Arte, design, tradizione
e cultura. Il tutto nell’esaltazione
concertata dell’italianità più autentica, che affonda le sue ragioni d’essere
in un’eredità storica che si tramanda di generazione in generazione. Questo è
lo spirito che anima la nuova collaborazione tra Dolce&Gabbana e Smeg,
due icone del saper fare italiano, portando alla realizzazione di 100 frigoriferi
d’autore: creazioni numerate, dipinte a mano da abili artigiani siciliani nello
stile dei carretti, simbolo della Sicilia tanto cara alla coppia di stilisti.
E così, l’iconico FAB28, modello di punta in casa Smeg,
si veste di un’anima tutta nuova, colorata e viva, emblema del patrimonio
artistico e culturale dell’Italia. Questi meravigliosi frigoriferi, veri e
propri capolavori, si spingono così oltre il semplice e funzionale utilizzo
quotidiano, rivendicando un senso di appartenenza territoriale e un culto della
memoria che rimandano indietro nel tempo. Perché quello che saremo domani è
indissolubilmente legato a chi eravamo ieri. Il passato, quindi, come fonte di
inesauribile ispirazione. Un’ispirazione che prende vita nelle mani di abili artisti
artigiani - Sebastiano Patania,
Salvatore Sapienza, Alice Valenti, Fratelli Bevilacqua, Adriana Zambonelli e
Tiziana Nicosia, Biagio Castiletti e Damiano Rotella – e porta ai giorni
nostri immagini di leggende, cavalieri, battaglie, ecc.: tutta l’arte del Teatro dei Pupi e del Carretto Siciliano.
Un viaggio nel tempo, ma prima ancora nei cuori della
gente, attraverso la storia di generazioni. Questa è la filosofia racchiusa nei
100 esclusivi frigoriferi realizzati, in cui l’innovazione e la tecnologia di
Smeg si combinano sapientemente con la creatività e l’artigianalità di
Dolce&Gabbana.
Durante il Salone del Mobile vi è stato il lancio
ufficiale al pubblico di queste meraviglie, con tanto di allestimento ad hoc
nell’ambito del Fuorisalone presso il Teatro
Metropol di Dolce&Gabbana tra artisti artigiani impegnati a dipingere a
mano pannelli e dettagli, musiche folkloristiche e, ovviamente, carretti
siciliani.
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