venerdì 10 febbraio 2012

STYLE_Wrap dress











Avete presente quel meraviglioso vestito dalla foggia simile a una chiccosa vestaglia che esalta la figura femminile, mettendo in risalto i punti giusti e restando morbido dove serve? E la cui allacciatura in vita permette di stringerlo quanto vogliamo, lasciandoci massima libertà nel decidere come portarlo? Penso che abbiate capito di cosa sto parlando…si tratta del celeberrimo wrap dress, portato nell’Olimpo della moda dalla divina Diane Von Furstenberg, meravigliosa modella prima ed elegante stilista poi, attenta alle reali esigenze vestimentarie femminili. Bisogna volare fino agli anni ’70 per trovare i primi passi della stilista verso la creazione di quello che sarebbe poi divenuto un capo senza tempo, con quell’allure un po’ vintage ma dalla sempre attuale e inconfondibile sensualità, resa tale dalla semplicità delle forme. Le stesse che oggi come allora lo rendono insostituibile e immodificabile. Tutto inizia con dei piccoli esperimenti con il jersey e dei minuscoli scaldacuore da ballerina classica. Incitata dall’incontro con un’altra Diane (Vreeland, storico direttore di Vogue America) - che la incoraggia a liberare le donne di tutto il mondo da gonne a ruota e corsetti strutturati in favore di uno stile disinvolto e informale come il suo - la stilista decide di applicare il principio della chiusura incrociata anche agli abiti: il successo è enorme e immediato, tanto che nel 1975 vende ben 5 milioni di abiti a portafoglio, finendo immortalata sulle copertine di Newsweek e del Wall Street Journal che ne celebrano una popolare rivoluzione creativa, riuscita prima soltanto a Coco Chanel. Sulla scia di un simile trionfo, nel 2009 realizza una capsule collection che ripropone una selezione di stampe vintage – maculati, disegni tribali e grafici – del celeberrimo wrap dress. Fiera del suo lavoro, afferma “disegno abiti per la donna che ama essere donna”. E come darle torto! È sufficiente guardare la forma e la funzione della celeberrima vestaglietta per capire che si tratta di una sincera convinzione divenuta realtà. Ogni centimetro di stoffa è calibrato per esaltare la figura femminile, accompagnandola nella sua sinuosità con una raffinata eleganza senza eguali. Nel suo aspetto sensuale quest’abito riesce però a mantenere garbo e grazia formali, requisiti che in molti casi vengono invece sacrificati in favore di un femminismo annunciato. E invece no, nella nostra adorata vestaglietta convivono armonici, corali nella sostanza e distinti nell’identità apparente. Al momento di acquistare un wrap dress meglio optare per uno in jersey, il tessuto originale utilizzato da Diane Von Furstenberg e sicuramente il materiale migliore per mettere in risalto le curve; se si vuole essere originali, da valutare sono le stampe fantasia che compensano la natura eterna del capo; da abbinare sia a stivali che a tacchi a spillo, dandogli ogni volta un’anima nuova

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