Le City Bags di Louis Vuitton
si raccontano in un incredibile volume,
edito Rizzoli NY e in vendita dal mese di ottobre. Una storia naturale è il
fil rouge del libro, che unisce un approccio unico e affascinante ad un gioco
quasi scientifico sulle forme iconiche. Protagoniste
le borse simbolo della Maison, che hanno attraversato con la loro allure
l’intero XIX secolo e, ancora oggi, sono la linea di accessori più riuscita
della storia della moda. Il loro eclatante successo infatti, ha contribuito
in misura determinante a fare di Louis Vuitton sinonimo di lusso contemporaneo.
La
versatilità è la loro caratteristica principale. Discendenti dei bagagli a mano
riposti all’interno di quei bauli e wardrobe che rappresentavano l’immagine del
Malletier, nel giro di un secolo o poco più
si sono diversificate per adattarsi
a ogni esigenza della donna moderna. I modelli contemporanei sono un elemento fondamentale del guardaroba
femminile e i loro nomi sono diventati ormai familiari: Speedy, Papillon, Alma, Lockit, Noé, Bucket, Neverfull, Sac Plat e
Pochette.
Ammiccando ai tentativi novecenteschi di
categorizzazione dei prodotti di design industriale, il volume ripercorre l’evoluzione delle city bag ispirandosi all’antica
classificazione scientifica di piante e animali. La genealogia dei diversi modelli è esplorata fino
a identificarne i
diretti “antenati” nei quattro bagagli a mano Steamer Bag, Vanity Case, Alzer e
Keepall.
Ogni membro delle “famiglie” così individuate è descritto
ed esaminato nel dettaglio,
dai primi esemplari storici alle più ambite creazioni contemporanee.
L’opera
offre la più completa genealogia dell’universo delle city bag Louis Vuitton e
dimostra come le ambiziose collaborazioni artistiche intraprese negli ultimi
vent’anni ne abbiano accelerato l’evoluzione in un’esplosione multiforme.
Due le edizioni: una per le librerie e una
per le boutique del marchio (compresa la sezione shop on line), rigorosamente
in versione deluxe. Quest’ultima, come i classici libri di Storia Naturale, viene
presentata in un cofanetto in tela carta marmorizzata
e undici tavole
illustrate.
SOMMARIO
PARTE I: GENESI
In principio Saggio di Florence Müller
Antenati comuni: The Vanity, The Alzer,
Steamer e Keepall
Nell’intimità: la borsa e l’identità
personale
Saggio di Jean-Claude Kaufmann
Florence Müller, francese, è una storica della moda. Laureata
presso l’École du Louvre e l’Institut d’art
et d’archéologie, ex direttrice e
curatrice dell’Union française des arts du costume dal 1987 al 1993, ha curato
numerose mostre in Francia e all’estero. Professore associato presso l’Institut
français de la mode, insegna cultura della moda storica e contemporanea. È
autrice di opere di riferimento sulla moda e lo stile.
Jean-Claude Kaufmann è un sociologo francese.
Si interessa alle
problematiche legate alla vita quotidiana, e in particolare ai legami con il
concetto di identità.
I suoi contributi sono riconosciuti fondamentali
per il
rinnovamento di tutta l’area di studi.
Nel quadro delle ricerche da lui
condotte per il CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique),
di cui fa
parte dal 1977, lavora anche sulla socializzazione e la soggettività in
collaborazione con il Centro di ricerca sui legami sociali dell’università
Paris Descartes.
Nel 2011 ha pubblicato Le sac. Un petit monde d’amour per
le edizioni Jean-Claude Lattès.
PARTE II: FAMIGLIE
Ritratti di Colombe Pringle
Capitolo I: Speedy/Papillon
Capitolo II: Alma/Lockit
Capitolo III: Noé/Bucket
Capitolo IV: Sac Plat/Neverfull
Capitolo V: Pochettes/Minaudières
Capitolo VI: Mutazioni
Mutagenesi Saggio di Ian Luna
CdG x LV di Rei Kawakubo
Conversazione con Yayoi Kusama con Isao Takakura e Mariko Nishitani
Conversazione con Takashi Murakami con Mariko Nishitani
Una specie invasiva: Louis Vuitton
in
Giappone Saggio di Mariko
Nishitani
Colombe Pringle è una giornalista anglo-francese.
Esordisce
come redattrice di moda presso la rivista “Elle”,
di cui sarà
vicecaporedattrice dal 1982 al 1986. Per tre anni è l’inviata de “Le film
français” al festival di Cannes.
