Un
viaggio nel tempo. Un viaggio nella storia della moda e del costume, nel
patrimonio culturale di uno dei nomi più importanti del fashion system
italiano, uno dei padri fondatori del prêt-à-porter: Giorgio Armani. Visioni, simboli, emozioni, suggestioni,
interpretazioni tengono banco in quello che si prospetta essere uno dei loghi
per antonomasia dedicati alla celebrazione, al culto, alla tutela e alla
valorizzazione del senso del bello made in Italy. Armani / Silos, infatti, rappresenta
questo e molto altro. Nato dalla ristrutturazione
di un magazzino per la conservazione dei cereali risalente al 1950 (da qui il
nome Silos), questo spazio espositivo ospita nei suoi 4.500 metri quadrati,
dislocati su quattro piani, una selezione di 600 abiti e 200 accessori che, dal
1980 ad oggi, attestano l’estetica targata Giorgio Armani, quintessenza di
sobrietà, stile, rigore ed eleganza.
Iniziando
con un red carpet dove le celebrities
del grande schermo rivivono grazie alla proiezione di scene emblematiche del
cinema nelle quali indossano capi dello stilista, si prosegue con la sezione Daywear in cui trova validazione il suo
concetto di moda: semplice, pura e
nitida. Summa esemplificativa in tal senso, la sua celebre giacca, capo
fondamentale per il giorno: androginia e femminilità convivono in un’eleganza
caratterizzata da misura e discrezione. Sono gli anni, questi, del completo
pantalone tre pezzi e del power suit, in altre parole, di quei capi che attestano l’emancipazione degli
anni ’80. Un’opera rivoluzionaria, quella di Armani, che lo vede impegnato
anche in relazione agli aspetti più
sensuali e femminili della moda, esaltati nelle sue creazioni da un gioco
sussurrato di magie floreali, mix cromatici in cui tonalità accese come rosa,
blu e verde si mescolano con i prediletti neri e beige, trasparenze che svelano
e, al tempo stesso, nascondono. È così che appropinquandosi alla sezione Esotismi si respira questa visionaria
interpretazione, complice la forte influenza esercitata dalle culture non
occidentali: forme, tagli, drappeggi, cuciture evocano luoghi lontani e
d’incanto, enfatizzando l’interesse di Armani per il design minimalista.
Nonostante
venga identificato per la vocazione all’utilizzo dei colori neutri – grigio,
beige e, addirittura, il loro incrocio cosiddetto greige -, il suo stile si caratterizza anche per il nero, totale o
accostato a colori primari. Lo studio del colore diviene una tappa fondamentale
per la definizione della sua estetica, dove, in ogni caso, nulla è azzardato o
urlato, bensì mediato tra natura e cultura. Un universo, questo, indagato dalla
sezione Cromatismi.
Addentrandosi
nel macrocosmo Armani non è possibile non tener presente un’ulteriore vena d’ispirazione,
ossia la sua dedizione per la ricerca di
una dimensione eterea dei propri abiti. Giochi di tessuti impalpabili e di
cromie dalla tinte più tenui contribuiscono alla resa formale di una natura che
pare esser composta da luci e trasparenze. Abiti gioiello, principeschi nella
loro sperimentazione e nella loro realizzazione, ma, al tempo stesso, garbati e
raffinati. A questi capolavori di maestria e artigianalità è dedicata la
sezione Luce, pronta a mettere in
scena una sintesi perfetta tra opacità e trasparenza.
Quattro
piani all’insegna della meraviglia, grazie alla quale la mente corre lontana,
ripercorrendo idealmente il tracciato stilistico di Giorgio Armani. L’emozione
nel visitare le sale è molta e aumenta man mano che ci si addentra nella
mostra. Finita una sala, data la sua magnificenza, si è indotti a ritenere di
essere arrivati alla fine e, invece, si scoprono ulteriori capolavori, simboli
di contesti scrutabili qui per la prima volta. E questo è un grandissimo
privilegio che Giorgio Armani offre al pubblico: condividere le sue esperienze,
il suo vissuto, le sue emozioni, le sue ambizioni, i suoi traguardi. In bilico
tra un senso di stupore e un fervido sentimento di orgoglio – perché sì, tutto
quello che si vede è interamente italiano – si è catturati da una forza
magnetica che spinge ad esplorare sala dopo sala, piano dopo piano. Straniati dalla
realtà, il tempo scorre, ma non importa. Anche perché lo straniamento è totale:
ecco, forse è questa la vera caratteristica di Armani / Silos: immergere
totalmente il visitatore nel mondo Armani, attraendolo nella sua estetica fino
a farlo diventare parte integrante e donare nuovi occhi con i quali
interpretare il suo lessico stilistico.
Un
luogo unico nel suo genere, nel quale tornare più volte per contemplare la
bellezza eterea degli abiti e degli accessori in mostra, per conoscere e capire
lo studio celato dietro il successo di un marchio, per decodificare
un’estetica, per respirare un’atmosfera aurea. Ma non solo…per consultare il
preziosissimo archivio digitale del brand: una fonte idee al quale il pubblico
può attingere, ripercorrendo le fasi della progettazione, della creatività e
del metodo dello stilista. Una ricchezza inestimabile che conta circa 1000
outfit suddivisi per stagioni e collezioni, 2000 capi e accessori, numerosi
bozzetti, video di sfilata e backstage, immagini tratte da Emporio Armani
Magazine, foto di campagne pubblicitarie iconiche.
Armani
/ Silos
Via Bergognone 40, Milano
Mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica: 11.00
/ 19.00
Nessun commento:
Posta un commento