Nuova tappa nel viaggio del
retail targato Louis Vuitton. La Maison, infatti, ha aperto
le porte della Louis Vuitton Townhouse,
una nuova destinazione dello shopping urbano all'interno di Selfridges,
lo storico department store londinese.
Costruito
su tre piani, connessi da uno spettacolare ascensore, invita i
clienti a scoprire un innovativo
concetto retail, in cui modernità e tradizione, sorpresa e scoperta, dialogano.
L'architetto francese, basato in Giappone, Gwenaël
Nicolas, ha sviluppato un nuovo concept architettonico, la Townhouse, sofisticata
destinazione nello scenario contemporaneo. Entrando, i visitatori vengono catturati da una sorprendente struttura a spirale
che penetra all’interno dello storico edificio di Selfridges. La struttura si avvolge intorno ad un
ascensore circolare che collega i diversi universi Louis Vuitton, suggerendo
che il viaggio della Townhouse è destinato a proseguire verso l’alto. Il
breve tragitto nell’ascensore di cristallo rivela poi una sorpresa "da far
girare la testa" poiché inizia
lentamente a ruotare, insieme al movimento della spirale. Ogni viaggio
Louis Vuitton, in tal modo, per quanto breve, diviene sempre fonte
d’ispirazione.
La prima
impressione degli interni è di semplicità
e avanguardia. Ad un approccio più ravvicinato, ogni superficie rivela una patina, una texture; il pellame, la
pietra, il legno, ogni materiale ha un
piccolo effetto che rende più profonda la sua esistenza e qualità. Avvolto
in un’atmosfera dalle pareti in tessuto stratificato, il Piano Terra rivela la nuova collezione di pelletteria, accessori e
articoli da viaggio. Opere d’arte in vetro lavorato diventano il fondale
mozzafiato per le collezioni di pelletteria Louis Vuitton che comprendono le
city bag, la valigeria e i pezzi rigidi ma anche gli ordini speciali della
Maison ed il Mon Monogram. Sempre al Piano Terra, Louis Vuitton presenta
un’esperienza di lusso innovativa: il
primo Atelier Digitale della Maison. Un tavolo digitale tattile dove i clienti sono portati in un viaggio
interattivo attraverso la storia e l’artigianalità del marchio,
partecipando a contenuti quali le storie di savoir faire della collezione
principale Louis Vuitton e i vari servizi di personalizzazione offerti dalla Maison.
L’Atelier Digitale, inoltre, evidenzia il patrimonio Louis Vuitton ed i suoi
forti legami con la città di Londra.
Il Primo Piano, con i suoi motivi marroni ambrati e i
ricordi che evocano le luci del tramonto, presenta
per la prima volta la completa gamma di pret-a-porter Uomo e le collezioni
calzature e accessori del famoso Direttore Stile Uomo Louis Vuitton, Kim
Jones, caratterizzato da forti elementi in vetro patinato. Al Secondo Piano, avvolto da strati di morbido tessuto, le eleganti collezioni pret-a-porter donna vengono
presentate con delicatezza, rendendo omaggio alla creatività di Julie de
Libran, Direttore Creativo del ready-to-wear Donna. La tenue palette di colori
bronzo chiaro, evidenziati da opere d’arte in vetro, presenta un’originale collezione
di arredi che si uniscono a completare con eleganza il sofisticato reparto
dedicato alla donna. Tra l’altro, la Collezione Icônes Primavera Estate 2014 di
Julie De Libran, ispirata alla designer e stilista francese Charlotte Perriand,
sarà in pre-lancio esclusivo proprio alla Townhouse. I clienti, infine, sono
invitati a completare il loro look presso il salone calzature Louis Vuitton,
aperto nel luglio 2013 all’interno delle Shoe Galleries di Selfridges.