Nel 1987 è nominata caporedattrice di “Vogue
Paris”,
prima di diventare corrispondente dall’estero per “L’Express” nel 1996.
In parallelo assume la direzione della rivista
di interior design “Maison
française”, fino al 2003.
Dal 2004 dirige il settimanale “Point de vue”. È
autrice
di Telle qu’Elle, 50 ans d’histoire des femmes à travers
le journal
Elle per le edizioni Grasset (1995)
e di una biografia di Roger Vivier
nella collana
“Mémoire de la mode” per le edizioni Assouline (1999).
Ha
recentemente collaborato per Rizzoli a una monografia dedicata a Roger Vivier
(2013).
Ian Luna è un critico che vive a New York. Autore di diversi libri di
architettura, design e moda, è editor e coautore
di Pharrel Williams: Places
& Spaces I’ve Seen (2012).
Tra le sue collaborazioni precedenti: Louis
Vuitton: Architecture and Interiors (2011) e Louis Vuitton: arte, moda e
architettura (2009); A Bathing Ape (2008) con Nigo®; Tokyolife: Art
and Design (2008) con Toshiko Mori; On the Edge: Ten Architects from
China (2007) con Yung Ho Chang; Retail: Architecture and Shopping (2005);
Immaginare Ground Zero: progetti e proposte per l’area
del World Trade
Center (Rizzoli, 2005) con Suzanne Stephens e New York: Architecture of
a City (2003). Ha insegnato urbanistica e storia dell’architettura alla
facoltà di Architettura e urbanistica del MIT e alla facoltà
di Architettura di
Yale ed è critico e corrispondente
per alcune testate in Cina e in Giappone,
tra cui l’edizione digitale e cartacea di “Studio Voice”, “High Fashion” e
“Tokion” Giappone.
Mariko Nishitani è una giornalista e redattrice di moda
che
vive tra Tokyo e Kyoto. Dal 1974 al 2012 ha lavorato come redattrice presso il
Bunka Publishing Bureau (BPB), un prestigioso gruppo editoriale giapponese di
moda. Corrispondente da Parigi per conto del BPB all’inizio della sua carriera,
è stata vicecaporedattrice di “Soen” (1994-1999), “High Fashion” (2001-2011) e
caporedattrice di “High Fashion Online” fino al 2012.
Ha curato diverse mostre
dedicate alla moda contemporanea, tra cui “Feel and Think: A New Era of Tokyo
Fashion” presso la Tokyo Opera City Art Gallery, nel 2011.
Tra le sue
pubblicazioni: Sotai-sei Comme des garçons
(“Il relativismo di Comme des
garçons”, 2012) e Fashion wa Katarihajimeta (“La moda incomincia a
parlare”, 2011), antologia critica di importanti marchi giapponesi
come A
Bathing Ape e Undercover. È docente presso l’università Kyoko Seika, dove
insegna storia della moda
e cultura popolare.
PARTE III: CODICI
Errare perfectum est Saggio di Deyan Sudjic
Laboratori, materiali e processi di produzione
Espressioni idiomatiche e proverbi
Deyan Sudjic è il direttore del Design Museum di Londra.
Rettore della facoltà di Arte, architettura e design della University of
Kingston di Londra, è stato critico d’architettura per il settimanale britannico
“The Observer” dal 2001 al 2005, caporedattore della rivista “Domus” dal 2000
al 2004, caporedattore e fondatore della rivista “Blueprint”. Nel 2002 ha
diretto e curato la biennale di Venezia.
È autore di numerose monografie sul
design, tra cui Rei Kawakubo & Comme des garçons (Rizzoli, 1990).
ILLUSTRAZIONI
E FOTOGRAFIE PRINCIPALI
Patrick Gries è un fotografo lussemburghese. Negli anni
Ottanta collabora con varie riviste d’arte e design a New York, e pubblica il
suo primo progetto documentario sulla Romania postcomunista nel 1990. Oggi
collabora con marchi di lusso, artisti e istituzioni di arte e design, tra cui
la Fondation Cartier e il Musée du quai Branly a Parigi.
Le sue fotografie
ritraggono contesti e realtà sociali
in mutamento e sono oggetto di mostre
internazionali
e di numerose raccolte. Ha da poco pubblicato Évolution,
in
collaborazione con Jean-Baptiste de Panafieu per
le edizioni Xavier Barral.
