Un
sodalizio che ha dato vita a una delle storie imprenditoriali e creative più
importanti del made in Italy quello tra Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, leggendario
coututier dell’omonima Maison, il primo, e mente manageriale il secondo. Un
connubio di visioni, ispirazioni e confronti che ora si svela in un libro, “Memories”,
in cui Giammetti si racconta e racconta
per immagini, ripercorrendo l’ascesa di Valentino oltre che le evoluzioni di
un’epoca in termini di moda, costume e società. Un viaggio che si spinge ben oltre i confini del fashion fine a se
stesso per esplorare la storia di una Maison e soprattutto di una vita. Il
tutto attraverso le pagine di un volume
fotografico di grande formato, composto solo ed esclusivamente da scatti
realizzati da Giammetti stesso, corredati da introduzioni ai quattro capitoli
che lo compongono. Un’avventura per
immagini, un diario che illustra con la magia e la forza evocativa delle
fotografie capitoli di vita privata e lavorativa, che si intersecano con uno
sfavillante scenario sociale lungo cinquant’anni e costellato di cambiamenti
radicali. Oltre 57mila le fotografie
di Giammetti passate in rassegna per arrivare a un editing finale che
riassumesse quello che la Maison ha rappresentato sotto molteplici punti di
vista. Foto reali e vissute, dalle quali
trapelano emozioni e suggestioni: nulla è costruito, bensì tutto quello che
trova spazio nel volume sa di realmente accaduto. E forse è proprio questo il
segreto che attrae l’attenzione e la curiosità di chiunque sfogli il volume. Vi è di tutto: dai backstage delle sfilate
alla preparazione delle collezioni, dai momenti di socialità ai viaggi,
passando per le mostre, i personaggi, le dimore, i cani e gli amici. E
proprio a questi ultimi è dedicata “The
Tribe”, la sezione del libro in cui vengono celebrate le persone care che
negli anni li hanno accompagnati, influenzandone lo stile e le visioni o
semplicemente condividendo attimi speciali e indimenticabili.
Scatto
dopo scatto sfilano volti noti, icone di bellezza, donne dal fascino unico.
Come nel capitolo “Society” dove
trovano spazio le muse della Maison: Marie-Hélène de Rothschild, Jacqueline
Kennedy Onassis, Lee Radziwill, Andy Warhol, sono solo alcuni dei nomi
presenti.
Il volume diviene così oltre che un racconto
romanzato del loro sodalizio, un modo per capire un’epoca o, meglio, il
susseguirsi di tendenze e fenomeni di costume e sociali differenti. È come
compiere un volo pindarico sulla seconda metà del secolo scorso, passando dalla
raffinatezza eterea degli anni ’60 al virtuosismo degli ’80 e arrivando al
glamour d Hollywood nonché alla moda intesa come consumo e sinonimo di
appartenenza degli anni ’90 e Zero.
Nessun commento:
Posta un commento