giovedì 13 febbraio 2014

STYLE_Stella Jean pe 2014










Colore, fantasia e vita chez Stella Jean per la prossima Primavera Estate. La collezione si caratterizza per un perpetuo rincorrersi di trompe-l'œil culturali: rimandi ed ispirazioni che trovano validazione in splendide creazioni nate nel segno del proseguimento della collaborazione con l'agenzia dell'ONU International Trade Center (ITC), che ha favorito l'introduzione dei tessuti realizzati a telaio a mano dalle donne dei villaggi del Burkina Faso.
Elementi apparentemente eterogenei mettono in scena contrasti decisi, amalgamati e attenuati dalle linee sartoriali d’inequivocabile matrice europea. La collezione si ispira alle suggestive  immagini in bianco e nero degli aristocratici percorsi vacanzieri anni ’60: viaggi da sogno che iniziavano su un Aquariva  in partenza dalla Cote d’Azur, per approdare poi sull’affascinante ed indolente costiera italiana, da percorrere con spensieratezza in sella ad una Lambretta.
Le creazioni ri-disegnano una mappa che oltrepassa l’accezione geografica, per addentrarsi in quella filosofica-sentimentale: ogni capo non chiede unicamente di essere guardato e ammirato, ma di scorgere attraverso lo styling un senso più profondo, che va oltre il mero riflesso estetico.
La collezione si trasforma così in un diario di viaggio estemporaneo, in cui i racconti si rincorrono per incontrarsi in una narrativa per immagini nuova, ma ben radicata e conscia del suo passato. Lo Sguardo assume dignità propria ed viene eletto a traghettatore: per mezzo di un caleidoscopio culturale, risveglia un patrimonio di memorie comuni, attraverso il suo innesto all’interno del tessuto urbano contemporaneo.
Fondamentale per la comprensione della collezione, l’uso corretto dell’aggettivo “etnico”, che qui viene sottratto all’abuso e alle manipolazioni occidentali, per essere riconsegnato al suo autentico e ben più ugualitario contenuto. Il trompe-l'œil sorprende lo spettatore a ogni sguardo, creando giochi d’apparenze e di rimandi; il rigore delle linee orizzontali dei tessuti canvas utilizzati per i capi spalla e per le gonne dai tagli retrò, seppur richiamando per associazione di idee i rigati dei blazer dei college britannici, costituisce in realtà il portabandiera della cultura del Burkina Faso, stato dell’Africa occidentale e “terra degli uomini integri”. Le frontiere territoriali vengono così scisse da quelle mentali, meno visibili ma ben più tenaci e selettive.
Tra le etnie cui s’ispirano le creazioni, la prima è quella italiana, sottolineata dall’artigianalità dei capi unici in seta, in cui si fondono le tradizioni accademiche della pittura su stoffa e del ricamo a mano modulato artisticamente. Il tessuto wax costituisce invece lo stilema d’Africa, Paese del quale vuole rievocare la grandeur storica e non i tratti pittoreschi. Artigianalità occidentale e tradizione africana rappresentano due vive espressioni di slow fashion, entrambe distanti dalle tempistiche vorticose dell’industria moda, ma capaci di coniugarsi a capi veloci e passe-par-tout, come l’immancabile camicia a righe o come la camicia jeans dall’inconfondibile spirito decontractée.
Ad impreziosire i movimenti, i bijoux Anni ’50 che conferiscono uno stile raffinato e vagamente giocoso.
Elementi tipicamente maschili si affiancano ai classici capi del guardaroba femminile, generando un ritmo nuovo, capace di dare eco a un’eleganza inedita: le décolletées si alternano a mocassini da smocking in wax e gros-grain a contrasto; i capelli vengono rigorosamente raccolti sotto cappelli di foggia maschile, oppure avvolti da turbanti in wax o in pizzo sangallo; eleganti e rigorose camicie Guayabera cubane da uomo evidenziano una nuova femminilità composta


A proposito di Stella Jean
Stella Jean, giovane e talentuosa stilista di origine italo-haitiana, inizia a lavorare nel mondo della moda sfilando come modella per Egon Von Furstenberg. Ben presto, però, scopre la sua vera vocazione creativa: i suoi abiti devono raccontare chi lei sia e devono rendere bella colei che li indossa. Dal luglio 2011, quando si è distinta tra i vincitori del prestigioso concorso Who’s On Next, le sue collezioni continuano a ricevere l’apprezzamento di stampa e buyer internazionali. Il mood raffinato e prezioso di Stella Jean trae ispirazione dalla  sua multiculturalità che si traduce nella filosofia “Wax & Stripes Philosophy”, divenuta a ragion veduta la sua vera e propria cifra stilistica. I capi, venduti nei più importanti fashion store di tutto il mondo e indossati dalle donne più eleganti del globo, sono una personalissima interpretazione di stile senza tempo.

A proposito di ITC - THE INTERNATIONAL TRADE CENTRE’S ETHICAL FASHION INITIATIVE
La Ethical Fashion Initiative promossa da ITC favorisce la realizzazione di prodotti di moda, creati attraverso la collaborazione fra case di moda e comunità di micro produttrici in vari paesi africani e in Haiti. L’iniziativa ha creato un business fiorente che ha consentito a migliaia di micro imprenditrici di far parte della catena del valore della moda, sempre controllando (attraverso rigorose valutazioni di impatto e applicazione dei principi del Fair Labour) che si tratti di lavoro che conferisca dignità e indipendenza. La Ethical Fashion Initiative produce splendidi accessori in partnership con grandi Case di moda, tra cui Stella McCartney, Ilaria Venturini Fendi, Vivienne Westwood, Chan Luu, Sass & Bide, Osklen , United Arrows e Manor. La Ethical Fashion Initiative sostiene il lavoro di designer africani e internazionali. Anche Stella Jean, ha preso parte alla collaborazione e ha recentemente visitato il Burkina Faso in preparazione delle sue future sfilate. La Ethical Fashion Initiative crede in Stella Jean come un partner serio e affidabile che condivide i principi etici di tutta l’iniziativa.

Nessun commento:

Posta un commento