Un parterre di
grandi personaggi ieri sera alla Triennale di Milano per presentare
ufficialmente il libro Design & Moda – Progetti, Corpi, Simboli,
Giunti Editore – Ottagono. Gillo
Dorfles, Elio Fiorucci, Oliviero Toscani e Franca Sozzani (di cui si è ascoltata un’intervista registrata),
ognuno dal canto loro, hanno spiegato cosa rappresentano la moda e il design
nonché le possibili forme di dialogo. Dalla viva voce di chi ha vissuto in
prima linea la storia – e, quindi, l’evoluzione – del costume è stato possibile
ripercorrere uno spaccato del tempo, ossia un passato sempre più chiave di
volta per comprendere il futuro. E così, se Gillo Dorfles ha posto l’accento
sul fatto che la moda sia design e che, di diritto, caratteristiche quali la
progettazione, la corporeità e il simbolismo (come enunciato dal sottotitolo
del libro), siano parte imprescindibile di una sua completa comprensione, Elio
Fiorucci ha ribadito il concetto secondo il quale ciascuno si deve vestire come
meglio ritiene e, soprattutto, come si sente maggiormente a suo agio,
oltrepassando il limitativo concetto di “code”, sempre più corsia di
incanalamento verso l’omologazione e l’assenza di libertà. A chiosa, l’intervento
di Oliviero Toscani, per il quale, oggigiorno, sempre più persone hanno bisogno
di sembrare piuttosto che di essere, e, quindi, l’importanza di vivere il
futuro immaginando.
A completare l’incontro,
gli interventi di Giovanni Maria Conti,
autore della pubblicazione, Eleonora
Fiorani, Aldo Colonetti e Arturo
Dell’Acqua Bellavitis.
Design e moda è il terzo volume della collana
Giunti - Ottagono dedicata al made in Italy.
Dall’abitare (Design in Italia,
2010) al cibo (Design in cucina, 2012), si arriva dunque alla moda,
intesa come attività progettuale legata a tradizioni artigianali ma anche alla
ricerca tecnologica più sofisticata, a processi produttivi, materiali e
distretti manifatturieri specifici.
È un viaggio che l’autore, Giovanni Maria Conti, compie alla
scoperta degli artigiani, dei designer, delle fabbriche e degli stilisti
italiani, ma anche di coloro che da tutto il mondo vengono qua per far
realizzare le proprie idee. Da quest’accurato itinerario attraverso il
territorio, la storia e la fotografia del nostro Paese emerge un’unità di pensiero
e azione difficilmente replicabile altrove, un punto di forza ineguagliabile.
Il libro si apre con un contributo di Franca Sozzani, che
associa alla documentazione quotidiana messa in atto dal sistema Vogue la
capacità di andare al di là della cronaca e di cogliere l’essenza di qualsiasi
fenomeno, ovvero ciò che rimane rispetto alle novità che il mondo offre tutti i
giorni. Un’esperienza e un pensiero insostituibili.
Il primo capitolo - dedicato a “Il territorio della moda italiana”
e articolato in Storia, Industria, Distribuzione - racconta
l’evoluzione dal capo su misura all’abbigliamento in serie, senza dimenticare
mai la qualità artigianale, vero filo conduttore di tutto il sistema.
“I luoghi del quotidiano” – secondo capitolo, diviso in Corpo,
Città, Lavoro, Sport - costituisce l’orizzonte simbolico e antropologico
della possibilità di rinnovare i prodotti della moda guardando al di fuori delle tradizionali esperienze: è
nella commistione dei generi e delle specie che nasce l’innovazione.
L’“Atlante”, parte centrale del libro, è introdotto da tre
approfondimenti dedicati ai Modi della moda - in sostanza i nuovi
paradigmi da inizio Novecento ai giorni nostri, parafrasando un famoso libro di
Gillo Dorfles; ai Signori della moda, ovvero ai protagonisti – sarti,
stilisti, designer, artigiani, industriali - al centro di ogni cambiamento;
all’Innovazione, in particolare ai materiali, alle forme e alla cultura.
Il corpo centrale dell’“Atlante” non ha un andamento strettamente
cronologico in quanto raccoglie, all’interno delle tre grandi categorie del
sistema moda - Abbigliamento, Capospalla, Accessorio - una serie di
esperienze paradigmatiche: dal capo fatto in casa a immagini di riviste, dalla
grande serie alla modella che ha trasformato l’identità e l’immagine di un
prodotto; il tutto per dimostrare che la moda è un’attività “onnivora”, ovvero
trasforma ogni cosa che incontra.
Infine, l’“Immagine della moda”; in sostanza come l’Illustrazione,
la Fotografia, il Design e l’Architettura siano parte
integrante del progetto-moda: discipline e competenze senza le quali essa non
sarebbe in grado né di esistere né di svilupparsi nel mercato globale. Per
queste ragioni, il capitolo “Narrare per immagini”, dedicato alla
fotografia, è illustrato esclusivamente dai lavori di Oliviero Toscani, uno dei
pochi fotografi a raccontare la moda all’interno delle trasformazioni sociali,
dagli anni Sessanta a oggi.
Design &
Moda – Progetti, Corpi, Simboli
di Giovanni Maria Conti, a cura di Aldo Colonetti
introduzione di Franca Sozzani
Giunti Editore – Ottagono
224 pagine, 39 €
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