Quando la moda incontra la settima
arte e dà vita a suggestive simbiosi in grado di emozionare e coinvolgere il
pubblico in una fantasiosa evasione ai confini del reale, evocando luoghi e
tempi andati, eroine e icone dell’uno o dell’altro universo. Un connubio che Louis Vuitton concretizza magistralmente con l’iniziativa che fino al 10 gennaio 2014 è visitabile presso lo Spazio
Etoile di Roma della Maison.
Un omaggio al legame tra queste due distinte forme d’arte
espressiva, ma soprattutto un tributo a un grandissimo attore e regista italiano
nel decennale della sua scomparsa: Alberto Sordi. Un mito rivive grazie a una serie di cortometraggi tratti dai
alcuni dei più bei film a episodi che hanno reso celebre la commedia
all’italiana nel corso di più di trent’anni di cinema.
Nato a Trastevere, romano nel
cuore e nell’anima, Alberto Sordi è
riuscito nella sua carriera a disegnare e rendere eterni dei personaggi
indimenticabili che ne hanno fatto uno dei più grandi interpreti della nostra
tradizione cinematografica. Interpretando
più di 150 film e realizzandone 18 come regista, ha portato sullo schermo
qualità e difetti degli italiani, vestendo i panni del tipo cinico,
semplice, furbo, ingenuo, egoista, conformista, vigliacco e arrangione,
prepotente con i deboli e ossequioso con i forti.
Con i cinque episodi,
appartenenti ai film collettivi più celebrati della cinematografia italiana,
Louis Vuitton omaggia il genio e l’umanità del camaleontico attore e regista.
In “I miei cari” di
Mauro Bolognini, tratto da “La mia signora” del 1964, Alberto Sordi, in coppia con Silvana
Mangano, indossa la maschera patetica di un marito malato trattato con feroce
indifferenza dalla moglie e dalla suocera, mentre in “La Famiglia”,
episodio di Nanny Loy del 1965 da “Made in Italy”, interpreta il ruolo del marito cinico e spavaldo,
famelico cacciatore di dote.
Uno dei personaggi più cari al pubblico, il borgataro Giacinto
Colonna,
appare, vestito a festa, in “Cinema a luci rosse” primo episodio, con
regia dello stesso Sordi, del film “Il Comune senso del pudore”,
classica commedia all’italiana e implacabile satira del costume degli Anni ’70.
Giocando tra sacro e profano, Alberto
Sordi nei panni di un monsignore tutt’altro che spirituale è tentato da una
provocante Stefania Sandrelli nell’episodio “L’ascensore”, diretto da
Luigi Comencini, dal film “Quelle strane occasioni”. A completare il
programma, uno dei suoi più riusciti travestimenti, il nobile snob e sfaccendato Giovan Maria Catalan Belmonte, in “First
Aid”, uno degli sketch più divertenti de ‘I nuovi mostri’,
capolavoro cult della comicità italiana e con la regia di Mario Monicelli.
SPAZIO ETOILE LOUIS VUITTON
Situato al secondo piano della
Maison Louis Vuitton di Roma e circondato dalle più belle creazioni Louis
Vuitton e da una libreria dedicata al cinema e suoi miti, lo Spazio Etoile
riprende il nome di uno degli spazi più cari ai romani: l’emblematica sala
cinematografica “Etoile”. Costruita nel 1907, all’epoca d’oro dei film muti,
con il nome di “Lux et Umbra”, rinominata “Etoile” negli anni ’70, la sala fu
la sede d’elezione e il punto di riferimento per la cinefilia romana, ospitando
prime visioni, cerimonie, proiezioni eccezionali e eventi culturali, sino alla
sua chiusura nel 1991.
Nel gennaio 2012 Louis Vuitton
ha riportato in vita “Etoile” nel rispetto della straordinaria storia
dell’edificio, offrendo a tutti i visitatori la possibilità di assistere a
proiezioni di cortometraggi d’autore su grande schermo, con una programmazione
periodica, selezionata intorno a tematiche ben precise.
Un omaggio della Maison alla
capitale del cinema e alle leggende che Roma, l'affascinante città della dolce
vita, la Hollywood sul Tevere, ha saputo creare nel tempo.
Alberto Sordi
Spazio Etoile Louis Vuitton, Piazza San Lorenzo in Lucina 41
Fino al
10 gennaio 2014
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