giovedì 16 ottobre 2014

BOOK_Design e Moda



Un parterre di grandi personaggi ieri sera alla Triennale di Milano per presentare ufficialmente il libro Design & Moda – Progetti, Corpi, Simboli, Giunti Editore – Ottagono. Gillo Dorfles, Elio Fiorucci, Oliviero Toscani e Franca Sozzani (di cui si è ascoltata un’intervista registrata), ognuno dal canto loro, hanno spiegato cosa rappresentano la moda e il design nonché le possibili forme di dialogo. Dalla viva voce di chi ha vissuto in prima linea la storia – e, quindi, l’evoluzione – del costume è stato possibile ripercorrere uno spaccato del tempo, ossia un passato sempre più chiave di volta per comprendere il futuro. E così, se Gillo Dorfles ha posto l’accento sul fatto che la moda sia design e che, di diritto, caratteristiche quali la progettazione, la corporeità e il simbolismo (come enunciato dal sottotitolo del libro), siano parte imprescindibile di una sua completa comprensione, Elio Fiorucci ha ribadito il concetto secondo il quale ciascuno si deve vestire come meglio ritiene e, soprattutto, come si sente maggiormente a suo agio, oltrepassando il limitativo concetto di “code”, sempre più corsia di incanalamento verso l’omologazione e l’assenza di libertà. A chiosa, l’intervento di Oliviero Toscani, per il quale, oggigiorno, sempre più persone hanno bisogno di sembrare piuttosto che di essere, e, quindi, l’importanza di vivere il futuro immaginando.
A completare l’incontro, gli interventi di Giovanni Maria Conti, autore della pubblicazione, Eleonora Fiorani, Aldo Colonetti e Arturo Dell’Acqua Bellavitis.

Design e moda è il terzo volume della collana Giunti - Ottagono dedicata al made in Italy.
Dall’abitare (Design in Italia, 2010) al cibo (Design in cucina, 2012), si arriva dunque alla moda, intesa come attività progettuale legata a tradizioni artigianali ma anche alla ricerca tecnologica più sofisticata, a processi produttivi, materiali e distretti manifatturieri specifici.
È un viaggio che l’autore, Giovanni Maria Conti, compie alla scoperta degli artigiani, dei designer, delle fabbriche e degli stilisti italiani, ma anche di coloro che da tutto il mondo vengono qua per far realizzare le proprie idee. Da quest’accurato itinerario attraverso il territorio, la storia e la fotografia del nostro Paese emerge un’unità di pensiero e azione difficilmente replicabile altrove, un punto di forza ineguagliabile.
Il libro si apre con un contributo di Franca Sozzani, che associa alla documentazione quotidiana messa in atto dal sistema Vogue la capacità di andare al di là della cronaca e di cogliere l’essenza di qualsiasi fenomeno, ovvero ciò che rimane rispetto alle novità che il mondo offre tutti i giorni. Un’esperienza e un pensiero insostituibili.
Il primo capitolo - dedicato a “Il territorio della moda italiana” e articolato in Storia, Industria, Distribuzione - racconta l’evoluzione dal capo su misura all’abbigliamento in serie, senza dimenticare mai la qualità artigianale, vero filo conduttore di tutto il sistema.
I luoghi del quotidianosecondo capitolo, diviso in Corpo, Città, Lavoro, Sport - costituisce l’orizzonte simbolico e antropologico della possibilità di rinnovare i prodotti della moda guardando al di fuori delle tradizionali esperienze: è nella commistione dei generi e delle specie che nasce l’innovazione.
L’“Atlante”, parte centrale del libro, è introdotto da tre approfondimenti dedicati ai Modi della moda - in sostanza i nuovi paradigmi da inizio Novecento ai giorni nostri, parafrasando un famoso libro di Gillo Dorfles; ai Signori della moda, ovvero ai protagonisti – sarti, stilisti, designer, artigiani, industriali - al centro di ogni cambiamento; all’Innovazione, in particolare ai materiali, alle forme e alla cultura.
Il corpo centrale dell’“Atlante” non ha un andamento strettamente cronologico in quanto raccoglie, all’interno delle tre grandi categorie del sistema moda - Abbigliamento, Capospalla, Accessorio - una serie di esperienze paradigmatiche: dal capo fatto in casa a immagini di riviste, dalla grande serie alla modella che ha trasformato l’identità e l’immagine di un prodotto; il tutto per dimostrare che la moda è un’attività “onnivora”, ovvero trasforma ogni cosa che incontra.
Infine, l’“Immagine della moda”; in sostanza come l’Illustrazione, la Fotografia, il Design e l’Architettura siano parte integrante del progetto-moda: discipline e competenze senza le quali essa non sarebbe in grado né di esistere né di svilupparsi nel mercato globale. Per queste ragioni, il capitolo “Narrare per immagini”, dedicato alla fotografia, è illustrato esclusivamente dai lavori di Oliviero Toscani, uno dei pochi fotografi a raccontare la moda all’interno delle trasformazioni sociali, dagli anni Sessanta a oggi.

Design & Moda – Progetti, Corpi, Simboli
di Giovanni Maria Conti, a cura di Aldo Colonetti
introduzione di Franca Sozzani
Giunti Editore – Ottagono

224 pagine, 39 €

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