IL DESIGNER DELLA TOWNHOUSE : GWENAËL NICOLAS
Gwenaël
Nicolas, francese di nascita ma residente in Giappone, al quale Louis Vuitton
ha affidato il layout e l’arredamento d’interni di questa esclusiva location,
si descrive come un “coreografo dello spazio”. Le riconoscibili caratteristiche dei design di Nicolas sono la
traslucenza, il colore emozionale e le forme attraenti. I suoi design sono
espressione di bellezza e funzionalità
e come tratto distintivo delle sue opere egli incorpora sempre un elemento di scoperta e imprevedibilità.
L’ARTE
NELLA TOWNHOUSE: BARNABY BARFORD - BOUNTY, CASCADE E TRACE
Per la
Louis Vuitton Townhouse, l’artista britannico Barnaby Barford ha creato una serie di complicate sculture: Bounty,
Cascade e Trace. Ogni pezzo è
realizzato con estrema cura da migliaia di pezzi - fiori, foglie e farfalle - in
ceramica e porcellana. Ispirate allo stile e alla bellezza riconosciute di
Louis Vuitton, le sculture sono
racchiuse da pareti a specchio, forzando in questo modo lo spettatore a
divenire parte dell’opera stessa.
Nato nel
1977, Barnaby Barford si è laureato al Royal College of Art nel 2002. E’ un
artista che lavora principalmente con la ceramica per creare pezzi unici e
narrativi. Dotate di un oscuro senso dello humour inglese e di satira, le opere
di Barford esplorano e celebrano la condizione umana attraverso vecchie
figurine, sia del mercato di massa che antiche e ricercate.
KATSUMI HAYAKAWA – RIFLESSIONE STRUTTURALE
L’artista
Giapponese Katsumi Hayakawa ha creato opere
murarie in tre dimensioni realizzate in carta e colla, ognuna fatta a mano.
Le Riflessioni Strutturali riflettono
sull’incertezza legata alla visione e all’ambiguità del riconoscimento e
comprendono 60.000 tra specchi e cubi di carta sui quali sono stampate linee e
segni. Gli specchi sono posizionati con ordine e cura uno di fronte
all’altro, creando riflessi diffusi e ponendo lo spettatore in uno stato di
illusione visiva. Pertanto, è impossibile distinguere se ciò che si sta
guardando è un segno stampato o un riflesso sullo specchio.
Nato a
Tochigi nel 1980, Katsumi Hayakawa si è laureato presso la University College
of Art di Nihon. Possiede un Diploma in Belle Arti della New York School of
Visual Arts e nel 2007 è stato premiato dalla Nomura Foundation.
LOUIS VUITTON A LONDRA
Fondata a
Parigi nel 1854, Louis Vuitton è sinonimo di Arte del Viaggiare. I suoi famosi
bauli, le valigie e le borse sono stati fedeli compagni di viaggio attraverso
il tempo. Nel 1885, Louis Vuitton e suo
figlio Georges Vuitton portarono il marchio Louis Vuitton a Londra con la
boutique al 289 di Oxford Street e facendo il primo passo di
internazionalizzazione del marchio. Brillante uomo d’affari, Georges
Vuitton ideò un’insegna che rappresentava un Tricolore adattato e fu il primo a
realizzare bizzarri allestimenti di vetrine. Presente nel Regno Unito da oltre
un secolo, Louis Vuitton estende ora le proprie conoscenze al prêt-a-porter,
alle calzature, agli accessori, agli orologi e alla gioielleria, disponibili
nel proprio esclusivo network di boutique in tutto il mondo.
SELFRIDGES & CO
Fondato dall’imprenditore americano Gordon Selfridges, Selfridges London
aprì nel 1909 al 400 di Oxford Street. Nel 2003, Galen Weston acquistò Selfridges & Co, coinvolgendo
l’originaria famiglia nello sviluppo e nella crescita dell’azienda. Alannah
Weston è il Direttore Creativo e Selfridges Group Limited è gestito
dall’Amministratore Delegato Paul Kelly. Nel primo giorno di apertura nel 1909,
Harry Gordon Selfridge mise una pubblicità che includeva la seguente frase: “il
piacere di fare compere” e questo senso teatrale e dell’intrattenimento rimane
ancora oggi parte del DNA di Selfridges.
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