giovedì 5 aprile 2012

ART & CULTURE_Henri Cartier-Bresson in mostra a Torino







Henri Cartier-Bresson: il fotografo della pazienza – l’attimo decisivo bisogna saperlo aspettare; il fotografo della geometria perfetta - magistrale l’armonia formale dei suoi scatti; il fotografo della discrezione – non s’intromette mai nelle scene che fotografa per non interferire con la scena madre, soggetto dell’obiettivo. Questo e molto altro trovano ora valorizzazione nella retrospettiva dedicata a mettere in mostra la sua importanza nella storia di una delle arti espressive per eccellenza – la fotografia: Henri Cartier-Bresson Photographe, dal 21 marzo al 24 giugno a Palazzo Reale a Torino. Esposte oltre 130 fotografie scattate fra i primi anni ’30 e la fine degli anni ’70, con cui raccontare il suo sguardo eccezionale sulla vita e i suoi protagonisti. Una mostra ambiziosa resa possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Henri Cartier-Bresson e la Magnum Photos. Definito a ragion veduta “l’occhio di un secolo”, a Cartier-Bresson va riconosciuto il plauso di aver anticipato numerosi archetipi fotografi che hanno segnato a loro volta la storia della fotografia di tutto il ‘900. La sua indubbia capacità di mettere a fuoco la realtà in ogni scatto si traduce nella magistrale abilità di cogliere i momenti decisivi, la spontaneità delle vicende quotidiane nel loro manifestarsi, la fugacità degli eventi, cristallizzandoli nel loro essere eterno. Celeberrima la sua frase “Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento”: poche semplici parole che racchiudono lo spirito e la cifra stilistica di Cartier-Bresson. Ha immortalato eventi di portata storica nel loro evolversi - le manifestazioni politiche a Parigi negli anni ’50, il funerale di Gandhi in India, i campi di deportazione di Dessau – così come le storie quotidiane delle piazze di paese, la spensierata allegria dei bambini per strada o la spregiudicatezza di prostitute sorridenti. Questi e infiniti altri i temi che hanno costellato la sua lunga carriera e ora ammirabili a Torino, prefigurando l’emozione concomitante allo scatto, chiave di volta per leggerne e interpretarne l’armonia eterna. Perché come diceva Catier-Bresson “la bellezza di una fotografia sta nel momento dello scatto”.

Henri Cartier-Bresson Photographe
Palazzo Reale – Torino, 21 marzo – 24 giugno 

Nessun commento:

Posta un commento