mercoledì 30 ottobre 2013

LEISURE_Jole Veneziani. Alta moda e società a Milano


















Il mito di Jole Veneziani, stilista tra i fondatori dell’Alta moda italiana e pioniera del made in Italy nel mondo, rivive con un’esposizione vistabile fino al 24 novembre a Milano a Villa Necchi Campiglio – casa museo di proprietà del FAI - e composta da un’accurata selezione dei materiali dell’Archivio Veneziani.
Quello di Milano è il primo appuntamento di un progetto che, una volta terminato lo studio sul patrimonio dell’Archivio, si concretizzerà in una grande mostra itinerante che porterà l’Atelier Veneziani nelle capitali europee e del Far East.
Protagonista indiscussa lei, Jole Veneziani, la stessa che fiera e consapevole del suo talento, reinventò il concetto di pelliccia, imponendosi come una delle prime protagoniste dello stile italiano.In fatto di conoscenza di pelli, di fantasia creativa, di ricerca di novità, Jole è stata pioniera forse non superata”, avrebbe commentato la giornalista di moda Maria Pezzi. E ancora, “Se penso alla Veneziani ne ho un’immagine né pomposa, né ricca né fatua:
fra i creatori di quegli anni è stata senza dubbio la più d’avanguardia”, queste le parole di un’altra celebre firma della moda italiana, Adriana Mulassano. Per Beppe ModeneseJole Veneziani è per la moda l’inizio della moda italiana. Ha avuto un ruolo determinante in quella prima presentazione fiorentina del 1951 e ha continuato a giocare questo ruolo per molti anni”.
Un personaggio unico e inimitabile, al quale oggi viene reso doveroso e giusto omaggio attraverso una rassegna curata da Fernando Mazzocca, promossa dalla Fondazione Bano e dal FAI e caratterizzata dalla presentazione di abiti d’epoca, bozzetti e fotografie, oltre a filmati, documenti, oggetti di sartoria, scelti tra gli oltre 15.000 pezzi dell’Archivio Veneziani, acquisito nei primi anni Ottanta dalla fondazione padovana.
L’allestimento, studiato da Corrado Anselmi, è stato appositamente pensato per far dialogare in modo armonico le creazioni di Jole Veneziani con i ricchi ambienti di Villa Necchi Campiglio, combinando la storia della moda e del costume, con quella della Milano del Novecento.
Perché proprio Milano è stata la citta che accolse una giovanissima Veneziani quando, da Taranto, si trasferì con tutta la sua ricca e numerosa famiglia. E fu nel capoluogo lombardo dove, dopo aver tentato la carriera di giornalista e attrice, cominciò a lavorare per una ditta di pellicceria, sviluppando la sua vocazione per la moda e un fiuto da vera imprenditrice.
Ad aprire l’esposizione vi è la ricostruzione di una giornata tipo di una donna dell’alta borghesia milanese, scandita da manichini che indossano i capi originali creati da Jole Veneziani, intenti nel preparare la tavola per il pranzo, giocare a carte, leggere una rivista. Jole Veneziani comprese come si andassero manifestando un desiderio di rinascita e la voglia di ritornare alle gioie della vita, anche negli anni più bui della seconda guerra mondiale. Nel 1937 aprì un laboratorio di pellicceria in via Nirone, cui si affiancava la sartoria nel 1943, e nel 1946 la produzione di Haute Couture, dopo aver trasferito definitivamente nel 1944 la sua sede al numero 8 di via Montenapoleone in una Milano ancora sotto le bombe e piena di macerie.
Proprio per far rivivere al pubblico lo spirito di quegli anni, a Villa Necchi Campiglio è stata ricostruita l’atmosfera dell’Atelier Veneziani di via Montenapoleone, con oggetti di sartoria e modelli originali accompagnati dalle foto d’epoca degli ambienti e da quelle delle modelle in sala prove. Un fermento creativo che condusse la Veneziani a partecipare alla storica - e prima - sfilata di moda di Villa Torrigiani a Firenze, nel 1951, che segnò la nascita dell’Alta moda italiana. Organizzata da Giovanni Battista Giorgini, l’evento vide la presenza dei cosiddetti ‘13 apostoli’, esponenti delle più importanti sartorie d’Italia - da Roma, Carosa, ovvero la principessa Giovanna Caracciolo, Alberto Fabiani, la principessa Simonetta Visconti, Emilio Schubert, Antonelli; da Milano, Jole Veneziani, Vanna, Noberasko, Germana Marucelli; Gallotti, ossia la Tessitrice dell’Isola, Pucci; da Firenze, il padrone di casa Giorgini - che seppero rompere il monopolio francese e aprire la strada al Made in Italy.
Per tutti gli anni ’50 e ‘60, il lussuoso atelier della Veneziani al numero 8 di via Montenapoleone non è stato solo la grande officina creativa di uno stile unico e universalmente apprezzato, ma anche un centro di aggregazione della mondanità milanese, grazie alle clienti celebri, attrici e regine del ‘bel mondo’, con cui lei, temperamento curioso e vivacissimo, intrattenne anche rapporti di amicizia. Da quelle sale dorate e risplendenti di specchi sono passate Josephine Baker, Marlene Dietrich, Maria Callas, Elsa Martinelli, Lucia Bosè, Wally Toscanini, Anna Proclemer, Giovanna Ralli, Paola Pitagora, Anna Bonomi Bolchini, Ljuba Rizzoli, Emanuela Castelbarco, Sandra Milo, Franca Rame, Ornella Vanoni.
Il percorso espositivo prosegue con la sezione che si focalizza sul personaggio Jole Veneziani. Sempre accompagnato dai modelli originali delle sue creazioni, il visitatore viene condotto sulle tracce della storia della stilista, attraverso un’accurata selezione di bozzetti originali, le testimonianze delle personalità che l’hanno incontrata, le copertine delle riviste che hanno immortalato lei e i suoi vestiti - memorabile quella di Life del 14 aprile 1952 -, i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale.
E ancora le fotografie della famiglia Veneziani, delle sfilate tenute in tutto il mondo e delle modelle celebri.
Vengono, inoltre, approfonditi alcuni momenti particolarmente significativi della sua carriera, come la consulenza per l’Alfa Romeo, per la quale studiò, sul modello delle case automobilistiche americane, carrozzerie e interni, realizzati a colori vivaci, o come il prestigioso incarico di “infiorare” la Scala per la prima del 7 dicembre, dove molte partecipanti andarono vestite proprio con i suoi magnifici abiti.
Non manca l’incontro con il cinema, il teatro e la televisione con un’apposita area nel percorso in cui verranno proiettati filmati d’epoca. A corollario della mostra, un album basato sulle foto d’epoca edito da Marsilio editori.