Martin Mörck è un artista e incisore norvegese che vive
tra la Svezia e Copenaghen. Dopo aver concluso gli studi d’arte, si è dedicato
alla tecnica dell’incisione sotto
la direzione di Arne Wallhorn delle Poste
svedesi. Il suo primo francobollo viene emesso in Svezia nel 1977. Da allora
lavora principalmente per le amministrazioni postali dei paesi nordici e di
numerose nazioni, tra cui Francia e Cina. Collabora regolarmente come
illustratore alla rivista britannica “Monocle” e alla danese “Euroman”. Ha
fondato la Beijing School of Engraving in collaborazione con le Poste cinesi.
Le sue incisioni e i suoi acquerelli sono stati pubblicati in prestigiose
riviste e in volume.
Martine Rupert è un’illustratrice francese. Vive tra Parigi
e Berlino e ha collaborato con le edizioni teNeues per
la collana “City
Journal”, Exacompta Clairefontaine
e con l’Institut du monde arabe. I suoi
disegni sono stati esposti al Consiglio d’Europa, alla sede del canale
televisivo franco-tedesco Arte e in gallerie d’arte di Ginevra e di Londra.
Nick Veasey è un fotografo britannico. Incomincia a
lavorare per la pubblicità e la televisione prima di dedicarsi alle radiografie
di oggetti. Ha realizzato numerose campagne pubblicitarie per marchi
internazionali e le sue opere sono state esposte al Victoria and Albert Museum
di Londra e all’Illinois Institute of Technology di Chicago, oltre a far parte
della British Collection of Photography. Il suo lavoro
è stato riconosciuto,
premiato e pubblicato in tutto il mondo.
LOUIS
VUITTON EDITORE
I libri e la scrittura hanno sempre
ricoperto un ruolo molto speciale nella storia di Louis Vuitton.
Gaston-Louis
Vuitton (1883-1970), nipote del fondatore,
fu grande amante di libri e
letteratura. Bibliofilo dichiarato, fonda ben tre società di bibliofili
intessendo una stretta trama di corrispondenze con editori, illustratori e
scrittori del suo tempo.
Nel 1914, quando viene inaugurato il nuovo negozio di
Louis Vuitton sugli Champs-Elysées, offre ai propri clienti un confortevole
salone di lettura e di corrispondenza.
Questa tradizione si perpetua oggi nelle
Maison Louis Vuitton di Parigi, Taipei, Hong Kong, Londra, Singapore, Roma
e
Venezia con le librerie Louis Vuitton che propongono una selezione di libri di
arte, moda, design, viaggio e cinema. Bibliofilo insaziabile Gaston-Louis
Vuitton era altrettanto appassionato di scrittura. La sua passione per la
tipografia lo condusse ad allacciare legami privilegiati con un ampio numero di
scrittori viaggiatori.
Dei legami unici, oggi testimoniati da pezzi
storici gelosamente conservati negli archivi della Maison,
come la Malle
Bibliotéque di Ernest Hemingway nella quale furono ritrovati dei carnet
manoscritti dal grande scrittore, o ancora la Malle-Bureau di Pierre Savorgnan
de Brazza nei cui cassetti segreti fu ritrovato un rapporto confidenziale
dell’esploratore del Congo.
Louis Vuitton fu inoltre un pioniere
nell’industria del lusso nel creare la propria casa editrice. Forti di un
catalogo
di sessanta titoli le Editions Louis Vuitton si concentrano attorno a
tre collezioni chiaramente devote al viaggio – guide, carnet e recensioni
letterarie – e collaborano in parallelo ad una serie di volumi sulla storia
della Maison.
Erede di questa tradizione eccezionale e avendo a cuore un’arte
secolare, Louis Vuitton ci invita oggi a un nuovo viaggio nell’universo della
scrittura.
SPECIFICHE
TECNICHE
400 PAGINE. 24 x 31 cm
500 immagini a colori: disegni specifici e
immagini da servizi fotografici, campagne pubblicitarie, documenti d’archivio.
Stampato in Italia.
Da settembre 2013 disponibile il video di
presentazione del libro su louisvuitton.com.
Allo stesso momento, Les Editions de La
Martinière proporrà una divertente applicazione per iPhone e iPad scaricabile
gratuitamente su App Store.
EDIZIONE
LIMITATA
Ottobre 2013
Edizione deluxe per le boutique
Louis Vuitton: il libro viene presentato in un cofanetto rilegato in tela
buckram, arricchi- to da 11 tavole illustrate.
125€
EDIZIONE
LIBRERIA
L’opera è pubblicata in francese per le
Éditions de la Martinière, in inglese per Rizzoli NY
e in italiano per Rizzoli
Italia.
90€
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