giovedì 19 gennaio 2012

STYLE_The power of clutch: glamour a portata di mano
























Ultimamente la moda vuole che le borse si facciano sempre più maxi e, contemporaneamente, sempre più mini. Abolite le mezze misure, materializzazione indefinita di una via di mezzo, sinonimi di un’indecisione stilistica e ibridi tra i due estremi che sempre più conquistano il pubblico. E per un maxi che diviene sempre più ingombrante - quasi a dar vita, in certi casi, a vere e proprie travel bag, il mini si fa sempre più mignon, per piccoli oggetti del desiderio, quintessenza dell’abilità creativa e della cura del particolare. Una cura che non lascia nulla dal caso, nel rispetto della sacrosanta legge secondo la quale più un oggetto è piccolo e più balza all’occhio in ogni suo minimo dettaglio. Vietato quindi tralasciarne anche uno soltanto, nell’errata convinzione della sua insignificante apparenza. Se quindi mini bag si vuole osare, che questa sia degna di nota: irresistibile alla vista, stilosa nella forma, perfetta nei particolari. Meglio averne una sola ma come si deve che un’infinità da cui però non se ne salva mezza. In virtù di questa premessa, a ciascuna di noi spetta la scelta della clutch preferita, in considerazione di tutti quei fattori (culturali, ambientali, emozionali) che dominano il nostro gioco quotidiano dell’abbigliarci. Il ventaglio di opzioni è ampio, basta solo capire quale sia quella che fa al caso nostro. Ecco quindi legittimato il relativamente recente dilagare di queste spettacolari e deliziose minaudières dai modelli più vari – da quelli più eccentrici a quelli più tradizionali – che incantano con il loro magnetismo glamour, divenendo ideale passepartout per le sere più chic così come per i momenti in cui si vuole soltanto dare un tocco di insolito ai look più usuali. Convolano a giuste nozze, quindi, sia con un rigido dress code che con la libera interpretazione del nostro umore attraverso i vestiti (sulla scia della corrente vestiamoci come ci sentiamo!...). Nobilitano o impreziosiscono un look a seconda delle evenienze e degli abbinamenti. Nonostante la loro ridotta dimensione non passano inosservate, catturando gli sguardi e conferendo all’aspetto femminile – proprio per il modo in cui vengono tenute nella mano – un’allure divinamente elegante, malizioso quel poco che basta per essere declinato sulle note della raffinatezza. Calibrate negli spazi tanto da costringere a fare una viva selezione di quanto portarsi appresso, nella loro struttura rigida nascondono una vera e propria opera di ingegneria, con tanto di tiranti, aperture a scatto, piccoli meccanismi di precisione dai millimetri calibrati che garantiscono la sicurezza delle chiusure. Il tutto rivestito da materiali preziosi come nobili pellami, morbido satin, broccato da zar, cangiante velluto. Via libera inoltre all’estro creativo per dettagli che ne arricchiscono l’aspetto quali applicazioni, broches, chiusure-gioiello, intarsi di cristalli, pietre colorate. Le maison dal canto loro si sprecano in proposte: clutch golose al gusto di macarons chez Kenzo; arricchite da una chiusura che fa il verso a un antico tirapugni, pronto a divenire un valido strumento di difesa, per Alexander McQueen; effetti trompe-l’oeil in formato libro poket per vere e proprie book bag da Olympia Le Tan; colorate e pregiate quelle di Corto Moltedo; preziose nella chiusura e morbide nella forma – arricchita spesso da paillettes o charms della tradizione - per Dolce & Gabbana; goffrate in morbida nappa da Prada; intrecci in altorilievo e rivisitazione di motivi cult della maison - come il nastro Vara e il celeberrimo gancino - da Salvatore Ferragamo; floreali e mise en place di fiocchi importanti per Valentino.
Semplici e tradizionali, ricche e barocche che siano, le clutch divengono sempre più un vero e proprio must have, da osare e portare con disinvoltura. Dopo un primo “rodaggio” degli spazi, il gioco è fatto: una resa ottimale del look…qualunque esso sia.

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