Nome
dal suono tedesco, ma Stuart Weitzman è nato a New York dove tuttora
vive per la metà del suo tempo, trascorrendo il restante a Elda, nella zona di
Alicante in Spagna, dove produce le sue seicento paia di scarpe all’anno, tanto
da essere diventato “Don Stuart Weitzman”, massimo titolo d’onore spagnolo
conferitogli per il contributo che con la sua attività dona all’industria
calzaturiera iberica.
Figlio d’arte, Weitzman ha preso le redini
dell’attività paterna insieme al fratello maggiore a soli ventiquattro anni,
alla morte del padre Seymour, complice l’innata passione per la calzatura e la
preparazione imprenditoriale ottenuta con gli studi in economica alla Wharton
School of Business. Figura originale ed
eclettica, Weitzman oltre a essere un talentuoso designer e un abile
modellista, è anche un oculato imprenditore. Sin da subito, la scarpa di lusso si rivela il suo
obiettivo, con una predilezione per il red carpet, ma senza discriminare, al
contempo, le donne normali, celebrandole come dive, complice un paio delle sue
meravigliose stiletto. Se infatti il suo nome è legato a grandi successi
mediatici come il sandalo in platino e
sessantaquattro carati di diamanti indossato da Laura Elena Harring (l’attrice
di Mulholland Drive) agli Oscar del 2002 (battuto poi all’asta per beneficenza
e immortalato in un francobollo del governo spagnolo nel 2009), la sua produzione copre in realtà tutte le
tipologie di calzature, dalla ballerina ai cuissard, con un’attenzione
particolare al comfort e alla vestibilità qualunque sia il modello e l’altezza.
Amante
di virtuosismi come i tacchi scolpiti, realizzati spesso con materiali inusuali
come il cromo, l’acciaio e il bambù, Weitzman
si distingue per il mix innovativo delle materie utilizzate, dalle pelli di
rettile colorate, come il pitone dipinto a mano, alla seta, al pizzo, alla
rete di alluminio, alla carta da parati e al vinile (nel 1982 le sue
décolletées Cenerentola, in plastica trasparente, vendettero oltre settantamila
paia).
Tra
i modelli must del passato si trovano anche le décolletées Sheer Delight con ricami e merletti nonché i modelli disegnati negli anni ’80, tra i
quali la rivisitazione di una linea di scarpe da sera resa famosa da Delman e
Levine negli anni ’50 con esemplari tempestati di cristalli Swarovski. Segue
poi la notorietà guadagnata con le
calzature rétro rispolverate negli anni ’90, con la reintroduzione di
décolletées e stivali con tacchi “Luigi”, fino alla rivisitazione della pump anni ’60 a tacco basso e punta quadra del 1995.
Al
brand, inoltre, va riconosciuto il plauso di aver creato un mercato per le scarpe da sposa, offrendo un’ampia gamma di
modelli decorati con dettagli in pizzo , satin e strass. Oltre alle due
collezioni stagionali e alla linea “bridal”, Weitzman dedica alla notte degli Oscar e alle celebrities estimatrici
delle sue creazioni (tra le altre Angelina Jolie, Eva Mendez, Eva Longoria,
Kate Winslet) modelli speciali e unici. Tra questi, la scarpa-gioiello del 2006 realizzata utilizzando preziosi orecchini
con rubini, zaffiri e diamanti appartenuti a Rita Hayworth. Una volta
l’anno, inoltre, Weitzman coinvolge le clienti più famose in una serata di
beneficenza da lui organizzata, la Celebrity Breast Cancer Auction, in cui
mette all’asta modelli in raso bianco decorati o semplicemente firmati di
persona da ogni attrice.
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