L’Archivio Veneziani.
È il 2007 quando questo progetto, rivolto alla conservazione e alla tutela della memoria artistica della creatrice di moda Jole Veneziani, prende forma. Un progetto che ha visto la Fondazione Bano impegnata in un intenso lavoro di catalogazione e inventariazione del materiale proveniente dallo storico atelier della famosa stilista, grazie alla collaborazione col Corso di Laurea in Cultura e tecnologia della moda dell’Università di Padova e l’Università IUAV di Venezia. Con oltre 15.000 pezzi tra abiti, tessuti, disegni, fotografie e accessori, l’Archivio Veneziani, pervenuto a Federico Bano, Presidente dell’omonima fondazione, nei primi anni ‘80, è ancora oggi oggetto di ulteriori approfondimenti.
L’obiettivo è di conservare e tutelare la memoria storica di questa grande sarta che è stata uno dei protagonisti del made in Italy e indiscusso esempio di creatività, entusiasmo e imprenditoria femminile, e del suo atelier. Questo materiale, soprattutto il nucleo delle oltre duemila fotografie realizzate spesso da grandi fotografi, costituiscono anche una straordinaria documentazione, per i personaggi, i luoghi e le situazioni rappresentati, della storia e della società italiane tra la seconda metà degli anni Trenta e gli anni Sessanta.
L’archivio non vuole essere solo questo, ma anche un’opportunità di crescita, di studio e testimonianza ‘viva’ di un momento così importante della Moda Italiana e della sua creatività. Per tale motivo ha aderito al progetto “Archivi della moda del Novecento”, elaborato da ANAI e del Ministero per i beni e le attività culturali.

Jole Veneziani - Alta moda e società a Milano

Villa Necchi Campiglio, via Mozart 14, Milano
Fino al 24 novembre 2013
Orari: dal mercoledì alla domenica, 10-18 (ultimo ingresso alle 17.15)
Ingresso villa + mostra: adulti: € 11,00; bambini (4-14 anni): € 4,00 – Iscritti FAI: € 4,00
Info: tel. 02.76340121 – www.fondoambiente.it

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