“Il significato di un viaggio è nel suo percorso. E
anche nel suo arrivo”.
Non esiste un viaggio se questo non può essere raccontato. E non
esiste un viaggio senza un fotografo che lo racconti.
Questo fotografo, per l’Umbria, è Steve McCurry che con le sue esperienze di viaggio
in questa meravigliosa e magica terra ha nella sintesi delle sue immagini il
dono di comunicare emozioni e realtà,
valori e aspetti del passato, del presente e del futuro.
Le immagini di Steve McCurry sull’Umbria,
per lo più inedite, e altre provenienti dal suo archivio personale, sono il
contenuto della mostra “Sensational Umbria”, visitabile a Perugia fino al
5 ottobre 2014.
Queste raccontano una terra ricca di tempo, orgogliosa di un’esperienza millenaria e di
genti che qui hanno vissuto e operato nonché di coloro che l’hanno visitata.
Un’esplorazione per immagini che molto dice e altrettanto evoca, donando una
chiave di lettura inedita e profonda dell’identità umbra, racchiusa nella
veridicità dei propri valori.
La mostra, promossa e organizzata dalla
Regione Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia, è allestita negli spazi dell’Ex
Fatebenefratelli appena recuperati e inaugurati per l’occasione: una
location che valida ulteriormente lo spirito autentico dell’esposizione,
enfatizzandone il valore e l’ispirazione sottesi. A fare da appendice, una serie di immagini trovano spazio nel Museo di
Palazzo Penna, nella Sala delle Lavagne di Beuys.
Steve
McCurry da più di trent’anni è una delle voci più rappresentative della
fotografia contemporanea, con decine di copertine di riviste e libri, oltre una
dozzina di pubblicazioni e innumerevoli mostre in tutto il mondo.
Nato in un sobborgo di Philadelphia,
in Pennsylvania, McCurry studia cinema alla Pennsylvania State University,
prima di lavorare per un giornale locale. Dopo alcuni anni trascorsi come
freelance, intraprende il primo di una lunga serie di viaggi in India.
Portandosi dietro una valigia con pochi vestiti e qualche rullino, percorre il
subcontinente, esplorandolo il Paese con la sua macchina fotografica.
Dopo
diversi mesi attraversa il confine con il Pakistan dove incontra un gruppo di
rifugiati provenienti dall’Afghanistan che lo aiuta ad attraversare
illegalmente, proprio mentre, a causa dell’invasione dei russi, le frontiere
venivano chiuse ai giornalisti occidentali. Con indosso gli abiti tradizionali,
la barba lunga e i lineamenti segnati dalle condizioni climatiche dopo
settimane trascorse a stretto contatto con i Mujaheddin, McCurry ha mostrato e
testimoniato le prime immagini del conflitto in Afghanistan, pubblicate poi in
tutto il mondo, rivelando il volto umano di una guerra.
Da allora McCurry ha
continuato a realizzare immagini mozzafiato in giro per il mondo. Il suo lavoro spazia dai conflitti alle
culture in via di estinzione, dalle antiche tradizioni fino al mondo
contemporaneo. Nonostante tutto mantiene sempre l’elemento umano,
universalmente riconosciuto nel suo scatto più celebre “La ragazza afgana”: un’immagine dalla dirompente forza evocativa e
comunicativa.
Nell’arco della sua carriera, McCurry ha
ricevuto alcuni dei più prestigiosi premi del settore, tra cui la Robert
Capa Gold Medal, il National Press Photographers Award, ed è stato
vincitore di quattro primi premi del World Press Photo nello stesso
anno, evento senza precedenti.
Sensational Umbria
Fino
al 5 ottobre 2014
Spazi
Ex Fatebenefratelli e Museo di Palazzo Penna, Perugia
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