Italia
come Paese capace di creare bellezza diffusa, catalizzatore di eleganza e
senso dello stile. Italia come culla
di eccellenze ideatrici e produttive di unicità riconosciute come tali a
livello universale. Il Belpaese per antonomasia, detentore di storia, cultura, civiltà. Le arti - e il concetto di arte stesso – si
declinano in un’italianità che, di diritto, vanta una tradizione prestigiosa,
comun denominatore di un passato che si irradia nei secoli e, grazie al quale,
sviluppare una visione prospettica sul futuro. Una tradizione protagonista di
numerosi encomi, l’ultimo dei quali, secondo un mero ordine cronologico, è
rappresentato dalla mostra “The Glamour of
Italian Fashion. 1945-2014”, visitabile fino al 27 luglio prossimo presso il Victoria & Albert
Museum di Londra. Protagonista,
l’alta moda italiana, ossia il made in Italy: un concetto che si spinge aldilà di semplici abiti e accessori per
abbracciare un universo di significati che attiene a un insieme di bellezza,
quintessenza di materiali, forme, tagli e, soprattutto, creatività, maestria
sartoriale e senso dello stile.
Disegni,
abiti, immagini di celebrità, che hanno indossato capi, accessori e gioielli
(progenitori dei contemporanei testimonial), si fanno portatori di un fenomeno
di culto senza precedenti come quello del made in Italy, raccontando la storia dell’eleganza
italiana, di come si sia sviluppata e abbia influenzato la storia dal secondo
dopoguerra ad oggi, fino a diventare un emblema di imprenditorialità e di stile
universali.
Una
mostra che non si limita a celebrare e spettacolarizzare la moda, bensì
ricostruisce quasi settant’anni di storia, contrassegnati da valori che hanno permeato la società e la cultura.
Scrupolose ricerche negli archivi storici e nelle maison dei couturier validano
il tracciato ideale di un percorso
creativo - e non solo - che vede la luce con il coraggio e la lungimiranza di
personaggi del calibro delle Sorelle Fontana, di Mila Schön
e del celeberrimo Giovanni Battista Giorgini al quale si deve la nascita del moderno concetto di sfilata
di moda nella Sala Bianca di Palazzo Pitti (correva l’anno 1951!).
Un volo pindarico sul bello e ben fatto italiano, con la
messa in evidenza di tutte le implicazioni stilistiche e sociali, a validazione
che la moda è sempre stata la chiave di lettura delle istanze valoriali e
culturali di un preciso contesto storico.
Un viaggio per tappe, che scandisce i
decenni lo scorrere del tempo sulle note dell’eleganza e dello stile. E così, attraversando gli anni ’80 di
Giorgio Armani, Fendi, Gianfranco Ferré, Gucci, Missoni, Prada, Emilio Pucci,
Gianni Versace e Dolce & Gabbana, si arriva ai giorni nostri, agli anni
Zero, con i nomi di Giambattista Valli, Fausto Puglisi, Stella Jean e la coppia
Maria Grazia Chiuri - Pier Paolo Piccioli della maison Valentino. Non
semplici nomi, ma note evocatrici di un mondo affascinante e magico, tanto
reale quanto onirico, dove poter sognare e dare vita alle ambizioni.
A corollario degli abiti esposti, le immagini e le testimonianze di numerose
celebrità, tra cui Audrey Hepburn
con Salvatore Ferragamo - del quale sono in mostra quattro paia di
calzature – ed Elizabeth Taylor,
grande estimatrice dei gioielli Bulgari, partner della mostra. E per i
giorni nostri, filmati ed interviste ai protagonisti che documentano l’eccellenza nei vari settori: dal
tessile pregiato alla maestria sartoriale, connubio ineludibile per la
creazione di tendenze e di moderne strategie di comunicazione. Un concetto di filiera che contribuisce al
successo della creatività italiana oltre i confini nazionali, arrivando a una
dimensione che annulla ogni limitazione territoriale e pone la moda italiana
come unica chiave di riconoscimento ovunque ci si trovi.
“The Glamour of Italian Fashion. 1945-2014”
fino
al 27 luglio 2014
Victoria
& Albert Museum, Londra
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