramista, creando il personaggio icona del “pretino”, un omino stilizzato con il
tipico cappello da prete, destinato a divenire il marchio di riconoscimento del
suo stile e, più in generale, di Giuseppe Picone stesso, al punto da essere
ripreso e declinato in tutta la sua produzione artistica.
Nel
1958 apre a Roma uno studio-laboratorio, che, da subito, si pone come uno dei
punti di riferimento per quel magico periodo chiamato Dolce Vita. Importante e ricercato stampatore di
stoffe, Giuseppe Picone si orienta con
naturale dimestichezza nell’universo dei tessuti alla moda, complice una
manualità senza eguali, creando abiti eleganti e raffinati. A corollario, quasi
a sancire l’autenticità stilistica di simili creazioni, il suo marchio “Studio
Picone Roma”.
Grande estimatore della creatività
nordica, tra cui svetta su tutti Marimekko, Giuseppe Picone ha fortemente influenzato la scena del costume
italiano, contribuendo, come pochi altri ancora, allo sviluppo di quel fenomeno
che in seguito sarebbe stato definito “Made in Italy”, uno stile di vita
prima ancora che un insieme di abiti e accessori, caratterizzato da un’unicità
esemplare e da una sperimentazione inusuale di tecniche e lavorazioni.
Ingredienti fondamentali per una resa eccellente come quella della moda
italiana.
Nel corso della sua carriera stilistica,
ha partecipato a numerosi appuntamenti sia nazionali che internazionali,
venendo a contatto con le culture più disparate, continua forma d’ispirazione
per le sue interpretazioni visionarie.
Ora,
tutto questo e molto altro ancora, è ripercorribile in un libro, che riassume
la sua intera opera artistica, raccogliendo una ricca e stimolante selezione di
molte sue creazioni: dalle ceramiche ai motivi grafici stampati sulla stoffa,
ai disegni per prestigiose aziende giapponesi. Una summa enciclopedica d’immagini e testimonianze che illustrano ed
esprimono al meglio l’universo di Giuseppe Picone, rimandando a un’epoca fatta
di arte e cultura, dalle innumerevoli contaminazioni, dove le molteplici forme
espressive parlano di sé all’unisono, in un raro incontro di slanci e
motivazioni.
La monografia è stata curata da Sophie
Morichi e da Dominique Giroud, moglie di Giuseppe Picone e custode del suo
importante archivio. Intitolato “Archivio Studio Picone Roma”, il volume è
proposto sia in version italiana che inglese. Pubblicato da A&Mbookstore
Edizione, il libro è distribuito nelle più grandi librerie al prezzo di 50
euro.
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